Repubblica, sospesa la chiusura della redazione di Parma. Era arrivata solidarietà anche dal cdr di Gazzetta di Parma

(v.zagn.) Felice per i colleghi, soprattutto per Francesco Nani e compagni, e per il fotografo Marco Vasini

Il cdr di Repubblica ha raggiunto un accordo con l’azienda scongiurando così la chiusura della redazione di Parma. Lo rende noto la stessa redazione sul sito parma.repubblica.it. “Al termine dell’incontro chiesto dal comitato di redazione all’azienda è stato sospeso il progetto di chiusura previsto dal primo aprile. L’azienda ha convenuto sull’importanza strategica di una presenza in una città e in una provincia di primo piano dal punto di vista economico e politico. Cdr e azienda hanno altresì convenuto che ogni altra iniziativa che dovesse riguardare la redazione di Repubblica Parma farà parte di un piano editoriale di più ampio respiro e che tenga conto dell’evoluzione del prodotto giornalistico e la salvaguardia dei posti di lavoro”.

La redazione di Parma del quotidiano la Repubblica, che pubblica la sola edizione online, avrebbe dovuto chiudere l’1 aprile dopo otto anni di attività. L’aveva comunicato l’azienda al comitato di redazione nazionale, che ha convocato per oggi un’assemblea dei giornalisti del quotidiano, esprimendo perplessità per l’annuncio, giunto martedì senza avvisaglie nonostante due mesi di trattative sul piano di risparmi. Si tratta di una redazione ridotta a 4 collaboratori e un fotografo, tutti “giornalisti in condizione di assoluta precarietà” e “senza alcuna prospettiva di sanare il pregresso”, sottolinea la presidente dell’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna, Serena Bersani: ora, “alla vigilia di elezioni amministrative che potranno rivelarsi strategiche nell’assetto politico nazionale” con la ricandidatura del sindaco ex M5s Federico Pizzarotti, la redazione chiude e i giornalisti sono “gli unici a pagare una stagione che ha visto solo tagli, nessun investimento e nessuna strategia”.

Al cdr, ha precisato Bersani, è stato comunicato che chiuderà la redazione ma non il sito parma.repubblica.it, destinato a diventare un aggregatore di notizie. I deputati dem Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini hanno espresso “preoccupazione e sconcerto” all’annuncio, sia “per il futuro professionale dei giornalisti” e perché “quando una voce dell’informazione si spegne non è mai una buona notizia”, impegnandosi a “fare ogni sforzo perché il rischio venga scongiurato”. “Vicinanza e solidarietà” anche dai colleghi del Cdr della Gazzetta di Parma.

Poi il lieto fine

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