Milan-Juve: Allegri e Inzaghi i due cari nemici

allegri-inzaghiDi Vanni Zagnoli

Il match clou della terza giornata della Serie A mette a confronto Massimiliano Allegri e Filippo Inzaghi. Oggi rivali, fino alla stagione scorsa nella stessa squadra con ruoli diversi, allenatore l’uno, giocatore che non accettava volentieri la panchina e poi aspirante allenatore l’altro.

Il trainer Allegri non faceva giocare l’attaccante Inzaghi, ma il Pippo nazionale è stato abile ad ingraziarsi Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, cosicchè ha abbreviato le tappe: allievi, primavera, senza vincere nulla e subito la prima squadra.

La differenza in difesa è eclatante, la retroguardia rossonera a Parma era inguardabile, quella bianconera solida come con Conte.

Dal ct azzurro ad Allegri nulla è cambiato, in campo nazionale. Un interrogativo Bonaventura vale Llorente? Menez certamente non vale ancora Tevez, come impatto effettivo.

Il Milan vuole essere protagonista nel campionato. Nel nuovo millennio ha conquistato solo due scudetti, 2004 con Ancelotti, 2011 con Allegri. Inzaghi può contare su un vice come Mauro Tassotti che valorizza la rosa e si rivela più esperto di Allegri.

Il campionato, l’Italia, comunque si augurano il successo dei rossoneri, dopo questo triennio di Madama.

 

 

 

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