La Statistica, ovvero lo studio del parmigiano Matteo Pia. Felipe Anderson sfida Salah: sono i due talenti più caldi della serie A.

La statistica, di Matteo Pia

anderson-salah-okokok
Felipe Anderson (Lazio) e Salah (Fiorentina): i due avranno gli occhi puntati in questa gara

Il posticipo Lazio-Fiorentina metterà di fronte due delle squadre più belle e in forma di tutta la Serie A, ma anche due dei giocatori che più hanno stupito in questo campionato. Parliamo di Felipe Anderson, stellina biancoceleste autore sinora di 6 gol e 6 assist in 19 partite, e Mohamed Salah, protagonista di uno straordinario impatto in maglia viola: 3 gol e 1 assist in 4 match di campionato. Andiamo alla scoperta del valore dei due giocatori nell’attesa di questo interessantissimo match.

La prima parte del confronto riguarda la fase difensiva, non necessariamente una peculiarità dei due attaccanti in questione. Abbiamo analizzato duelli aerei, palle perse, tackle, palle intercettate e falli commessi nella proiezione dei 90’ giocati. Il valore dei due giocatori è sostanzialmente identico. I duelli aerei e i tackle vedono avanti Felipe Anderson di uno striminzito 0,2, le palle intercettate vanno a Salah con lo stesso divario. In ogni caso, si tratta di giocatori con un apporto modesto alla fase di non possesso e un numero piuttosto alto di palloni persi (6,2 a partita per il brasiliano, 5,5 per l’egiziano) dovuto alla loro costante ricerca della giocata.

Proprio per questo, è molto più interessante la fase offensiva dei due giocatori, quella che può definire il valore dei singoli. Abbiamo dunque analizzato tiri medi a partita, tiri fuori area, dribbling, key-passes, assist, cross, palle filtranti e falli subiti. I due tirano mediamente con lo stesso numero di conclusioni (3,6 a partita per Felipe Anderson, 3,5 per Salah), ma la differenza sta nel dove scelgono di andare al tiro. Il brasiliano calcia 2,1 volte in media da fuori area, l’egiziano soltanto 0,5. Straordinari entrambi, certo, ma con caratteristiche lievemente diverse.

Salah è più attaccante, Felipe Anderson più trequartista. E lo testimonia non tanto il numero degli assist (0,5 per entrambi), ma il differente apporto in termini di cross (0,4 per Felipe Anderson, 0 per Salah) e palle filtranti (0,2 per il laziale, 0 per il fiorentino). Entrambi sanno comunque rendersi utili alla squadra (5,1 key-passes per Salah, 1,8 per Felipe Anderson), ma in modo profondamente diverso (ad esempio, Felipe Anderson gioca 44,2 passaggi in media, Salah solo 21,3). Con una peculiarità assoluta a favore del laziale, quell’impressionante 5,9 di dribbling medi a partita (numero da fuoriclasse, Salah si ferma a 2,5).

La peculiarità del Viola, invece, è tutta nelle alte percentuali al tiro. L’ultima parte del nostro confronto riguarda infatti le percentuali realizzative dei due giocatori. Salah ha una percentuale realizzativa del 75% e una percentuale realizzativa totale del 50%, Felipe Anderson si ferma rispettivamente al 40 e al 15% (anche perché ha giocato un numero molto più alto di partite). La SOT, infine, è del 30% superiore per Salah che ha anche una percentuale di passaggi realizzati migliore dell’8,3%.

Proprio per questo, ci attende un duello stuzzicante all’Olimpico. Una sfida a distanza tra due giocatori dalle qualità incredibili e spettacolari, ma anche molto differenti tra di loro. Per Salah, poi, sarà una prima volta in uno stadio che sarebbe potuto diventare suo. Rudi Garcia ha detto che il tempo gli darà ragione per non aver puntato su di lui, ma come avevamo sottolineato a gennaio, l’ex Chelsea avrebbe fatto tremendamente comodo a questa Roma.

Related Posts

Leave a reply