La prima panchina di Gianfranco Matteoli, a 56 anni, con Festa al Como. Era l’idolo del Mirabello, il regista dello scudetto dei record all’Inter e del Cagliari in Europa

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(v.zagn.) Matteo, lo chiamavano a Reggio. Quell’ometto rapido, regista e trequartista, capace di prendere palla a centrocampo, allungare il passo e lanciare e rifinire. Ha sempre entusiasmato ovunque, dai 20 ai 35 anni. Con fairplay, anche. Per 16 anni ha lavorato al settore del Cagliari. Credo si sia buttato via.

Salvatore Occhiuto

Per la prima volta Gianfranco Matteoli approda in panchina. Sarà il consulente tecnico di Gianluca Festa, nuovo allenatore del Como che disputa la Serie B. La coppia è subentrata nella guida della squadra all’esonerato Carlo Sabatini.

Matteoli è stato uno di migliori giocatori italiani sul piano tattico. Una classe innata che ha illuminato anche il terreno di gioco del Mirabello quando era stato ingaggiato dalla Reggiana del presidente Vandelli.

Fu protagonista come fuoriquota dell’under 21 di Azeglio Vicini che perse la doppia finale con la Spagna nel 1986.

La carriera è stata contrassegnata soprattutto dallo scudetto dei record dell’Inter di Trapattoni, che nel 1989 concluse a +13 sul Napoli di Bianchi e Maradona.

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