La Voce di Reggio. Ercole Spallanzani direttore a 75 anni, è il (cil)Indro Montanelli reggiano. Guerra, Ghiggini, Lara Ferrari, Alessandro Bettelli

di Vanni Zagnoli, con Silvia Gilioli

Diavolo d’un Ercole. Ma quali colonne, ma quali auto e Chiarino Cimurri e personaggi e sponsor e basket e la figlia Gaia e il figlio Ruggero, poliziotto. Niente, a 75 anni è sempre lui, neanche controlliamo. A 75 anni l’ex ferroviere, neanche fosse Luciano Moggi diventa direttore e allora lascia una speranza a tutti, di diventare direttori di una cosa seria, a 75 anni. Perchè la Voce di Reggio, che magari ha ereditato la testata da quel settimanale in voga negli anni 90, è una cosa seria.

Ercole ha inventato molto, nel giornalismo, ovvero il marketing, l’appoggio degli sponsor, il rally della stampa. Oggi tante testate mischiano informazione e informazione commerciale, publiredazionali, ovunque,  in video, scritto. Ercole è stato fra i primi in Italia ad avere un rapporto personale con l’ufficio marketing e comunicazioni dei big spender italiani, che hanno creduto in lui e tuttora lo seguono. Parliamo del mondo dei motori. Lo sponsor va cercato, coccolato, inseguito, vezzeggiato, il grande marchio. E lui l’ha fatto per il rally della stampa, per l’Ussi, per il Gergs, per tutto quanto avesse un senso.

Ercole e la sua generazione: William Giberti, lo scomparso Laerte Guidetti, Gianmatteo Sidoli, il santone, e tanti altri che non ricordo, in questo momento. Ercole è faccio polemica, scherzo, sorrido con te, alimento il dibattito. Memorabili gli sketch televisivi con Enrico Lusetti. “Sono perfettamente d’accordo con te, anzi ti dirò di più”.

Lusetti aveva 15 anni, quando debuttò su Carlino Reggio, ma già flirtava con quel gigante burbero, che io ho sempre sofferto. Ercolino.

Ercole è sempre tirato diritto per la sua strada, coinvolge e divide, passa per un saluto e va via, preda dell’ansia, come chi scrive.

Ercolino settebellezze, chissà se ha senso, questo slogan.

Ah, so già l’obiezione: “Lascia stare me, i miei figli, non faccio nessuna intervista”.

Va beh, Ercole, sei un grande, lasciatelo dire. Ho perso mio padre Vasco nel 2002, a 31 anni, lui 64, ma non stava bene. Adottami nella grande famiglia Spallanzani, non scherzo. Almeno professionalmente. Saluti dal treno per Genova, vado al derby per diletto.

Orrado Guerra, Manfredi dixit
(C)orrado Guerra, Gigi Manfredi dixit

REGGIO EMILIA – E’ uscito, oggi in edicola, il primo numero de “La Voce di Reggio Emilia”, il nuovo quotidiano di 40 pagine diretto da Ercole Spallanzani che è in abbinamento con il Giornale.

L’iniziativa è stata promossa da Fabio Reggianini d’intesa con la cooperativa che pubblica la Voce di Mantova, storico quotidiano della bassa lombarda, di cui adotta il format editoriale .
La linea editoriale viene definita dal direttore nel suo primo editoriale “cristiano sociale” con la volontà di dare voce a tutti, specialmente a chi non ce l’ha, e di offrire ai lettori approfondimenti e inchieste sui temi più sentiti. Particolarmente ricche le sezioni dello sport, degli spettacoli e della provincia (con uno sconfinamento verso Sassuolo).
In redazione, oltre a Spallanzani, Corrado Guerra, ex caposervizio del Carlino Reggio ed ex direttore di Prima Pagina Reggio che ha chiuso i battenti poche settimane fa;

Alessandro Bettelli (già Ultime Notizie, già Giornale di Reggio, di cui è stato anche vicedirettore e direttore)

Alessandro Bettelli, ex Cina
Alessandro Bettelli, ex Cina

che cura in particolare le pagine di economia e finanza, Lara Ferrari, che si occupa delle pagina di cultura.

Lara Ferrari, firma nazionale
Lara Ferrari, firma nazionale

Pierluigi Ghiggini, ex direttore di Ultime Notizie e dell’Informazione, collabora in redazione col nuovo quotidiano.

Pierluigi Ghiggini: "Abbastanza male, grazie". Spezzino
Pierluigi Ghiggini: “Abbastanza male, grazie”. Spezzino

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