E’ il 23′, al “King Power Stadium” di Leicester. La squadra di casa, guidata da Claudio Ranieri, parte in contropiede, lanciato dal portiere Kasper Schmeichel, figlio di Peter. La palla arriva a Fuchs, che dalla fascia sinistra avanza sull’esterno e, senza guardare, lancia un rasoterra filtrante verso l’area di rigore.
Succede tutto qui, in pochi secondi. Una piccola frazione di tempo, che obbliga un certo Ruud Van Nistelrooy a convincersi che il suo nome non sarà più scritto nella storia. C’è un ragazzo di 28 anni, nell’area di rigore, indossa la maglia blu, ha il numero nove sulle spalle. Raccoglie il pallone, e con forza lo scaraventa in rete, per l’ennesima volta in undici partite consecutive.
Il giocatore vede davanti a sé un’altra porta, oltre quella “battezzata” con il suo gol. E’ la porta che ha aperto con un potente calcio, è la porta che lo fa entrare nella storia della Premier League.
Ieri, Jamie Vardy è diventato leggenda!
E, per uno scherzo del destino, ha portato la sua squadra in vantaggio, contro il Manchester United, il club in cui ha giocato per cinque anni proprio Van Nistelrooy, che si è congratulato con l’attaccante del Leicester.
E’ la rivincita personale per Jamie Vardy: operaio fino ad otto anni fa, partito dalla Conference, la sesta serie inglese, ed acquistato nel 2012 dal Leicester, dove grazie a 16 gol in 37 partite, ha conquistato la promozione in Premier League.
Non è ancora finita, però. Il meglio deve ancora venire. Se Vardy segnasse anche nella prossima partita, contro lo Swansea, entrerebbe nella storia del calcio mondiale, rompendo un record siglato nel 1932. Allora, tifiamo tutti per questo ragazzo, con un passato incredibile alle spalle, e prendiamo esempio da lui: qualsiasi cosa facciate, non mollate mai. C’mon Jamie!
Alessandro Mazzarino
Assomiglia molto,alla storia di Dario Hubner, detto il bisonte, mio assistito, da falegname – fabbro a capocannoniere della serie A , pari merito con Trezeguet