raffico di opere d’arte a Reggio Emilia: indagato un 43 enne di Ponte San Nicolò.

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Reggio Emilia

C’è anche un 43enne di Ponte San Nicolò, fra gli indagati per un traffico di opere d’arte, con 20 milioni di euro di refurtiva recuperati dai carabinieri di Reggio. S.S. sono le sue iniziali e fa parte di una banda sgominata tramite l’operazione “Last Fraud”.

Sono stati recuperati un quadro autentico del pittore umbro Alberto Burri, del valore di 10 milioni, un dipinto attribuito al leggendario spagnolo Pablo Picasso (se originale, vale 3 milioni, ma è da verificare) e uno del francese De Boucher, del valore di circa un milione. Tre opere rinvenute sono dell’americano Basquiat, uno del ferrarese Melloni.

L’indagine riguarda altre 5 province emiliane, due lombarde e Crotone, con oltre 40 perquisizioni, ordinate dalla Procura di Reggio.

Nel mirino degli inquirenti figurano 52 persone: i reati ipotizzati sono associazione per delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione, riciclaggio di beni e denaro provento di furti e truffe; traffico di opere d’arte false, illecita detenzione di armi.

“L’operazione – spiegano i carabinieri di Reggio – serve a disarticolare la rete di ricettatori, che riempiegavano la refurtiva”.

Curiosamente, fra gli oggetti sequestrati sono finiti anche 400 elettrodomestici, tra Bimby e Folletto, due daghe e due monete romane e una statua di aquila risalente al ventennio fascista. E poi assegni falsi per 100mila euro, due Bob Car, vari postepay, fidejussioni bancarie e lettere di credito false per il riciclaggio.

Tra gli indagati c’è anche S.S., di Ponte San Nicolò, ma gli inquirenti mantengono il riserbo sul suo ruolo.

Vanni Zagnoli

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