Morto l’uruguagio Alcides Ghiggia, l’uomo che fece piangere l’intero Brasile al mondiale del 1950. Era l’ultimo sopravvissuto della Celeste del 2° titolo

ghiggiaAlcides Ghiggia: la sua vita era il calcio. La morte lo ha improvvisamente colto all’età di 88 anni mentre guardava alla televisione una partita di Coppa Libertadores, nella sua casa di Montevideo. Un’abitazione colma di trofei e ricordi di una carriera terminata con l’avventura nella nazionale italiana che non si qualificò ai Mondiali 1958. Un accesso alla maglia azzurra consentito dalla cosiddetta legge sugli oriundi.

La pagina più importante della vita sportiva di Ghiggia rimarrà il 16 luglio 1950. L’uomo che fece piangere l’intero Brasile. Partita, non finale, del girone conclusivo della Coppa del Mondo 1950. Lo Stadio Maracanà attende il trionfo della selecao. Ai carioca basta il pareggio ma la superba convinzione di vincere punisce i padroni di casa. L’Uruguay si impone 2-1 con gol di Schiaffino e Ghiggia conquistando il secondo titolo iridato della sua storia. Oggi anche l’ultimo superstite della Celeste ha raggiunto i suoi compagni nel paradiso del calcio.

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