TuttoReggiana.com. Gianluca Ferrari: “Reggiana, tieniti stretta Alberto Colombo”.

Alberto Colombo era alla prima stagione granata
Alberto Colombo era alla prima stagione granata

Archiviare l’amarezza e la delusione per la sconfitta ai rigori con il Bassano non sarà per nulla facile ma, in casa granata, è altrettanto inevitabile iniziare già a pensare al prossimo futuro dopo una stagione disputata al di là di ogni più rosea aspettativa.Se infatti questo era l’anno dove poter porre le basi per un nuovo ciclo, visti i risultati il prossimo non potrà che essere quello per puntare fin da subito al ritorno in Serie B, assente ormai da Reggio da oltre 15 anni, e che il pubblico reggiano ha dimostrato con il suo calore di meritare ampiamente. Da quale punto ripartire quindi? Sicuramente da colui che è stato tra i principali artefici di questa grande annata, il tecnico Alberto Colombo.

Il mister ex Pro Patria non solo ha dimostrato di essere un ottimo allenatore (riuscendo di fatto a plasmare la colonia di giocatori proveniente dal club bustocco con i veterani granata) ma è particolarmente apprezzato da tifosi ed addetti ai lavori per la sua onestà intellettuale, espressa nella sua grande schiettezza ed obiettività nel dare i giudizi. Colombo ha mantenuto il suo credo calcistico anche nei momenti di maggior difficoltà e le sue scelte, alla fine, hanno sempre pagato facendolo entrare in poco tempo nel cuore del pubblico reggiano, il quale ha relegato nel dimenticatoio i classici insulti al presidente Barilli.

«A Reggio siamo partiti nell’indifferenza generale – racconta Colombo al Resto del Carlino – poi la sfiducia si è tramutata in amore come dimostrato dall’abbraccio ricevuto dai tifosi dopo la sconfitta ai rigori. Sono deluso per come è terminata la stagione ma felice per aver reso un’intera città orgogliosa della Reggiana».

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il resto della squadra: l’ottima stagione dei granata non è passata inosservata così come non sono passate inosservate le prestazione di talenti come Spanò, Mignanelli, Vacca e Giannone, i quali avranno sicuramente mercato nelle categorie superiori. Anche in questo caso sarà decisivo l’operato di società, staff e dello stesso Colombo che è stato bravo a costruire un gruppo affiatato di giocatori intenti a conseguire il medesimo obiettivo ed ha ora il compito di mantenerlo unito. Le offerte arriveranno, qualcuno magari partirà ma sarà essenziale mantenere l’ossatura della squadra di quest’anno aumentandone il valore con tre/quattro giocatori di spessore. Perché, come dice il famoso detto, squadra che vince non si cambia…

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