Repubblica, dicembre 1996. Francesco Moser, pensionato a 45 anni

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L’articolo di Silvia Gilioli, del ’96

TRENTO – Francesco Moser, 45 anni, pensionato. Il popolare ex ciclista trentino, vincitore di un Giro d’ Italia, di tre Parigi-Roubaix consecutive, primatista dell’ ora, dall’ inizio di dicembre prende la pensione. Un milione e 800 mila lire al mese, per una proiezione annuale vicina ai 25 milioni. Moser raccoglie i frutti di otto anni di contributi all’ Enpals, l’ ente nazionale per la previdenza assistenziale riservata ai lavoratori del mondo dello spettacolo. “Nel 1981 – racconta Moser – il governo approvò una legge che imponeva a tutti gli sportivi professionisti con un reddito superiore ad un certo tetto di versare i contributi previdenziali. Io l’ ho fatto sino all’ 88, quando mi sono ritirato dalle competizioni. Successivamente, consigliato dai miei commercialisti, ho scelto di riscattare tutti gli anni di mancati versamenti. Vale a dire le prime otto stagioni da ‘ pro’ (il suo esordio tra i big risale al ‘ 73 n.d.r.) e i mesi del servizio militare. Poi, tramite contributi volontari, ho provveduto a versare quanto ancora mi mancava”. Così ora Francesco incassa regolarmente. Nonostante l’ azienda di famiglia, costruttrice di biciclette, la consulenza alla Rcs organizzazioni per le corse nazionali, qualche contratto procacciato in qualità di assicuratore e il ruolo di pubblico amministratore, come assessore allo sport e al turismo della Provincia di Trento, sua terra natale. Moser comunque ha utilizzato legittimamente gli strumenti che le norme gli hanno messo a disposizione. Ha guadagnato bene, ha potuto pagarsi il riscatto. E questo non a tutti è possibile.

(s.g.)

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