Ilmessaggero.it e Ilgazzettino.it, volley femminile. La finale è Novara-Modena, escono le campionesse di Conegliano e le ex di Casalmaggiore. La formula playoff e la compressione penalizza le migliori di regular season. Il saluto del pubblico dell’Imoco al ct Mazzanti

Cristina Chirichella, ccntrale dell’Agil Novara, alla schiacciata

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di Vanni Zagnoli
Cade il fattore campo nelle semifinali scudetto di volley femminile e in finale vanno le squadre peggio classificate nella regular season. Passano Modena e Novara, vincenti rispettivamente a Treviso e a Cremona. Stupisce soprattutto l’uscita dell’Imoco Conegliano, che domenica aveva perso la finale di Champions e aveva rinunciato al mondiale per club anche per non compromettere la concentrazione verso la finale tricolore. Le pantere trevigiane si fanno rimontare dal vantaggio di 2-0, esattamente come in gara-1, perdono nettamente il tiebreak e danno l’addio allo scudetto. Casalmaggiore, invece, incassa appena un set, come all’andata.
IMOCO CONEGLIANO-LIU JO NORDMECCANICA MODENA 2-3: 27-25, 25-18, 16-25, 19-25, 11-15.
Le venete venivano dal triplete italiano, pagano gli impegni ravvicinati, in valore assoluto restano più forti. In regia c’è l’azzurra Ofelia Malinov, a causa dei problemi alla schiena per Skorupa, mentre Modena impiega Brakocevic al posto di Bianchini. Nel primo set le emiliane rimontano e sprecano il vantaggio, chiude un bel muro di Danesi, centrale della nazionale. Il secondo è facilmente di Conegliano, dal 16-9, con Malinov e Danesi in evidenza.
La squadra di Gaspari cambia l’inerzia dal 3°, sul 5-10, e resterà sempre davanti. Brakocevic e Garzaro firmano punti importanti, l’opposto serbo caratterizza il quarto set. Nel tiebreak, c’è Costagrande per Fawcett nella squadra veneta, con Ortolani opposto. La centrale belga Heyrman piazza un muro chiave, la Liu Jo sale sul 4-8 e sul 5-10 grazie all’ex Oszoy, senza mai offrire chances di rientro alle gialloblù.
E’ l’addio di Davide Mazzanti alla panchina di Conegliano, ora andrà in nazionale, con la moglie Serena Ortolani. Il pubblico di Villorba rende omaggio al coach vincitore di scudetto, Supercoppa e coppa Italia.
POMI’ CASALMAGGIORE-IGOR NOVARA 1-3: 15-25, 20-25, 28-26, 20-25.
Due anni fa, Novara aveva perso lo scudetto a Cremona e poi la Supercoppa, si rifà contro pronostico e disputerà la seconda finale in tre anni. La Pomì aveva allestito la miglior formazione della sua storia, per vincere tutto, si ferma al secondo posto mondiale di ottobre, in Giappone.
Plak e Pietersen mettono il punto esclamativo sul primo set, il secondo vede avanti le casalesche sul 16-13, poi la croata Barun blocca Guerra, così l’Igor va sullo 0-2. Nel terzo, Chirichella sbaglia, Fabris e Bosetti danno l’1-2. Il quarto è caratterizzato dagli errori al servizio di Guerra e Fabris, di cui approfitta Barun.
La finale sarà al meglio delle 5 gare, si comincia lunedì 1° maggio a Modena, mercoledì e sabato a Novara. L’eventuale quarta partita si disputerà a Modena, la 5^ a Novara. Il sestetto piemontese, di Marco Fenoglio, è leggermente favorito sulle emiliane di Gaspari. Punta su Cristina Chirichella, Sara Bonifacio e sul libero Stefania Sansonna, ma anche sull’eterna Francesca Piccinini, in doppia cifra nonostante sia uscita dalla panchina. Modena come italiane titolari ha Marcon, Caterina Bosetti e la regista Francesca Ferretti, più il libero Giulia Leonardi. Sarà spettacolo, anche fra azzurre.

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