Ilmessaggero.it. Coppa Italia, Torino e Venezia passano ai rigori su Cremonese e Frosinone. Empoli e Lecce dominano

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di Vanni Zagnoli

Persino il caldo, forse, equilibra sfide di Coppa Italia sulla carta quasi a senso unico.
Dunque, il Lecce vince a Parma, contro la strafavorita per il ritorno in Serie A, cominciano i dubbi su Enzo Maresca, che all’Ascoli da debuttante in B durò poco. A Ferrara, il Frosinone tiene lo 0-0, ai supplementari passa in vantaggio e si fa raggiungere dal Venezia, che aspetta l’adeguamento dello stadio in Sant’Elena. Ai rigori, passa l’ultima neopromossa, di Paolo Zanetti, esordiente in A. La Cremonese merita l’overtime al Grande Torino, tantopiù che nel secondo tempo perde Baez, espulso perché, già ammonito, trattiene Singo a centrocampo. Prima dei rigori, ne sbaglia uno per il Toro Mandragora, che si rifarà nella serie decisa da una parata e da un errore grigiorossi. Per ora, la squadra di Juric sembra quella dell’ultimo Mazzarri e di Moreno Longo, di Giampaolo e, spesso, di Davide Nicola. Carnesecchi para il rigore a, allo scadere dei supplementari. L’unico trentaduesimo di finale secondo pronostico è a Empoli, 3-0 al Vicenza, poi 3-2 all’11’ della ripresa, sino al gol scacciapensieri nel finale.

Empoli-Vicenza 4-2

I toscani di Aurelio Andreazzoli recheranno visita al Verona. Segnano all’11’ con Bajrami, primattore della promozione, alla mezzora con Haas, poi con Mancuso. La squadra di Mimmo Di Carlo replica con Dalmonte e Lanzafame, sino ad arrendersi a Crociata.

Parma-Lecce 1-3

I salentini vengono dalla semifinale playoff persa con il Venezia, giocheranno a La Spezia, nel prossimo turno. Gli emiliani dalla peggiore stagione in serie A della storia, assieme all’ultima della gestione Tommaso Ghirardi. Baroni sceglie il 4-3-3 con il giovane islandese Helgason accanto a Coda e Olivieri, Maresca replica con il 4-1-4-1, troppo offensivo, con Juric in mezzo, Brunetta e Man, Franco Vasquez e Daniele Iacoponi alle spalle di Benedyczak, centravanti polacco di 21 anni con poco senso del gol. In porta Colombi, il vice Buffon. Al 7’ segna il Parma, sull’asse Daniele Iacoponi-Brunetta. Il pari è su errore di Juric, punito dall’assist di Olivieri per Coda. Per il Parma incursioni di Man e Brunetta, segna però il difensore Tuia su calcio d’angolo: 1-2. Nella ripresa attacchi a vuoto crociati, occasioni mancate da Coda e Strefezza (per anni miglior giocatore della Spal) e tris firmato Coda, servito da Vera.

Venezia-Frosinone 9-8 dcr (1-1)

Tre a 4 il computo delle occasioni del primo tempo, a inizio ripresa altre tre per i ciociari. Al 5’ del primo supplementare, angolo, sponda di Iemmello e spaccata di Mirko Gori. All’11’ Szyminski si fa saltare da Johnsen con un sombrero, poi da dietro gli frana addosso, dal dischetto pareggia Di Mariano. Altre due opportunità per i giallazzurri, contro una, ma ai rigori perderanno. 
Segnano Ciano e Sigurdsson, sbaglia Maiello, realizza Heymans. Il Frosinone resta in corsa con Zampano (Bertinato aveva parato ma aveva staccato i piedi dalla linea di porta), anche Di Mariano infila. Nell quarta serie, Iemmello pareggia, mentre Tessmann sbaglia. Il confronto prosegue in equilibrio con le trasformazioni di Vitale e Vacca, di Brighenti e Ceccaroni, di Szyminski e Johnsen, di Serbin e Caldara. Gatti faceva il muratore, tradisce l’inesperienza nella 9^ serie B, Ebuehi infila.

Torino-Cremonese 4-1 dcr (0-0)
Il ds grigiorosso Ariedo Braida si gode una serata da serie A, vecchia maniera, di quando era al Milan, a 75 anni vuole regalare la promozione al cavalier Arvedi, che ha speso come nessuno, fra serie B e C, senza mai disputare neanche un playoff. Fabio Pecchia si era aggiudicato la coppa Italia di C, con la Juventus B, al Grande Torino è in forma, non subisce troppo. Per Carnesecchi quattro parate importanti, in particolare su Ola Aina. A 6’ dalla fine, contatto di Fiordaliso su Ola Aina, è rigore, batte Mandragora e Carnesecchi respinge con la gamba destra.
La sequenza dei rigori: Mandragora gol, Daniel Ciofani parato da Milinkovic Savic, Verdi e Vido gol, Rauti gol, Castagnetti fuori; Ola Aina gol. Nel prossimo turno, la Sampdoria o l’Alessandria. Al 13′ st l’arbitro Giovanni Ayroldi di Molfetta si ferma per i crampi, per 3′, riprende ma al 23′ lascia. Entra Paride Tremolada di Monza, della Can C.

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