Ilmessaggero.it, Sassuolo-Lucerna 3-0. La doppietta di Berardi, il gol di Defrel, tra quell’ondeggiare dei tifosi svizzeri in curva. Berardi si procura il rigore del raddoppio e l’espulsione

La prima stesura del pezzo per il Messaggero. Nella foto Fiocchi, per il Resto del Carlino, il contatto che porta al 2-0: nel replay è lieve

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A parte i tre gol del Sassuolo, la cosa più bella del ritorno del penultimo turno di preliminare di Europa league è la curva del Lucerna, incessante nel tifo, un migliaio, metà a torso nudo, con un campionario di cori, applausi e salti da grande squadra. “Sha-la-la-la-la-la”. Tutto inutile perchè il Luzern illumina una sola volta, con quella maglia giallo ocra. Al Sassuolo bastava lo 0-0, non sa congelare il gioco eppure non corre pericoli e da fine primo tempo è già certo della qualificazione. All’inizio sfiora il vantaggio con Defrel, servito da Berardi. Lo ottiene con Berardi, abile a trasformare da fuori una palla vagante, smascherando ancora i limiti della difesa elvetica. L’iniziativa era stata di Sansone per Defrel, inizialmente chiuso da Ricardo Costa, risolve il sinistro a giro del calabrese.

Ha fatto scadere l’opzione della Juve, rimandato il passaggio all’Inter per giocarsi l’Europa quaggiù nel comparto emiliano delle ceramiche. Nel puntare l’uomo è fra i migliori d’Italia, la chiusura spesso non è impeccabile, come a metà tempo. Sul vantaggio subentra un pizzico di leziosità neroverde, come sul traversone di Sansone. Il 4-2-3-1 del Lucerna è insidioso solo al 33’, con il sinistro di Haas che non trova deviazioni. Marco Schneuwly non aggira mai Cannavaro e Acerbi. L’uscita di Puljic all’11’ leva ulteriori certezze agli svizzeri, una semplice accelerazione di Berardi lo porta al tiro al 37’, l’opposizione del portiere Zibung è pessima e Ricardo Costa tradisce i 35 anni (con Mourinho vinse la Champions con il Porto) trattenendo lo stesso esterno. Il turco Palabiyik non può chiudere gli occhi, fischia il rigore e l’espulsione.

Sempre Berardi trasforma il rigore della sicurezza. In tribuna c’è Timo Letscher, miglior esterno del campionato olandese e scelto come erede di Vrsaljko, nel frattempo sostituito perfettamente da Gazzola. Manca sempre giusto un grande bomber, più concreto di Defrel, con Falcinelli ancora acerbo e in panchina, mentre Trotta è in tribuna. “Non è detto che debba essere un giovane italiano”, spiega il patron Squinzi, nell’area palchi dello stadio Mapei. Popolato di 12mila spettatori, un buon pubblico, tra vacanze e ostilità dei tifosi della Reggiana, a centinaia fuori a contestare l’Europa neroverde che offusca la 17esima Lega Pro consecutiva dei granata. Il secondo tempo scorre via aspettando il gol che dia soddisfazione al tambureggiare di chi è arrivato dal lago di Lucerna, ma è il Sassuolo a mancare il tris, con Defrel.

Al 10’ era fatta, eppure viene rimontato. Senza Missiroli, infortunato, l’equilibrio è superiore, grazie al pressing infinito di Biondini. Il tris arriva per intuizione ancora di Berardi, lancio per Duncan, cross per la testa di Defrel che inzucca quasi sulla linea. Si sveglia anche la curva emiliana e allora la serata è perfetta. A parte un altro gol divorato da Defrel. C’è persino l’occasione per il debutto in Europa di Stefano Sensi, regista 21enne che aveva portato il Cesena ai playoff, dopo essersi rivelato nel San Marino assieme a Diawara. Fra le altre gare del preliminare, sorprende il colpo dei ciprioti del Larnaca a Mosca con lo Spartak.

Tra le novità che raggiungono l’ultimo turno preliminare, assieme al Sassuolo, l’Osmanlispor (Turchia) e il Beitar Gerusalemme (Israele), l’Arouca (Portogallo), lo Shkendija (Macedonia) e il Sønderjyske (Danimarca). Oggi il sorteggio a Nyon, in vista dei playoff del 18 e 25 agosto.

 

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