Ilmessaggero.it, Ilgazzettino.it, mondiali di volley. La Polonia supera 3-0 la Serbia: il Mondiale dell’Italia è appeso a un filo

 

La Polonia ha battutto la Serbia per 3-0 (ilmessaggero.it)

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di Vanni Zagnoli

L’Italia è quasi fuori dal mondiale. Il 3-0 della Polonia alla Serbia, pur con parziali alti, avvicina i polacchi al traguardo delle semifinali, domani sera all’ex squadra di Andrea Anastasi basterà un set o, comunque, andare oltre i 60 punti. Contro i 53 conquistati dagli azzurri con la Serbia.

Il sestetto di Nikola Grbic non ha regalato la partita, lo testimoniano il doppio 28-26 e il 25-22, fanno la differenza le motivazioni, l’ulteriore giorno di riposo e anche la qualità dei campioni del mondo in carica, che hanno bissato il successo di domenica in Bulgaria, sempre con i serbi già qualificati. Per l’Italia l’impresa è disperata, avrebbe faticato anche la nazionale tre volte campione del mondo di fila, con il ct Velasco, figurarsi questa versione diretta di Chicco Blengini, super nel tentare di mascherare i limiti. Di Anzani a muro, di Juantorena di condizione (la ricezione con i serbi è andata male) e l’atavico problema del secondo schiacciatore, che da Lanza a Maruotti non è da oro.

Il presidente federale Bruno Cattaneo aveva stabilito un premio per il podio, non lo rivela, non servirà, al 90%. Il predecessore Carlo Magri sarebbe stato, magari, alle spalle degli azzurri, a pungolarli, Cattaneo si divide fra ospiti e sponsor, per animare il movimento e anche coprire i 9 milioni spesi per questa edizione, comunque magnifica.

Se non siamo al de profundis, ci siamo vicini. E’ ufficiale, invece, l’uscita della Russia, con il 3-0 dagli Usa, automaticamente i favoriti, con tutte vittorie.

Il borsino aggiornato vede gli americani sul Brasile (si fronteggiano domani alle 17, con in ballo il primo posto del girone), Serbia e Polonia più o meno allo stesso livello, l’Italia comunque indietrissimo.
A Torino c’è aria di beffa, come quando la Croazia decretò, due anni fa, la 6^ esclusione della nazionale di basket nelle ultime 8 olimpiadi. Ettore Messina se la giocò sino all’ultimo, con il fattore campo, Blengini ha bisogno di vincere il primo set, di contenere la reazione polacca nel secondo e, a quel punto, di reggere, sul piano psicofisico, e di far proprio anche il terzo. Il tutto, ripetiamo, con parziali molto bassi.

Vietato parlare di biscotto, fra Polonia e Serbia, due nazioni dell’est vicine, non ricche, ma il volley è diverso, dal calcio. Per carità, già in passato nei maggiori tornei c’erano sospetti di favori, stavolta onestamente la Serbia aveva l’opportunità di eliminare la Polonia, comunque più ostica rispetto alla fragile Italia di mercoledì sera. L’Italia gioca anche per garantirsi perlomeno il quinto posto, serve almeno un punto, dunque arrivare al tiebreak, per arrivare davanti alla Russia. Viene dalla 13^ posizione di 4 anni fa, in Polonia, con Berruto, che avviò la sua crisi, portandolo poi alla rottura con parte del gruppo, per la World league in Brasile nel 2015, e alle dimissioni indotte da Carlo Magri. Adesso Blengini è indiscutibile, con i 4 podi conquistati, ma è chiaro che il mondiale con finali a Torino prevedeva la semifinale, la final six non è sufficiente. Ovvero, lo è considerate le difficoltà, il livello attuale, anche della avversarie.

Poi, per carità, battere la Polonia per 25-20, 25-20 e 25-19 è pressochè impossibile. Sarebbe bastato raccogliere molti più punti, con la Serbia, per complicarsi meno il cammino. Per questa Italia sarebbe difficile limitare sotto i 60 punti anche nazionali non di primo piano, la stessa Finlandia. Figurarsi con i campioni in carica. Aspettiamo domani sera, allora, e poi via all’ulteriore rinnovamento verso Tokyo 2020.

Da “Ilmessaggero.it”, “Ilgazzettino.it”

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