Il Secolo XIX, volley. L’Italia del match scorer Zaytsev e del talentuoso Giannelli travolge 3-0 l’Iran. Anche Juantorena contribuisce, per andare alle olimpiadi serve però battere Russia e Polonia.

volley italia-iranDi Vanni Zagnoli

L’ITALIA DEL VOLLEY è sempre lì, a tre punti dalla vetta della coppa del mondo (gli Usa sono a punteggio pieno) e a due dalla Polonia, al momento qualificata per le olimpiadi. Non c’è il Brasile, che ospiterà Rio 2016, e la lotta è a 4 per due posti: sono favoriti gli Stati Uniti, in virtù del 3-0 agli azzurri, e la Polonia, capace di battere la Russia. Sono stati gli unici confronti diretti tra il poker delle più forti, la nazionale ha bisogno di superare la Polonia e probabilmente anche i russi. Insomma dovrebbe vincere sempre, ma sarà durissima, contro entrambe le nazionali dell’Est.

Ieri il terzo trittico della serie è iniziato in maniera convincente, a Osaka un bel 3-0 all’Iran e il 5° successo in 6 partite. I mediorientali sono guidati da Slobodan Kovac, un anno e mezzo fa sconfitto da Macerata nella bella della finale scudetto con Perugia, e in questo decennio sono progrediti molto, grazie soprattutto al lavoro di Velasco, dalla scorsa stagione passato all’Argentina. Un anno fa raggiunsero le finali di World league e ai mondiali di Polonia sconfissero l’Italia, in Giappone però sono al terzo stop in 6 gare.

Merito anche della regia di Simone Giannelli, classe ’96, campione d’Italia con Trento. A muro e al servizio è efficace (con l’Australia firmò 10 punti), ha l’attitudine anche a chiudere gli attacchi. Le sue alzate esaltano Zaytsev, premiato come mvp e riportato da Blengini nel ruolo di opposto. Il debuttante Osmany Juantorena si eclissa nel secondo parziale, non ha la continuità delle prime stagioni a Trento. Ieri mattina la ricezione è calata nella terza frazione, mettendo in crisi anche la costruzione di Giannelli, sostituito perfettamente dal 36enne Daniele Sottile. A Latina era stato valorizzato dal ct, giocherà a Milano ed è l’unico nato negli anni ’70, ripescato dopo un decennio per l’esclusione di Travica, fra gli artefici delle dimissioni di coach Berruto. La staffetta con Giannelli era stata più importante ancora contro l’Egitto, nell’unica gara fallita dal 19enne. Un talento così precoce è raro, nella pallavolo: fa venire in mente Andrea Giani, titolare alle olimpiadi di Seul ’88 a 18 anni, e i motociclisti esplosi da minorenni (Valentino Rossi, Capirossi, Simoncelli) e poi Federica Pellegrini, argento ad Atene a 16 anni. E’ il più giovane playmaker a partire in sestetto nella storia della nazionale.

Contro l’Iran entrano nella terza frazione anche il russo Antonov, in banda per Lanza, e Anzani, al centro per Buti. L’Italia forza molto il servizio e così ne sbaglia 4 più degli arabi, svettanti a muro, con 11 contro 4. “Siamo stati molto attenti e umili – argomenta Chicco Blengini, che da ragazzo andava in curva Maratona a seguire il Torino -, senza perdere la pazienza quando ci hanno superato”.

Stamane, alle 08,10 (diretta skysport2) l’incontro facile con la Tunisia, idem domattina contro il Venezuela del pugliese Nacci.

ITALIA-IRAN 3-0: 25-19 25-23 25-21.

ITALIA: Giannelli 2, Zaytsev 27, Juantorena 20, Lanza 7, Buti 1, Piano 2; Colaci (L), Sottile, Antonov, Anzani 1. Non entrati: Vettori, Sabbi, Rossini (L), Massari. All. Blengini.

Classifica (6 gare su 11): Usa 18; Polonia 17; Russia e Italia 15; Argentina e Giappone 11; Iran 7; Canada 4; Venezuela, Egitto e Australia 3; Tunisia 1.

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