Professione Reporter. Olimpiadi, la star Calligaris e i telecronisti Rai, compassati, emozionati, bizzarri

(professionereporter.eu)

https://www.professionereporter.eu/2021/08/olimpiadi-la-star-calligaris-e-i-telecronisti-rai-compassati-emozionati-bizzarri/

di VANNI ZAGNOLI

Chi racconta le Olimpiadi sulle agenzie, nel web, alla Rai?

Intanto l’Ansa. La principale agenzia di stampa ha inviati da Roma Piercarlo Presutti, capo dello sport, Francesco Grant, già firma della nazionale, il canuto Alessandro Castellani, Ciro Fusco (video), Francesco Loscalzo e Tullio Giannotti, per anni firma da Parigi; e il collaboratore Alessandro Libri.

“L’agenzia – scriveva nei primi giorni olimpici – garantirà la copertura 24 ore al giorno dell’informazione sui Giochi anche grazie alle altre redazioni di Roma: dallo sport alla redazione internazionale alla Cronaca, dagli uffici all’estero alle sedi in tutte le regioni italiane. Sul notiziario tutti i giorni alle 7 ‘Buongiorno Italia’, con i risultati della notte; alle 22 la sera e alle 2 della mattina il programma con gli ‘Azzurri e le stelle in gara’; alle 15.30, alle 17.30 e alle 19.30 l’elenco dei servizi di primo piano del giorno. 

AUDIO E PODCAST

È online su ansa.it lo speciale Tokyo 2020 con i pezzi la presentazione delle gare e del villaggio. 

Il sito cura gli aggiornamenti e i risultati in tempo reale, mostra tutte le immagini delle Olimpiadi, pubblica gli audio e i podcast e si occupa della socializzazione delle notizie. 

La redazione immagini distribuisce le foto e i video di Ciro Fusco da Tokyo e degli altri colleghi fotografi dall’Italia e quelle di Afp e Epa, partner dell’Ansa”.

Pezzi di agenzia che troviamo su molti quotidiani, regionali e provinciali. Per esempio il primo lunedì olimpico, su La Gazzetta del Mezzogiorno, il quotidiano della Puglia che ora sospende le pubblicazioni, non c’era un solo pezzo firmato. Su domenica 1° agosto, su Libertà, il quotidiano di Piacenza, di firmato – senza data – solo l’articolo su Edoardo Scotti, lodigiano dell’atletica leggera, dunque della zona, il resto ben impaginato ma anonimo.

LIBRI E INCHIESTE

Fra i quotidiani più diffusi, anche Il Sole 24 ore ha due inviati, Marco Bellinazzo e Dario Ricci, per Radio 24, ma firma anche sul sito, dall’inviato, insomma lavora per il gruppo editoriale. Bellinazzo è diventato anche un volto tv, da anni, grazie a libri e inchieste su calcio e business, Ricci ha vinto vari premi giornalistici di racconto sportivo, in radio. Dove dagli studi di Milano le voci sportive sono Carlo Genta e Giovanni Capuano.

Per caso abbiamo scoperto un bel sito, in cui Fabrizio Marchetti, vice capo ufficio stampa, al Coni, conduce le conferenze post gara, con gli inviati italiani. E’ https://tv.italiateam.sport, con l’integralità dei colloqui fra Casa Italia e i giornalisti, con i medagliati. Lì prendono la parola Antonio Moscatello di Askanews e Alda Angrisani, di mamma (lo è davvero) Rai, cresciuta al Guerin Sportivo. E poi, naturalmente, Novella Calligaris, la prima grande donna del nuoto italiano, medaglie olimpiche e mondiali negli anni ’70, da tempo a Rainews24 e già firma de L’Unità, nei primi anni 2000. Domande lunghe, da personaggio. In parte anche per Sabrina Carlotta Gandolfi, la bionda conduttrice di Raisport, che debuttò come valletta di Mike Bongiorno.

OLIMPIC ATHLETES

Scorrendo qualche video, si notano le domande di Andrea Capello, inviato de Lapresse, e di Daniele Palizzotto, di Sportface.it e di Italpress, l’agenzia di Palermo specializzata in sport, presente anche con Gianfranco Merenda, che avevamo conosciuto a Budapest, agli ultimi mondiali di scherma. 

Ai nuotatori, le domande da personaggio di spettacolo di Massimiliano Rosolino, con la maglia sponsorizzata Herbalife, il napoletano ha una rubrica su Sport2U, la webtv di Enrico Spada, romagnolo, editore di Oasport.it, olimpic athletes, appunto.

In radio, è piacevole ascoltare le Olimpiadi, dalle 3 i collegamenti con Guido Ardone, conduttore in studio degli ultimi anni, voce molto gutturale. Dà la linea, fra gli altri, al calabrese Giuseppe Bisantis per la scherma, al presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna per il nuoto, a Cristiano Piccinelli per il canottaggio e il judo. Eccellente la voce tecnica Daniele Masala, pentathleta campione olimpico a Los Angeles ’84 e fedelissimo della radio, esperto persino di canottaggio, al punto da riconoscere subito l’embardee, il fuori assette del 4 di coppia costato una medaglia. 

ATLETICA E VOLLEY

Altri inviati sono il capo della redazione sportiva di Radio1, Filippo Corsini, e Maurizio Ruggeri, già scrittore, voce dell’atletica leggera, da un decennio, ormai, conduttore di Zona Cesarini, nelle sere in cui c’è sport. Adesso Ruggeri è anche in tv, con Record, belle immagini e storie olimpiche, in cui si alterna ad Andrea Fusco.

Voce del volley è naturalmente Manuela Collazzo, che la domenica si alterna con Paolo Zauli, un jolly è Manuel Codignoni, per vari sport. Le medaglie in diretta, con voci appassionate.

Su Rai2, la tv olimpica, è impossibile la visione che non sia dalla tv vera, digitale terrestre, perchè la Rai non ha preso i diritti per il web. Persino le trasmissioni senza dirette, come i rotocalchi curati da Jacopo Volpi e da Alessandra De Stefano, non sono visibili a computer o smartphone, nemmeno quando ci si appoggia alla rete wifi di casa, nel nostro caso alla Skyq.

TROPPE SPERIMENTAZIONI

In tanti sparano sulla Rai, noi lo facciamo con garbo. Il racconto in video è fatto anche di voci, care ai telespettatori, il direttore Auro Bulbarelli ha deciso di sperimentare troppo, in questa olimpiade arrivata dopo 5 anni. Alla conferenza stampa di vigilia della scherma, per esempio, abbiamo partecipato anche noi e le prime domande erano di Federico Calcagno, narratore di scherma – succeduto a Maurizio Vallone, ex conduttore anche del tg2 – e della canoa. Magari farà la canoa, nell’ultima settimana, intanto in pedana c’è stato, a sorpresa Simone Benzoni. Ha lasciato spazio il più possibile a Stefano Pantano, l’ex schermidore, si è limitato a ricordare il punteggio, ai classici “luce verde”, “luce rossa”. Il suo termine preferito è “coraggio”, all’azzurro o all’azzurra nei finali di assalto più combattuti. Ecco, il coraggio che quasi è mancato a lui, nel commentare uno sport complicato, fra parate e risposte, ricostruzioni del presidente di giuria e replay.

E’ rimasto sulle sue anche Stefano Pirozzi, nel canottaggio. Certo non può reggere il paragone con il mito Giampiero Galeazzi, classe 1946, ma è lontano anche dalla verve di Marco Lollobrigida, evidentemente in ferie dopo il mese di conduzione di Notti Europee, su Rai1. La voce tecnica Bruno Mascarenhas, nato in Portogallo, ha enfasi ma cade ogni tanto sull’italiano, per entusiasmo si è sostituito al telecronista e non dovrebbe farlo.

COMPETITOR SURCLASSATI

Il resto è andato secondo le attese. Nel nuoto, Tommaso Mecarozzi e Luca Sacchi surclassano i competitor di Discovery, ovvero Ettore Miraglia, di recente autore di un libro olimpico, e Cristina Chiuso. Abbiamo seguito tramite Dazn (che dà in diretta due canali al giorno, di Discovery) la loro telecronaca di Federica Pellegrini che si guadagnava la quinta  finale sui 200, era talmente tranquilla che sembrava da tubo. Troppo compassati.

Sempre bene impostate le voci di Nicola Sangiorgio sul tennis e di Francesco Pancani sul ciclismo (con l’ex Marco Saligari), mentre al femminile Stefano Rizzato per ora di una categoria inferiore, come brio. 

Il basket in Rai è di Maurizio Fanelli, con l’ex cestista Sandro de Pol: hanno seguito anche il bel 3×3, la nazionale femminile. Memorabile quando Fanelli ha detto tripla, correggendosi presto, in due punti, visto che in questa nuova disciplina il tiro da fuori è premiato con 2 punti e da sotto con uno. Nel volley c’è il solito show di Andrea Lucchetta, linguistico e semantico, bizzarro e onomatopeico, un paio d’anni fa Repubblica gli dedicò una bella pagina. La coppia con Maurizio Colantoni, ex firma dei motori, a L’Unità, è collaudata, anche nel beach. Al femminile ci sono Marco Fantasia e l’ex atleta Giulia Pisani, mentre Alessandro Antinelli ha avuto tanto con la nazionale di calcio e per questo riposa. Colantoni inanella telecronache a raffica, nel volley, ha scritto un bel libro su Miriam Sylla, nel tempo ha levato spazio ad Antinelli, mentre Fantasia commenta anche il beach volley femminile e l’equitazione.

VOCE CAVERNOSA

La ginnastica è come sempre di Andrea Fusco, da un quarto di secolo, con Igor Cassina. Al judo abbiamo apprezzato Fabrizio Tumbarello, fra i tanti che incrociamo negli stadi in Emilia Romagna. Nel taekwondo è stato criticatissimo Giulio Guazzini, decisamente più a suo agio sulla vela, altro sport comunque difficile da seguire, in tv, di certo è troppo compassato e non soltanto per i 63 anni.

L’atletica nelle eliminatorie valorizza Luca Di Bella, per il pomeriggio-sera di Tokyo, ovvero la mattina-pomeriggio italiani arriva il migliore, Franco Bragagna, che commenta con maestria anche il softball e la canoa fluviale. Con loro c’è l’ex Stefano Tilli e Guido Alessandrini, ex rugbysta, voce cavernosa, pensionato da Tuttosport.

Ai tuffi lo specialista Stefano Bizzotto, peccato non siano arrivate medaglie, lui anticipa regolarmente le classifiche, le valutazioni della giuria, esattamente come Bragagna.

LA VOCE CHE SALE

Sul tiro a volo Gianfranco Benincasa, negli ultimi anni all’atletica, in assenza di Bragagna, nelle scorse olimpiadi c’era Davide Novelli, nessuno dei quali è specialista. Benincasa ripeteva regolarmente “vediamo la risposta di”, dopo vari piattelli. La voce di personalità andava accompagnata dalla voce tecnica, stante la desuetudine di Benincasa a questo sport. 

La pallanuoto da anni ha visto Dario Di Gennaro sostituire Fabrizio Failla, che non ha difficoltà a mostrare il proprio sovrappeso, su facebook, e con Francesco Postiglione si appassiona persino troppo, nella pallanuoto. 

Enrico Cattaneo commenterà il nuoto sincronizzato con Paola Celli, intanto si è regalato qualche secondo di triathlon. 

La coppia del rugby è formata da Armando Palanza e Andrea Gritti, ex atleta. Giacomo Capuano, reduce da Euro 2020, si è cimentato con il suo stile (voce che sale anche troppo), nel sollevamento pesi e nella boxe. Il tiro con l’arco è di Luca Di Bella, serviva una voce tecnica, Lorenzo Roata nelle precedenti edizioni era più emozionante.

STORIE DI DE AGOSTINI

Lo studio della notte è dell’abruzzese Arianna Secondini, cerimoniosa, ma non come quando racconta il pattinaggio artistico. Aspettando che finisca il nuoto, dov’è stata impegnata Elisabetta Caporale, nell’atletica le interviste sono a cura di Ettore Giovannelli, una delle firme della F1, non così a suo agio, in tribuna.

Splendido un pezzo sulle storie firmato da Stefano De Agostini, nella trasmissione “Il circolo degli anelli”. 

Il coordinamento è affidato a Gigi Cavone, a Massimiliano Mascolo e a Riccardo Pescante, il figlio dell’ex presidente del Coni Mario, capo delle produzioni extra calcio. 

Niente salotti per Simona Rolandi, che aveva guidato il primo pomeriggio Rai sull’Europeo. Il direttore Bulbarelli applica un giusto turnover sui volti, rinunciando alla mora che per il fascino comunque aumenterebbe l’audience.

Le ultime notazioni sono per “Il circolo degli anelli”. Sara Simeoni, 68 anni, spesso viene colta da un’irrefrenabile voglia di ridere, guarda gli altri ospiti del tavolo in cerca di conforto, delle sue teorie, alcune anche interessanti. Certo è fin troppo spontanea, involontariamente comica. Juri Chechi invece ha quell’attitudine a scherzare con le donne che a noi piace, ma di certo, soprattutto in Rai, si può considerare sessista. Sabato notte ha fatto la verticale in studio e poi ha invitato l’alta e scollata Consuelo Mangifesta a fare la verticale. “Ma ha la gonna”, lo ferma Alessandro De Stefano. “Proprio per questo”, scherza. E’ già la seconda volta che va un pizzico oltre, almeno per com’è cambiato negli ultimi anni il concetto di rispetto per le signore.

Da “professionereporter.eu”

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