L’esasperazione contro i reati subiti da quando sono insieme a Silvia. Viene voglia anche a me di essere leghista

Dunque, vengo da giorni di inferno. Non ho più portatile titolare mac, telefono samsung s5, chiavette, persino tessere stampa di sassuolo e parma, che avevo dimenticato di inserire nella denuncia. A Genova, dopo il derby rinviato.

Evito il racconto della dinamica.

A dicembre, al ritorno da Sportitalia, a Milano, idem.

Vent’anni fa, al campovolo, macchina forzata e furto di macchina da scrivere e molto altro. Poi un totale di 6 biciclette rubate.

Poi il vetro spaccato alla mia macchina, la Peugeout, con Silvia al conad le Querce, vicino a casa.

Parentesi, posso inserire anche i due incidenti stradali che ho subito, 21 e 12 anni fa.

La caduta di Silvia in motorino davanti a casa, con gamba rotta.

Ma tanto, tanto altro.

Ma torniamo a furti e scippi.

Domenica erano due, probabilmente sudamericani.

Ah, dimenticavo, alla partenza in treno per il Kenya, portafogli rubato.

A Miami, borsello lasciato in gelateria e non più ritrovato.

Ieri sera poi l’incubo. Dopo il montaggio a Bologna, a Mediaset, senza telefono vado al centro commerciale Leclerq, mi avevano detto del wifi funzionante, è poi solo mezz’ora e serve telefono per avere la password. Non ce l’ho. Nessuno mi aiuta. Il centro vodafone non ha la microsim che mi serve, mi manderebbero a Castenaso, ho urgenza di scrivere, di trasmettere, ne va del mio futuro con un importante quotidiano.

La signorina di Vodafone rifiuta di chiamarmi il 190, di darmi la password per il wifi, di sentire in altri negozi comunque lontani se hanno la sim che serve a me.  Dalla tim mi mandano al box informazioni, anzi alle guardie. Altri al box, al box neanche mi prestano un telefono per un numero verde. A Euronics mi dicono: “Non sono capace di riattivare il suo numero, senta vodafone”. La guardia: “Non sono sempre qua, vada dagli ascensori che il wifi funziona”.

Anzi, così mi hanno detto dalle informazioni. Solo che serve un telefono per avere il codice.

Per fortuna, alla fine, l’uomo di 3 mi aiuta davvero, commovente rispetto agli altri.

Ma torniamo al tema vero. I furti e gli autori. Avrei da scrivere un libro. Domenica erano sudamericani o asiatici, in generale sappiamo le nazionalità a maggiore incidenza criminosa in Italia.

Genova è zeppa di visi che mi incutono timore.

Tralascio il tempo perso come sempre nelle caserme per le denunce e atti relativi.

A me spiace pagare sempre e in maniera salata multe, piccole cose, l’inflessibilità di leggi e regole e invece che chi davvero danneggia non abbia conseguenze.

Probabilmente ho perso un anno di contatti, in quello splendido mac.

Se penso che l’amministratore di condominio mi riprendeva perchè lasciavo davanti a casa le scarpe, abitudine molto americana…

Da quando guido, dall’89, forse avvicino le 100 multe.

E’ facile essere fiscali sul facile, su quisquiglie, mentre in giro le forze dell’ordine non sono così presenti. Di notte giriamo in pochi, mi controllano di continuo.  A vuoto.

Comunque, capisco chi vota Lega, anche persone vicine a me.. Lo farò anch’io, in futuro. Forse. Oggi lo farei, magari più avanti no.

Ah, davanti all’ente fiera di Mancasale quasi 10 anni fa lasci il portatile in macchina, un bel Vaio. Vetro rotto e portato via. Era costato 2800 euro. Ma tantissimo mi è capitato, non ho messo tutto.

Esasperato è dire poco…

2 comments

Ma scusi, Zagnoli, perché conteggia i furti subiti “da quando sto con Silvia”? Scritto così, sembra che le vessazioni siano cominciate con lei…

No, siamo insieme da 25 anni, io ne aveva 19, e prima non ne avevo subiti… Lei non c’entra, ovviamente.

Comment to vannizagnoli Annulla risposta