Tuttosport, la Champions femminile. Il Lione vince ai rigori, aveva dominato a lungo. Il Wolfsburg pareggia a 2′ dalla fine e poi ha un ottimo sprazzo con due occasioni

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REGGIO EMILIA. Arriva la terza Champions femminile del Wolfsburg Lione, espressione in gonnella dell’Olympique, per 7 volte scudettato in Francia. Le bionde muscolari tedesche erano favoritissime, finiscono come il Wolfsburg con il Napoli, un anno fa, in Europa league. Non nel punteggio ma nel gioco, inconcludenti e lente nel giro palla. Strappano il pari a 2’ dalla fine, dominano l’avvio del supplementare ma poi ripiombano nell’abulia. L’ultima illusione è ai rigori, con la parata di Schult su Hegerberg, ma è Bouhaddi a rovesciare tutto, con due respinte.

Era stato il destro della norvegese Ada Hegerberg a incanalare la gara, su cross dalla destra. Le transalpine avvicinano il raddoppio con belle propulsioni in fascia, Necib calcia da fuori, rifulge la giapponese Kumagai (in copertina). Il 4-2-4 biancoverde è irretito dal 4-2-3-1 lionese, fa sembrare inspiegabile il doppio 3-0 tedesco nei quarti, al Brescia, bicampione d’Italia.

Arriva comunque il pareggio, traversone da sinistra della belga Wullaert, Alexandra Popp sovrasta M’Bock e inzucca il pari. Lo spettacolo è gradevole, come per una partita chiave di Lega Pro. Al supplementare le tedesche sfondano le a sinistra, serve un salvataggio di M’Boch. Popp ha la pallamatch sul sinistro, fuori. Replicano le rosse, mancando la deviazione decisiva. In tribuna il presidente federale Tavecchio e i migliori arbitri italiani, invitati dall’organizzatore Roberto Rosetti. Il Sassuolo aveva fatto promozione da mesi, il Mapei è gremito come se ci fosse la Juve.

VANNI ZAGNOLI

Olympique Lione-Wolfsburg 5-4 dcr (1-1): 12’ pt Hegerberg (L), 43’ st Popp.

Sequenza rigori: Popp (W) gol, Hegerberg (L) parato; Kerschowski e Schelin gol; Peter e Renard gol; Fischer parato, M’boch gol; Bussaglia (W) parato, Kumagai gol.

A cura di Giangabriele Perre

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