Ilmessaggero.it, Leggo.it, Corriereadriatico.it. Sassuolo-Napoli 1-1: Insigne firma un pari che non serve a niente

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di Vanni Zagnoli

Solo un punto per il Napoli, a Reggio Emilia, del resto al Mapei ha vinto appena due volte. Pareggia a 4’ dalla fine, con Insigne, il risultato è giusto perchè a lungo è stato troppo passivo, comunque esulta il Sassuolo, per questa piccola impresa.

Modenesi con la difesa a tre, splendido il salvataggio del turco Demiral su Mertens, in avvio. La partita non decolla, i neroverdi sono più guardinghi del solito, dalla curva neroverde si alza il coro “Vincerete il tricolor”, ma sono talmente pochi a intonarlo, una ventina, che la curva partenopea neanche lo sente e continua nell’incessante “Segna per noi, sfonda la rete”. Ancelotti opta per il 4-4-2, con Ounas e Verdi sulle fasce, mentre Milik è in panchina. In difesa c’è Chiriches, che sarà titolare anche nel ritorno di coppa, in Austria. Ospina per Meret, squalificato, è il portiere colombiano a smanacciare un tirocross di Boga, l’ex Chelsea sempre insidioso. Djuricic fa il centravanti, De Zerbi lascia in panchina i due attaccanti più puri, Matri e Babacar, che entrerà solo nel finale. Il ritmo è da amichevole, il match sempre spezzettato, il -18 dalla Juve è tale da levare entusiasmi alla squadra di Ancelotti, che in questo stadio ottenne l’ultima promozione in A con la Reggiana.

A metà primo tempo le emozioni si impennano, Boga rientra sul destro e calcia fuori, da sinistra obbliga Diawara a un salvataggio. Malcuit azzecca la diagonale e chiude. Sul fronto opposto la scivolata di Gian Marco Ferrari stoppa Ounas. Il Napoli riprende campo, accenna un tikitaka ipnotico, modello Barcellona dei tempi di Guardiola. Ghoulam spinge poco, la circolazione di palla è laterale, sempre a terra, con blitz improvvisi: Allan alza la testa e trova in corridoio Insigne, esce Pegolo, sostituto di Consigli, squalificato. Le azioni chiave sono gradevoli, Mertens per Ghoulam, Verdi è smarcato ma calcia alto: a sinistra perde parte del potenziale, è lontano dai livelli di un anno fa, a Bologna. Il Sassuolo aspetta, per una volta, la diga di centrocampo regge, in difesa è meno sicuro. E anche il Napoli, con Hysaj e Maksimovic in panchina, lascia spiragli, non ne approfitta Rogerio, servito da Duncan. 

A tratti il silenzio è irreale, al Mapei, non c’è pathos anche perchè il Sassuolo avrà 11 punti sul Bologna, è quasi salvo e l’Europa è lontana. Malcuit è cresciuto molto, in fase difensiva, anticipa Djuricic impedendogli la girata. Senza Zielinski e Fabian Ruiz, la manovra partenopea è meno ficcante.

“Undici leoni – canta la curva azzurra -, noi vogliamo undici leoni”, ma il Napoli è sonnacchioso. La palla persa da Insigne alla ripresa testimonia la serata modesta. Di lì a poco arriva il vantaggio sassolese, l’avanzata è di Boga, a destra per Lirola, cross e deviazione sul fondo, controtraversone dell’ex Chelsea, Allan salva, la palla resta in area piccola e Berardi insacca. Ancelotti aveva levato Chiriches per Luperto, all’intervallo, il giovane non ha la stessa personalità. “Giocate sino alla fine”, urlano sempre i tifosi del Napoli, la squadra però non risponde ai richiami degli Ancelotti, Carlo e Davide, che si consultano per i cambi. Milik e Younes per Verdi e Ounas, sparito nella seconda frazione. Il polacco si presenta con un colpo di testa ravvicinato, la prima ammonizione a un napoletano è a metà ripresa, segno di una combattività modesta. Il Sassuolo resta dietro la linea della palla, De Zerbi invita a uscire dalla trequarti, non lo ascoltano e così Diawara da lontano calcia, senza sorprendere Pegolo. L’1-1 è traversone dalla sinistra di Ghoulam, Magnanelli non aggancia, Insigne con il destro trova il secondo palo. Il resto è naturalmente degli azzurri, a Pegolo basta vigilare. I tifosi del Napoli escono in silenzio, contavano di ripetere il recente 4-0 di Parma, l’ex Zerbi ha fatto molto meglio di D’Aversa.

Da “Ilmessaggero.it”, “Leggo.it”, “Corriereadriatico.it”

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