Ilmessaggero.it, Spal-Napoli 1-1. Un legno e un gol per parte, il braccio di Vicari era punibile. La parata di Ospina, Di Lorenzo a sinistra perde tanto

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di Vanni Zagnoli

E’ il weekend delle provinciali, neanche il Napoli va oltre il pareggio. A Ferrara meritava di vincere, sull’1-1 pesa il rigore per il braccio di Vicari, concesso e poi levato al Var, in una stagione in cui nel dubbio si fischia contro il difensore. 

Il bigmatch del pomeriggio a tratti è intenso come una partita di basket, azioni insistite e riciclate. Il sinistro di Petagna su punizione coglie la traversa, Ancelotti si lamenta perchè c’erano ferraresi a meno di un metro dalla barriera, vicino a Callejon.

Il ritmo è vorticoso, come tante volte quando la Spal gioca al Mazza, e per vincere. Paloschi fa buon pressing, concede peraltro una punizione, Allan avanza, attira fuori Murgia, serve lateralmente Milik e il polacco segna dal limite, nello stadio in cui si era infortunato, due anni fa. “Avremmo dovuto uscire tempestivamente”, riconoscerà Vicari. E’ la quarta marcatura stagionale del mancino polacco, come Martens negli ultimi due anni ha segnato 7 reti da fuori area: solo Messi ha fatto meglio. 

Semplici era contento dell’avvio, sprona ad aumentare il pressing. In maglia blu, la Spal continua a pungere, Paloschi gira di testa fuori ma era in fuorigioco. Serve peraltro l’uscita laterale di Berisha per chiudere Milik, servito da Insigne. In maglia blu, la Spal recupera palla e riparte di gran carriera. Pareggia al 16’ grazie al cross da destra di Strefezza, l’esterno aggira Insigne, Luperto non chiude e il destro di Kurtic è imparabile, nell’angolino, con mancato arrivo di Elmas. Lo sloveno è al 2° gol stagionale, può battere il suo record della scorsa stagione, di 6, tanti, per un centrocampista.

Si riparte con l’arrembare napoletano, Di Lorenzo a sinistra si adatta, è comunque insidioso, al punto da far ammonire Strefezza. Mertens arretra sulla trequarti, a impostare, la squadra di Ancelotti si difende con umiltà, manca precisione in Elmas, macedone di 20 anni, impiegato più del previsto. La Spal si abbassa, Tomovic chiude Milik vicino alla linea. Gli attaccanti azzurri si muovono fin troppo, Mertens non trova la porta in tirocross. Vicari muove il braccio in maniera istintiva sulla cross di Mertens, è vicino al corpo, con le nuove regole è strano che non ci sia rigore. Il centrale colpisce palla e ritrae, La Penna va al Var e si rimangia la decisione. La Spal si gasa, Ospina esce a vuoto, Paloschi ha perso il fiuto del gol, tocca fuori: aveva giocato solo 19’ in totale. L’irruzione di Tomovic su Insigne era da cartellino arancione, se venisse introdotto. 

Si riparte, Murgia calcia dalla bandierina, Vicari anticipa Di Lorenzo e fa volare Ospina, sulla linea, è la parata del mese. Esce il timido Elmas per Fabian Ruiz, in panchina per turnover, il Napoli concede qualcosa di troppo e ha frenesia nelle uscite e nelle rifiniture. Kurtic e Fabian Ruiz calciano da fuori, la deviazione di Tomovic è rischiosa. Il pubblico estense entusiasma, in questo stadio all’inglese, gasa Vicari, in chiusura su Milik: il romano è da nazionale, a 25 anni. E’ un po’ come Salisburgo-Napoli, gli azzurri sono superiori, cingono d’assedio la trequarti però è dura imporsi, il guizzo non arriverà. Malcuit esce in lacrime, il ginocchio destro potrebbe accusare una lesione ai legamenti: Ancelotti è già senza Manolas, Mario Rui e Hysaj.

Dentro Callejon, poi Llorente, per Mertens, poco illuminante. Allan arretra come esterno destro difensivo, la circolazione di palla infinita porta al palo mancino di Fabian, da fuori. In questa situazione sarebbe utile Ibrahimovic, meno macchinoso dello spagnolo, nonostante i 4 anni in più. Il sinistro di Milik impegna Berisha, soprattutto nella seconda opportunità. Il forcing non trova sbocchi, resta l’abilità spallina nel chiudersi. Di Lorenzo crossa, Milik poi sbaglia il traversone, Semplici può esultare: tutti in cerchio e poi sotto la curva. 

In serie A l’Atalanta resta infinitamente più vivace e produttiva, rischia di sfuggire nella lotta per il terzo posto. In questo decennio solo due volte il Napoli è finito oltre le prime tre, quest’anno faticherà a rientrarvi. “La prestazione c’è stata, ottima – sottolinea Ancelotti -, abbiamo scelto di andare più sulle fasce, serviva magari qualche cross alto. Tante occasioni sono arrivate, con lucidità. Non abbattiamoci, mercoledì abbiamo proprio l’Atalanta. Ghoulam non gioca perchè non è in condizione”.

Da “Ilmessaggero.it”

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