La crisi della Reggiana, da 18 anni senza serie B. L’estetica modello Sassuolo non basta, con Menichini il gioco è da 6+, appena meglio di Colucci, finito dopo lo 0-2 d’andata. Il ritardo negli stipendi per le divergenze fra Piazza e i soci reggiani, la civettuola Enrica Iori

Enrica Iori con il fratello Enrico, sono i proprietari di Bitecnology: Enrica è socia della Reggiana, con il compagno Gianni Perin  (reggianacalcio.it)

Questo pezzo è uscito per diverse ore per una testata importante.

di Vanni Zagnoli
Chi sta peggio, fra Parma e Reggiana? La domanda è questa. I granata all’andata erano lanciatissimi, potenzialmente da promozione, la sconfitta nel derby ha rappresentato lo spartiacque negativo, perchè meno di un mese dopo Colucci è stato esonerato, ma già a fine anno aveva dato le dimissioni, respinte dall’ad Maurizio Franzone, dopo il pareggio interno con il Bassano. La Reggiana aveva perso ad Ancona per 1-0, dopo la sosta riprese con lo 0-3 contro il Venezia. Serviva ulteriore pazienza da parte di Mike Piazza, invece pagò come sempre l’allenatore. Leonardo Colucci era stato da 7, ovvero 7,5 per i risultati e 6,5 per il gioco, dignitoso, con una rosa non a livello del Parma. Certo non ha esperienza, era al debutto dopo tre stagioni con la primavera del Bologna.
Leonardo Menichini aveva impattato bene, con 13 punti in 5 gare, da marzo la flessione e un andamento da semplice salvezza: 1-1 con il Padova, 2-1 a Macerata, 0-0 con il Mantova, 2-0 a San Benedetto del Tronto; 0-0 con il Pordenone, 1-1 a Bergamo con l’Albinoleffe, 0-1 a Teramo, 1-1 con il Gubbio, 4-4 (ma era 1-4) a Salò e 0-1 nel derby con il Forlì. Che già all’andata aveva superato i granata.
Dunque, una vittoria in 10 gare e anche Menichini è in discussione, da settimane. Se proprio fallisse anche il derby, potrebbe tornare Colucci, promosso in A con Ancelotti, da calciatore, nel ’96.
Nel mezzo c’è stata anche la questione stipendi, pagati l’ultimo giorno, mentre i contributi sono rimasti inevasi, almeno parzialmente.
“Non ce l’aspettavamo”, ci raccontava il ds Andrea Grammatica.
Già, com’è possibile che Mike Piazza sia già in difficoltà economica? Due mesi fa l’ad Franzone convocò una conferenza stampa per rispondere alla Gazzetta di Reggio, che evidenziava frizioni, necessità di nuovi soci. La sofferenza economica è inattesa. Piazza è stato leggenda del baseball americano, è palermitano, era tifoso di Miccoli, si presentò lo scorso giugno con Gilberto Gerali e con vari amici del batti e corri. Voleva il Parma, evitarne il fallimento, non ce la fece, un anno dopo ripiegò sui granata, è stato celebrato dal New York Times e poi dalla Rai, dal Corriere della Sera con una bella intervista e ora ha difficoltà a onorare gli impegni? Un anno di Reggiana costa fra i 3 e i 4 milioni, contro i 6-7 del Venezia.
Dunque oggi siamo lontani, dalla serie B e dal Parma, al di là dei risultati. La situazione tecnico-societaria non è migliorata rispetto al lustro del contestatissimo Alessandro Barilli, commercialista, e alla scorsa stagione, di Stefano Compagni, rimasto come vicepresidente. La semifinale playoff persa ai rigori a Bassano del Grappa è lontana due stagioni, all’epoca c’era Barilli.
Adesso, sì, lo staff societario è migliorato, ma soprattutto sul piano mediatico, con l’ingaggio di tre giornalisti: Wainer Magnani, di Poviglio, pensionato dalla Gazzetta di Reggio, è a capo della comunicazione, con Nicola Bonafini, reggiano, figlio dell’ex direttore della Gazzetta Umberto; Alberto Bertolini, già caporedattore de Il Giornale di Reggio, è responsabile degli scouting, iniziò con il Southampton. Ci sono frazioni tra Piazza e Franzoni e i soci reggiani, Compagni, il suo vice e socio Gianfranco Medici (entrambi sponsorizzavano il Sassuolo, per gli affari con Mapei, la loro Mectiles lavora con le ceramiche) e poi Gianni Perin e signora, Enrica Iori, civettuola al punto da andare a Londra apposta per shopping.
Insomma è tutta gente che bada più alla forma, all’eleganza, a non essere da meno del Sassuolo, che al Mapei ostenta hostess bellissime, che alla sostanza. L’estetica è ovunque ma non in campo, dove non si va oltre un 6+.
Il migliore del girone d’andata era stato, per acuti, Jacopo Manconi, è passato in B, al Trapani. In parallelo al romeno Mogos, all’Ascoli. Due segnali negativi, chi ha ambizioni si rafforza, come il Parma del dg Faggiano, non cede due uomini mercato.
Il pubblico è stanco di aspettare la B, da 18 anni, il derby conta relativamente, la promozione è lontana, onestamente la Reggiana non ha chances di salire tramite i playoff. La rosa è fin troppo abbondante, bastava molto meno ma un bomber vero, Ettore Marchi è stato angustiato da problemi fisici, è alla stagione peggiore della carriera. Di qui dall’Enza servirebbe un Calaiò o simile.

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