Ilmessaggero.it, il Padova torna in B dopo 4 anni. Il pragmatico Bisoli in panchina, alla 4^ promozione, e il 37enne Pinzi in campo. Il presidente Bonetto ha un socio franco-armeno, il ds è Zamuner, ex procuratore. I 4 azzurri cresciuti in biancoscudato, il grande ex Del Piero

 

La festa dei giocatori del Padova (ilmessaggero.it)

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di ​Vanni Zagnoli

E’ il solito miracolo di Pierpaolo Bisoli, alla 4^ promozione in carriera, le precedenti tutte a Cesena. Il Padova ritorna in serie B con l’erede di Mazzone, suo allievo in molte squadre. Il gioco è pragmatico, i punti raramente mancano e così in Veneto ha condotto dall’inizio il girone B di serie C, tremando solo un po’ nel finale, sull’arrembare della Reggiana. Che sul più bello ha perso 8 punti su 9, rendendo così pleonastico il confronto diretto di domenica al Mapei, con la sconfitta di ieri sera a Bergamo, con l’Albinoleffe. I biancoscudati tornano in B 4 anni dopo retrocessione e mancata iscrizione, arrivati con Diego Penocchio, ex socio di Ghirardi al Parma. Scrisse all’epoca Alessandro Del Piero, cresciuto nel Padova: “Biancoscudo, rialzati”. Al quarto tentativo la B è tornata, con 59 punti e 7 di margine sulla Sambenedettese.

La promozione arriva con la doppia B, del presidente Roberto Bonetto e appunto di Bisolone, com’è soprannominato l’allenatore, mentre un anno fa è uscita la terza, di Bepi Bergamin, ex socio. Adesso il 20% è nelle mani del franco-armeno Joseph Oughourlian, del fondo Amber Global Opportunities, già azionista in Colombia (al Millonarios Cuadro Azul y Blanco) e nella B francese, al Racing Lens. Il dg è Giorgio Zamunèr, veneziano di San Donà, uomo forte del centrocampo della Reggiana arrivata in B nell’89, con Pippo Marchioro in panchina. Faceva il procuratore, sino a 4 anni fa, ha scelto l’allenatore e anche i giocatori, partendo dall’ex interista Bindi fra i pali. Il capitano è Trevor Trevisan, ex Vicenza, centrale nella finale playoff persa 7 anni fa contro il Novara. All’epoca esplose il talento di Stephan El Shaarawy. Di qui sono passati anche altri 3 azzurri: Damian, Perin e Bonaventura. Ora gli uomini forti sono Alessandro Capello, Candido e Guidone, l’esperienza arriva dall’ex laziale Pinzi, 37 anni, e da Pulzetti, 34, mentre Vincenzo Sarno è ricordato per essere stato quotato 120 milioni di lire a 14 anni, nel passaggio al Torino.

Nella sera in cui il Verona dice probabilmente addio alla serie A, un’altra veneta ritrova almeno la B. Dov’è attesa dal Cittadella di Roberto Venturato. «Noi proveremo a salire in A – spiega il tecnico granata -, diversamente saremo lieti di rigiocare il derby provinciale. C’è rivalità e ci fa piacere essere davanti». Per ora. Perchè nella città del Santo da sempre hanno grandi ambizioni. Come quando con Nereo Rocco arrivarono terzi in A.

Da “Ilmessaggero.it”

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