La morte di Arnold Peralta, il capitano dell’Honduras ucciso da 11 colpi di pistola. Il colombiano Escobar fu ammazzato per un autogol al mondiale di Usa ’94

Arnold Peralta, vogliamo ricordarlo con il suo sorriso
Arnold Peralta, vogliamo ricordarlo con il suo sorriso

Da un’idea di Vanni Zagnoli

Quasi ogni giorno, i giornali ed i telegiornali titolano notizie di morti. Questa mattina, una morte in particolare, ha colpito tutti gli appassionati di calcio, e non solo: nella notte scorsa, in Honduras, il centrocampista e capitano della Nazionale Honduregna, Arnold Peralta, è stato avvicinato da due uomini e freddato con undici colpi di pistola, diretti al volto. Forse una rapina, la causa del cruento omicidio.

Le morti, nel calcio, sono state varie, molte causate da problemi di salute. Cuori si fermano all’improvviso, morti bianche.

La morte più tragica riguarda Andrés Escobar, difensore che militava ex Nacional. Nel 1994, il difensore colombiano infilò un’autorete decisiva per l’eliminazione della Colombia dai Mondiali. Al ritorno in patria, Escobar fu accolto da un’ex guardia del corpo, il quale lo “ringraziò” per l’autorete e poi gli sparò 12 colpi. Il killer era Humberto Munoz Castro, venne condannato a 43 anni e 5 mesi di reclusione.

Alessandro Mazzarino

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