IlMessaggero.it. La prima vittoria casalinga di Castori con il Carpi in A. Favola Pasciuti, è il primo giocatore a segnare in tutte le categorie nazionali con la stessa maglia, dalla D alla A: primato imbattibile, perchè la C2 non esiste più

Lorenzo Lollo, il difensore del Carpi, ha contribuito al primo successo degli emiliani in Serie A: suo il gol decisivo
Lorenzo Lollo, difensore del Carpi, determina il secondo successo casalingo degli emiliani in A, raddoppia su azione di Lasagna. Poi il 2-1 di Zapata

Vanni Zagnoli

Modena – C’è ancora spazio per la favola della serie A, arrivata finalmente, con un girone di ritardo. Il Carpi è vivo e lotta insieme a Verona e Frosinone, Genoa e Palermo e magari a qualche altra da coinvolgere.

Il 2-1 all’Udinese dice questo, che la tattica di Castori non è troppo pavida, il tutti dietro contro le grandi, con un centravanti e al massimo un esterno in appoggio ha dato frutti, come nel pari all’Olimpico con la Lazio e al Braglia con Napoli e Milan. L’unico allenatore nonno del campionato imposta la partita vecchia maniera, sulle avversarie, sa di avere un potenziale da salvezza stiracchiata, all’ultimo minuto, e in base al momento decide la tattica.

A Marassi, grazie all’immediata superiorità numerica, era stato ardimentoso, aggiudicandosi la sua prima gara in A, sul Genoa, in precedenza una vittoria l’aveva strappata Sannino al Torino, all’epoca in odore di primato. Questa, invece, è la prima affermazione casalinga della matricola con Fabrizio Castori, è il buon anno alla tifoseria cenerentola della serie A, ma in realtà in sintonia con le altre piccole piazze: Frosinone e Sassuolo, Chievo e la stessa Udinese.

I biancorossi difendono con attenzione, ripartono di slancio, ma sanno anche imporre il gioco, con Raffaele Bianco e gli altri centrocampisti. Il gol arriva dal cross del capitano della promozione, dalla trequarti per lo stacco di Lorenzo Pasciuti, alla prima rete nel secondo campionato del mondo, dietro solo alla Liga, secondo gli statistici.

Ecco, il centrocampista carrarese (carrarino, volgarmente) stabilisce un record imbattibile, è il primo a segnare con la stessa maglia in tutte le categorie nazionali, dalla serie D alla A. Nessuno lo può più eguagliare, dal momento che la C2 è stata soppressa. Pasciuti rende l’idea della fiaba modenese, un nucleo di giocatori passato dai dilettanti a questo tentativo di salvezza. Stipendi bassi ma certi, calore e rispetto dei tifosi, una proprietà che cambia regolarmente anche i trainer vincenti (con Castori si è rimangiata l’esonero), ma che punta su giocatori-bandiera, anche soltanto per la panchina. Perchè Pasciuti non gioca sempre.

L’Udinese è passiva, a parte una parata di Belec sullo 0-0, a metà secondo tempo il Carpi raddoppia da rimessa laterale, del debuttante Crimi: Lasagna brucia Danilo, il brasiliano di riferimento per l’Udinese, e libera Lollo davanti alla porta. Quattro minuti e i friulani accorciano, punizione di Lodi respinta, Bruno Fernandes calcia dal limite, Duvan Zapata è favorito da un tocco e supera Belec con un sinistro preciso.

Il finale piace a Castori, nel senso che sublima la sofferenza della neopromossa. Controllo, controgioco attento, con la deviazione ravvicinata di Badu che sbatte sul palo. La squadra di Colantuono si sveglia tardi, sullo 0-0 era stata salvata da Karnezis su Zaccardo, nel finale Mbakogu non la chiude.

Se nel calcio le motivazioni fanno la differenza, a Modena non c’è stato paragone. I bianconeri sono alla 21^ stagione di fila in A, si salveranno come sempre in anticipo, ma come già con Guidolin e Stramaccioni non danno sempre il massimo. Il Carpi è lì, per ora a 2 punti dalla quartultima. Con dignità e applicazione.

A cura di Alessandro Mazzarino

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