Tuttosport, basket. La finale più pazza, Reggio contro Sassari, 3^ contro 5^. Le debuttanti cercano l’Eurolega e anche un nuovo impianto

Ksistof e Darjus Lavrinovic con la maglia dello Zalgiris Kaunas. I gemelli si sono alternati, a Reggio, ora Darjus (a destra) è recuperato e sempre decisivo.
Ksistof e Darjus Lavrinovic con la maglia dello Zalgiris Kaunas. I gemelli si sono alternati, a Reggio, ora Darjus (a destra) è recuperato e sempre decisivo.

VANNI ZAGNOLI

REGGIO EMILIA. La palla a spicchi rotola al contrario. Alle 20,45 (Raisport1) inizia la finale scudetto meno pronosticata, fra Reggio e Sassari, entrambe debuttanti. Mancano la ricchissima Milano e la Reyer del presidente Brugnaro, che magari oggi si consolerà diventando sindaco di Venezia.

E’ 3^ contro 5^ della regular season, come solo le altre due volte: nell’81 vinse Cantù, terza, su Bologna, mentre due anni fa Siena (5^) prevalse su Roma. Il pronostico è per i sardi, solo perchè al completo, mentre alla Grissin Bon mancano l’ex Drake Diener, mvp della scorsa stagione, e Federico Mussini, miglior ’96 forse d’Europa.

Per la verità, il Banco di Sardegna è senza il pivot Lawal, solo però in gara1, per squalifica. Sta meglio, invece, il centro lituano Darjus Lavrinovic, a 35 anni è il miglior della serie A. Dopo gara3, persa con Venezia, è stato operato a un adduttore: ha impiantato fattori di crescita, estratti dalle sue piastrine, con una tecnica mininvasiva e sofisticata, dalla guarigione lampo.

Nelle serie al meglio delle 7 partite, chi ha vinto la prima si è sempre aggiudicato lo scudetto. Oggi magari la Reggiana può compiere l’impresa, in generale il pronostico è per i sardi, già vincitori di due coppe Italia e una supercoppa, sempre su Milano. La bacheca emiliana presenta solo l’Eurochallenge di un anno fa, ma i piazzamenti sono superiori: 6 promozioni in A, la semifinale scudetto nel ’97; in coppa Italia, la finale del 2005, più due semifinali.

I profeti di questi miracoli sportivi si chiamano Massimiliano Menetti e Romeo Sacchetti, alla prima finale tricolore. Il tecnico di Reggio ha 42 anni, è l’unico ad allenare nella sua provincia: “Sono nato a Palmanova, ma avevo pochi mesi quando la famiglia lasciò il Friuli”. Menetti si ispira all’omonimo Allegri, anche nei modi, e ha cominciato ad allenare da ragazzino.

Meo, invece, ha 62 anni, era stato uno dei cavalieri di Nantes, la migliore ala piccola degli anni ’80, con Torino.

Nella città del primo tricolore, datato 1797, il tutto esaurito è scontato, poichè 3500 posti sono inadeguati. Chi vince la serie, si affaccierà per la prima volta in Eurolega, Reggio era già emigrata al PalaDozza di Bologna per la final four di Eurochallenge e l’Eurocup, il PalaBigi è il peggior impianto sportivo italiano, ai massimi livelli, eppure il comune non vuole accollarsi i costi del nuovo palasport e in questo il sindaco Luca Vecchi imita i predecessori Del Rio e Spaggiari, sempre di sinistra. “Pure Sassari ha bisogno di un impianto più grande – spiega Sacchetti -. E, centrassimo il triplete, la nostra programmazione economica sarebbe più facile”.

 

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