L’1-0 del Sassuolo sul Carpi. Sugli spalti si sentono di più i 1000 tifosi biancorossi, ci poteva stare il pareggio.

Sansone in azione contro il Carpi. www.imagephotoagency.it
Sansone in azione contro il Carpi. www.imagephotoagency.it

Il Sassuolo resiste al quinto posto, il Carpi è ancora ultimo, con l’1-0 di ieri.

La prevalenza nei cori è della curva biancorossa, con 1000 irriducibili, come recita lo striscione. Altri che spiccano sono Irrigirls, Balaultra e La Puccionaya. “Bellelli facci lo stadio”, scandisce dopo un’ora la curva, riferendosi al sindaco carpigiano.

Sul campo il Sassuolo fa la partita ma non è così pericoloso, con Falcinelli centravanti al posto di Defrel e ammonito per simulazione a metà primo tempo. A centrocampo debutta da professionista Lorenzo Pellegrini, romano, ex giallorosso, 19 anni. Scelta sorprendente di Eusebio Di Francesco.

E’ tornato Castori, sulla panchina del Carpi, e con il tecnico marchigiano sono tornati anche gli errori difensivi, che peraltro accompagnavano anche le 5 gare con Sannino. Così il vantaggio arriva su cross da sinistra di Berardi, che forse si aiuta con il braccio, nel controllo, comunque Zaccardo è troppo lontano e Sansone gira in gol, altrettanto smarcato, fra Romagnoli e Gagliolo. Nelle 12 partite in cui Sansone ha segnato in serie A per il Sassuolo, i neroverdi hanno sempre vinto.
I biancorossi replicano con Letizia, Consigli respinge. Vrsaljko a destra impensierisce regolarmente Pasciuti. Senza Borriello, squalificato, il Carpi fatica con Lasagna, che l’ex allenatore Sannino aveva definito imberbe.

Esce Marrone, una di volta di più poco incisivo, per Di Gaudio, uno degli uomini promozione, poi entra anche Matos, misteriosamente tenuto in panchina da Castori.

Il gioco della matricola è troppo prevedibile, la manovra è elementare e allora Consigli non effettua altre parate significative. Gli unici rischi sono su iniziativa di Matos, con deviazione di Acerbi vicino alla linea, e con il destro di Totò Di Gaudio, altissimo da posizione invitante. Neanche le ripartenze neroverdi sono così produttive, per quanto a tutta velocità. I cross di Biondini trovano la chiusura di Gabriel Silva e poi la girata di testa fuori di Defrel, gol colpevolmente sbagliato.

Valeri ha l’ammonizione facile, anche per simulazione. Ci poteva stare il pareggio. “Non subiamo gol da non so quanto tempo – spiega Di Francesco -, abbiamo anche imparato a vincere 1-0, come l’Inter. Però preferisco sempre segnare tanto…”.

Castori è felice per il ritorno in panchina. Donadoni si era visto a cena con Delio Rossi, nel passaggio di consegne a Bologna. “Io con Sannino non mi sono sentito”.

 

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