Puzzolo, Euro 16. La lezione di Conte: in un’Italia senza fuoriclasse, è il vero fuoriclasse. Senza fenomeni, si vince da “squadra”

Antonio Conte, guida la nazionale più modesta, ma guida una "squadra"
Antonio Conte, guida la nazionale più modesta, ma è  una “squadra”

Checco Zalone, nel 2006 cantava “siamo una squadra fortissimi” e sapete come andò a finire.

Nel suo libro, Conte, parlando del Brasile, quarto ai mondiali del 2014, disse: “Quella non era una squadra, mi sembravano degli scappati di casa”.

L’altra notte, ancora una volta,  il Brasile viene clamorosamente eliminato dal Perù dalla Coppa America, eppure tutti gli allenatori vorrebbero allenare e poter scegliere fra la qualità dei giocatori della ” verde-oro”.

Dieci anni dopo Conte si ritrova a guidare una selezione azzurra modesta, una delle più povere tecnicamente mai andate ad una competizione internazionale, ulteriormente impoverita da tre defezioni, tutte a centrocampo, Marchisio, Verratti e Montolivo, eppure lui ama ripetere: siamo una “squadra”, giocheremo da “squadra” e avremo gli occhi della tigre.

Detto e fatto . Il Belgio, numero due del ranking europeo, si deve inchinare.

Il magnifico portiere Courtois evita ai fiamminghi un passivo superiore e alla fine sportivamente ammette: “Surclassati tatticamente”.

Ieri sera gli azzurri hanno dimostrato tre cose:  non sono così modesti, certo fuoriclasse non ce ne sono, ma a volte non è detto che sia un male.

2) Per tattica siamo sempre fra i primi: siamo ordinati, difendiamo bene, ripartiamo, siamo coesi e diamo l’idea di essere sempre una squadra.

3) Abbiamo cuore e grinta sufficienti, sappiamo soffrire e il gruppo è molto unito. Le scene dei panchinari ai gol e al fischio finale lo dimostrano, così si va lontano.

Facendo poi un’analisi tecnica, e dopo aver visto all’opera quasi tutte, mancano solo Austria e Portogallo che non sono certo fra le favorite , se le favoritissime sono quelle che abbiamo visto fin d’ora all’opera, ebbene,  non credo ci sia tanto da spaventarsi.

La Francia, si sa, è forte, gioca in casa, ed è una delle probabilissime finaliste, però ricordiamoci che gioca in difesa con una coppia centrale (Rami, Koscielny) che se permettete, vale molto meno dei nostri tre formidabili difensori juventini .

La Germania, l’unica, assieme agli azzurri, a vincere con due reti di scarto, ( primo tempo e allo scadere come l’Italia,) ha meritato, però pure loro hanno ballato tanto dietro e le occasioni avute dagli Ucraini sono state tante e alcune clamorose.

La Spagna ha trovato il gol solo nel finale e , a parte il solito asfissiante possesso palla, in verità, alquanto sterile, non ha impressionato, e ha dovuto faticare tantissimo per avere ragione di una Repubblica Ceca coriace, ma modesta e rinunciataria.

Mi ha impressionato la Croazia, che conosciamo bene per averla affrontata nel girone ( senza mai perdere) e non mi meraviglierei se la trovassimo per lo meno in semifinale.

Per il resto la nostra organizzazione difensiva non la cambio con nessuno, ovvio, faremo più fatica quando dovremo fare noi la partita, a noi viene più congeniale contenere, difendere e ripartire, a centrocampo manca un vero e proprio play, ma con le squadre più forti, il nostro modulo tiene e siamo in grado di controbattere con efficacia.

Sarà dura vincere l’Europeo, ci sono squadre indubbiamente più attrezzate, ma la compagine di Conte ha dimostrato di avere tutti gli attributi per fare bene, ed anche, una discreta qualità, e poi si sa, partire in seconda o terza linea, senza le pressioni del pronostico, a noi storicamente fa bene.

E un titolo europeo da troppi anni ci manca.

testo autoredatto da Vanni Puzzolo

(v.zagn.) Molto d’accordo con Vanni

 

 

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