La Gazzetta del Sud. Roberto Breda e la serie A che verrà. “Marotta e Paratici sbagliano niente. Schich ha colpi eccezionali”

Roberto Breda ha guidato l’Entella

L’intervista di un paio di settimane fa, su La Gazzetta del Sud, con Roberto Breda

Vanni Zagnoli
Roberto Breda era stato a lungo in zona playoff, con l’Entella, adesso cerca una squadra, dopo l’esonero a tre giornate dalla fine. E’ l’uomo giusto per inquadrare la nuova serie A.
Allegri ha prolungato sino al 2020, chi ha fatto l’affare?
“Viene da tre anni importanti, con il double e due finali di Champions. La sintonia è ottima, con la Juve, e frutto di un grande lavoro. Conte aveva iniziato un grande progetto, sembrava non potesse prescindere da Tevez, invece cambiano gli interpreti e i risultati restano, con Buffon e i difensori a trasmettere la mentalità giusta. E il cambio tattico era stato il segnale di una grande lettura del momento”.
Diverrebbero sei stagioni, Lippi arrivò a 7, ma in due tempi…
“Sono fondamentali i ricambi, di qualità. Penso a Pirlo, ben sostituito, all’inserimento di Dybala, per il quale inizialmente Allegri era criticato, poi è entrato nel pieno del progetto. Rugani, anche”.
Schick è adeguato?
“Sono andato a vederlo due volte a Genova, ha colpi eccezionali. C’è ancora molto da lavorare, sull’intensità di gioco, dev’essere sempre presente nel palleggio, va lavorato sulla sua continuità”.
Chi serve, ancora?
“Marotta e Paratici sbagliano niente. E anche Szczesny va bene”.
Da Spalletti a Di Francesco la Roma ci guadagna?
“E’ sempre una grande incognita, nella lettura del cambiamento. Eusebio a Sassuolo è stato eccezionale, conosce la piazza per averci giocato, mostra personalità e idee chiare, abbinato al 4-3-3, Spalletti è più eclettico. Juve, Roma e Napoli restano al top, mentre Milan e Inter si muovono per colmare il gap”.
Chi serve ai giallorossi?
“Intanto si valuti bene chi c’è. Il mister potrebbe portarsi qualcuno da Sassuolo, come Berardi, la società stia attenta a non perdere Nainggolan, perchè ha qualità enormi e un’ottima base”.
L’addio di Totti inciderà?
“Rientra nel percorso di vita, è anche giusto così. La società ha fatto bene a interrompere, dando nuovi stimoli anche allo stesso Francesco. Le sfide sono il sale della vita”.
Il Napoli supererà il preliminare di Champions? Grazie a…?
“E’ una macchina da guerra, un computer, difficile da migliorare. Necessiterebbe solo di una fisicità maggiore. A inizio stagione gioca a memoria, con con sviluppo e distanze giuste. Penso al Barcellona di Guardiola, talmente perfetto da non riuscire a inserire Ibrahimovic”.
L’Atalanta di chi ha bisogno, per la prima Europa, dopo 27 anni?
“Occorre mantenga qualcuno tra i migliori, ha fatto cose eccezionali, in simbiosi perfetta fra tecnico e società. Gasperini dopo 6-7 giornate aveva rischiato di essere esonerato, l’hanno difeso. Giustamente stanno vendendo, il progetto è ben avviato, serve qualcuno da fuori della cantera, come Petagna arrivato dal Milan. Per migliorarsi ancora o mantenere quanto è stato fatto”.
La Lazio si confermerà sorpresa?
“Ha scouting eccezionali, sforna giovani interessantissimi ogni anno. Keita sfoglia sempre la margherita e magari resta ancora, Tare e Inzaghi fanno un grande lavoro, con tanta qualità”.
I cinesi cosa portano, al Milan?
“Tanti soldi, dopo quel closing infinito. Sono partiti a razzo per un mercato che richiede investimenti, magari servirà più di un anno per completare la risalita, il passato eccellente porta ansia”.
Kalinic sarebbe il centravanti giusto?
“E’ un ottimo attaccante, per il quale va creata un’identità di gioco. Due anni fa Bacca sembrava il top, mai si è espresso per il suo potenziale”.
Quanti giocatori servirebbero all’Inter?
“Spalletti a Roma ha mostrato di essere molto bravo. Valuti chi c’è, perchè tanti giocatori sono eccellenti, e poi innesti qualcuno, creando la squadra”.
La Fiorentina ha fatto bene a prendere Pioli?
“Sousa non poteva più rimanere, doveva già andare un anno fa. Servono entusiasmo e totale partecipazione, quest’anno non erano partiti così. Per me la sua esperienza all’Inter è stata positiva, anche senza continuità finale. Ha un gap tecnico rispetto alle prime 4-5”.
Belotti resta?
“Il Toro chiede tanto, con quei 100 milioni. Il Gallo ha fatto benissimo ma deve mostrare di valerli. Lo ricordo nell’Albinoleffe, la sua crescita è stata esponenziale, per certi valori deve consolidarsi”.
Il Crotone si risalverà? Sempre con Nicola?
“Ha firmato una grandissima impresa, con idee e restando sempre in partita. Falcinelli e Trotta non può tenerli, ma al Genoa ha visto segnare il gigante Simy e i 3 innesti di gennaio hanno consolidato la squadra. La A è terribile per chi deve salvarsi, eppure il progetto continua”.
Chi sarà il colpo del mercato?
“Lo firmerà la Juve, come sempre. Con quella forza economica, può prendere chi vuole”.

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