La Voce di Reggio. Addio a Guido Baccarani, imprenditore di fisioterapia ed estetica, marito dell’estetista Serena Coltri, padre di Rudi, 6 anni. Era in coma da un mese, i funerali domani alle 14

Guido Baccarani aveva 59 anni. E’ con la moglie Serena, 42 anni

di Vanni Zagnoli

“Vanni, perchè sei sempre così negativo…”. Guido Baccarani notava, in passato, la mia contrarietà. Ero concitato, di fretta, arrabbiato per un’intervista rimandata o una collaborazione congelata. E allora andavo all’Aura, di tanto in tanto, a far pace con chi mi sta attorno, altrochè terra bruciata. E allora magari c’era la moglie, Serena Coltri, veneta orgogliosa e forte, mani forti. Da lei andava un industriale reggiano, molto noto.

Guido amava la vita, era stato per anni titolare del centro di fisioterapia Risorgimento, sempre là, in zona Pappagnocca, verso la via Emilia.

Ogni tanto faceva reception a entrambe le strutture, ma certamente aveva altri interessi economici. E poi con Serena si godeva il figlio Rudy, 6 anni.

“L’8 novembre – racconta Serena – è entrato in coma, per un’emorragia cerebrale. Stava migliorando, gli è stata fatale un’infezione”.

Serena non era preparata, sono passate alcune ore, la tragedia arriva tramite whatsapp. Anzichè andare a dormire scriviamo d’impulso, perchè decine di volte abbiamo incontrato quei due. Lui allegro, disincantato, lei a ruota.

L’Aura esisteva da 20 anni, l’avevano venduta, si erano trasferiti da meno di un anno a La Spezia. Serena raramente tornava, ha casa a Cavola, dove sabato saranno celebrati i funerali, alle 14.

Serena tornava per aiutare i suoi pazienti, perchè è come un’infermiera, una consolatrice, un’ascoltatrice, non una semplice terapeuta della riabilitazione. Degli uomini è confessora, ispiratrice, dei clienti, intendiamo. Guido lo sapeva e anche lui contribuiva a far del bene alle persone con il mal di vivere. Che con un massaggio strong rinascono.

Guido faceva la spola fra quelle due porte, un po’ proprietario e un po’ con l’agenda, quando c’era bisogno.

E Serena impastava. Non la sfoglia, neanche il massaggio. Serena ha mani forti come badili, in grado di dare un calcio a quell’apatia, a quella rabbia recondita, fra i suoi pazienti.

Erano orfani, eravamo orfani di quelle mani uniche, adesso alle 5 terre. Avrebbero fatto bed and breakfast o qualcosa del genere, nello Spezzino.

Chissà cosa farà, adesso, Serena, con Rudi.

Guido è all’obitorio di Genova, era ricoverato da un mese in ospedale.

Resta lo sbigottimento, per una coppia tetragona.

Avevamo suggerimento di farsi riprendere durante l’idromassaggio di coppia, non erano esibizionisti. Scherzavano, sì, ma non sino a questo punto.

E scherzare adesso diventa impossibile. Ma in fondo Guido sarebbe felice così. “Si ride per non piangere, perchè”. Viene in mente Francesco Guccini.

Serena era una talent scout delle estetiste, ma non era estetista, sicuramente ha diplomi diversi.

Guido la aiutava, in quel business gentile.

Era ingegnere elettronico, aveva lavorato nel settore telefonia, alla Eriksson e alla Siemens, sino alla Vodafone. Nel 2001 la svolta, con il matrimonio con Serena, estetista, e nel 2002 l’apertura della fisioterapia Risorgimento e poi l’acquisto di Aura dayfarm, molto chic. Un anno fa la nuova vita: “Andiamo in Liguria, a fare gli affittacamere”.

Intanto Serena aveva collaborato con un altro centro estetico, giusto per regalare felicità agli adepti.

Lei da 20 anni aveva lasciato Stra, paese del Veneziano dove ancora abitano la mamma Dorina e i tre fratelli: Paolo, Stefano e Alberto.

Guido era di origine brianzola, di Varedo, provincia di Monza. Ai funerali è attesa gente dalla Liguria e dalla Lombardia, a Cavola, la frazione di Toano, domani dalle 12.

 

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1 comment

Guido è stato un grande uomo,i migliori se ne vanno.

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