Ilmessaggero.it, volley. Le superfinals a Verona, Valentina Vezzali: “Tifiamo Trento e Conegliano”. Le venete sono strafavorite, ma Giovanni Guidetti è un satanasso. La Lega, Massimo Righi: “La spalmatura dei trofei giova al movimento. Da 16 anni cambia la squadra scudettata”. Zaksa è davvero più forte di Trento? E su sportsenators.it

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Di Vanni Zagnoli

Il covid non ferma lo sport, non ferma gli eventi mondiali organizzati in Italia. Le 4 partite dell’Europeo a Roma, con pubblico, il gran premio di formula uno a Imola, poi a Monza, la motogp, ma il nostro Paese fa incetta di eventi anche a sorpresa, per così dire, cioè si aggiudica quanti più eventi possibili, da organizzare, anche senza gli spettatori.

Le superfinals

Dunque, il 1° maggio sarà una festa dei lavoratori del volley, in particolare, con le superfinals a Verona, che aveva già ospitato la supercoppa della ripartenza, al maschile. Trento affronta i polacchi dello Zaksa, allenati da Nikola Grbic, il fratello di Vladimir, gli unici fratelli nella hall of fame del volley. Vlade è un personaggio controcorrente, Nikola ha allenato a lungo proprio a Verona. E poi le donne, con la sfida dell’Imoco Conegliano alle turche, allenate dal modenese Giovanni Guidetti, re della Champions, re delle nazionali: “Mi manca solo un podio olimpico”, ci confessava a Busto Arsizio, a margine del 3-0 con cui eliminava le farfalle, passate a sorpresa a Istanbul.

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Alle trevigiane manca solo la Champions, sono favorite, con Paola Egonu e Sylla e la regista Wolosz, che per ogni trofeo si fotografa a caldo senza veli, da palleggiatrice estrosa, anche fuori dal parquet. Non perdono da 60 e passa partite, stravincono ogni trofeo, in Italia, almeno, faranno il triplete, aggiudicandosi lo scudetto su Novara.

L’evento si è presentato oggi al salone del Coni, con Valentina Vezzali emozionata, nel raccontare la magia del volley. E’ stata una delle prime uscente di Gianfranco Manfredi, pugliese, nuovo presidente federale, mentre Massimo Righi da un anno è passato da ad a presidente di Lega. E poi Malagò e poi la Cev. E’ un grande evento, anche per il Veneto governato da Zaia, per la città di Romeo e Giulietta del sindaco Sboarina. “Abbiamo 37mila tesserati nella pallavolo, in regione”.

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Orgoglio veneto

Già, è l’evento del Veneto, accanto all’Emilia Romagna collezionatrice di evento, questo evento è del Veneto, anche se è presentato a Roma. L’Italia mira a fare l’enplein, Trento è uscita in 4 gare, contro Civitanova, destinata a restare campione d’Italia, vincitrice ieri di gara1 a Perugia.

“Da 16 anni – spiega Righi – abbiamo una squadra scudettata differente, molto hanno vinto nelle ultime stagioni Perugia e Civitanova, ma appunto Trento è alle finals e Monza è stata semifinalista a sorpresa e Milano ha vinto la Challenge cup”.

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E Monza si è aggiudicata la Cev, la seconda per importanza, con le donne. Il volley italiano sta bene, al di là dell’organizzazione, della crisi per la pandemia, vinciamo molto, magari non tutto, quest’anno neanche si è disputato il mondiale per club, altrimenti Conegliano e Civitanova sarebbero state in poleposition per confermarsi.

Verona attende la prima semifinale scudetto o di coppa Italia della storia, intanto ospita. E’ felice anche Mauro Fabris, l’onorevole al vertice della Lega donne, da un ventennio: “Servono i ristori, per le società di base, in sofferenza. Bergamo e Casalmaggiore rischiano la chiusura, pur avendo vinto Champions league. E le palestre vanno riaperte”.

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Gli altri protagonisti

Ci sono sponsor, orchestrati dalla federazione, da Roberto Ghiretti, da Giovanni Carnevali con Mastergroup, Maschio, per esempio, nella proprietà di Conegliano. C’è un caleidoscopio di marchi, di interessi commerciali, che faranno da sfondo alla diretta, in contemporanea, su Raisport e su Sky, con Mediaset che invece da anni trasmette qualcosa di femminile. C’è una sinergia totale fra club, istituzioni, politici, appassionati, dirigenti, allenatori. “Tifiamo per la doppietta”, chiosa Valentina Vezzali, regina di fioretto, di olimpiadi e mondiali ed Europei. Già, dopo avremo la Nations league a Rimini, l’Olimpiade, gli Europei, l’Italia è forte al femminile, meno al maschile, però è competitiva. Il movimento cerca di superare il basket, di avvicinare il calcio, di respingere l’assalto agli sponsor di altre discipline. Federazione e leghe coinvolge le regioni, le province, le scuole. Hanno tonnellate di idee. “Siamo l’unico campionato con le partite in pari”, chiosa Righi. Dal 1° maggio tutta l’attenzione sarà per la nazionale, ma intanto aspettiamo il 4 su 6, nelle coppe. Le altre due sono sfuggite solo perchè non avevamo iscritte.

Da “Ilmessaggero.it”

Riportato su http://www.sportsenators.it/19/04/2021/volley-il-covid-non-ferma-le-superfinals-di-verona/

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