Ilmessaggero.it. L’Atalanta come Barcellona e Bayern, cinquina per la quarta volta e seconda piazza. Il talento, la tecnica anche di elementi ignoti, lo scouting di Sartori e Zamagna, ex giocatori, come il presidente Percassi. Mihajlovic contro l’arbitro, è rituale

(ilmessaggero.it)

https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/l_atalanta_barcellona_bayern_cinquina_la_quarta_volta_malinovskyi_muriel_disorientano_bologna_seconda-5921973.html

di Vanni Zagnoli

E via, di goleada, l’ennesima del lustro di Giampiero Gasperini, cinquina al Bologna, che gioca e lascia giocare, aveva sistemato la difesa, ma contro i nerazzurri ricade nell’antica fragilità. L’allenatore piemontese esalta tutti, giocatori che prima e dopo di lui, lontano da Bergamo, non sono a questi livelli. E’ seconda da sola, tifa Lazio, perchè fermi il Milan e vuole chiudere non solo in Champions, ma al miglior piazzamento nella storia. Una qualificazione in Europa, la terza in Champions in arrivo, salvo crolli, una interpretazione collettiva di calcio spumeggiante. Ha gli accenti di Gigi Maifredi, al Bologna, di Corrado Orrico, che arrivò all’Inter, nel gioco offensivo, i due zonisti furono meteore, Gasperini ha un calcio particolare, ma stupefacente. E’ un calcio in faccia ad Agnelli, che in Champions league vorrebbe solo grandi che sceglie lui, in base alla ricchezza, al blasone, l’Atalanta varrebbe lo scudetto, bastano 43 milioni di monte ingaggi per furoreggiare, per far innamorare Bergamo alta e bassa. Manca solo un trofeo, la seconda finale di coppa Italia, contro la Juve, vedrà la Dea favorita, bella come mai. A Gasperini manca solo questo, dovrebbe allenare la nazionale, quando Mancini volesse lasciare.

Al Bologna Mihajlovic è tranquillo e come ogni tanto ripete: “Si poteva fare meglio, con questa squadra, ma anche molto peggio”. Aspetta milioni sul mercato dal presidente Saputo, per puntare all’Europa.

E’ la serata di Ruslan Malinovskyi, mancino caracollante, sarebbe stato all’altezza della migliore Ucraina, del colonnello Lobanovski, finalista agli Europei dell’88, a scapito dell’Italia, in semifinale. Ha la classe di Ilicic, lo stesso sprint, esagera anche nell’andare al tiro. Manca solo il pubblico, per fare festa, giorno e notte, nella provincia forse più operosa d’Italia, con la voglia di raggiungere una semifinale di Champions, nelle prossime stagioni, come la semifinale di coppa delle Coppe, un terzo di secolo fa, con Emiliano Mondonico in panchina.

Si finiscono gli aggettivi per il pallone rutilante di Gasperini, stizzoso quanto bravo, unico, nel rapporto emozioni-base di partenza, per continuità, da Crotone al Genoa, con un solo vero flop, a Palermo. Gasperini poteva cambiare la storia dell’Inter, dopo Mourinho, Moratti lo giudicò per un totale di 5 partite.

Questa si potrebbe anche non raccontare, all’andata finì 2-2, da 0-2, e fu uno dei tanti sprechi della Dea, stavolta è un crescendo, anche approfittando della demoralizzazione petroniana. Dunque a metà primo tempo sblocca Malinovskyi, scambia con Zapata, che gliela dà di tacco. Poi il palo di Muriel, piazzato sul secondo (palo). Prima dell’intervallo angolo di Muriel, Danilo trattiene Romero, Fabbri non può chiudere gli occhi, l’avesse fatto sarebbe intervenuto il Var. “Certo – osserva Mihajlovic – con quel metro ci sarebbero 10 rigori a partita. E nei primi 20’ poteva essere 2-0 per noi”. Muriel realizza dal dischetto.

Secondo tempo, 4’ e Schouten entra involontariamente a gamba alta sul ginocchio di Romero, il rosso è inevitabile. “Non è il primo – insiste Sinisa -, solo noi siamo penalizzati”.

Freuler recupera al limite, dribbla e piazza il destro, 3-0. Malinovskyi serpentineggia, assiste Zapata, è poker. Infine l’azione a sinistra di Maehle, per Miranchuk, subentrato.

Il Bologna si era fatto vivo all’inizio con Skov Olsen, nel finale con i subentrati Baldursson e Orsolini, un ex. “Ho chiesto a Saputo di tenere i migliori e inserire un centravanti e un difensore centrale, prima però dobbiamo vendere”.

Come fa sempre la famiglia Percassi, eppure scala i vertici del calcio nazionale. Merito del ds Sartori, del dt Zamagna, ex buoni calciatori, come il presidente Antonio. Un gran trio. Meglio del Leicester, come continuità, manca solo un trofeo assoluto. Lo scudetto. 

Nei 5 principali campionati d’Europa, solo 3 squadre hanno piazzato la cinquina in almeno 4 gare, le altre sono Barcellona e Bayern Monaco.

Da “Ilmessaggero.it”

Atalanta-Bologna 5-0
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini 6,5; Toloi 6 (26’ st Caldara 6), Romero 6,5, Djimsiti 6,5; Hateboer 6,5, De Roon 6,5, Freuler 7 (16’ st Pessina 6), Maehle 6,5; Malinovskyi 7,5 (26’ st Ilicic), Muriel 7,5 (16’ st Miranchuk 6,5); Zapata 7 (33’ st Lammers ng). Allenatore Gasperini 8.
BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski 6; Antov 5, Danilo 4,5, Soumaoro 5,5; Skov Olsen 6 (27’ st Orsolini 5,5), Schouten 4,5, Svanberg 5,5 (18’ st Mbaye 5,5), De Silvestri 5,5 (11’ st Vignato 5); Soriano 5 (11’ st Baldursson 5,5); Palacio 5,5, Barrow 5 (27’ st Poli 5,5). Allenatore Mihajlovic 4,5.
Arbitro: Fabbri 6,5.
Note: espulso Schouten al 4′ st per fallo pericoloso. Ammonito Danilo. Angoli 7 a 3 per l’Atalanta.

Tabellino pubblicato sul cartaceo de “Il Messaggero”

Related Posts

Leave a reply