Tuttosport, volley femminile. Viaggio a Casalmaggiore, il paese di Lucia Bacchi. Il sindaco Bongiovanni (Lega): “I due olimpionici del canottaggio, Farina e Ranieri. I casalaschi nella storia”. 15mila abitanti, 20mila euro l’anno è il reddito pro capite

Lucia Bacchi (foto Filippo Rubin/LVF)
Lucia Bacchi schiacciatrice nel Volleyball Casalmaggiore (foto Filippo Rubin/LVF)

VANNI ZAGNOLI

CASALMAGGIORE. “Sono cose che succedono solo in quel piccolo angolo di terra, che dovrebbe essere grande come il mondo”. E’ un passo di Giovannino Guareschi, l’autore del mondo piccolo e di Peppone e don Camillo, a 13 chilometri da Casalmaggiore.

Il paese cremonese ha atteso le campionesse d’Europa sino alle 23, domenica sera, la festa è stata in piazza Garibaldi (nella foto in copertina), di fronte al municipio colorato di rosa, con le gigantografie di tutte le ragazze, a partire dalla casalasca Lucia Bacchi, già vincitrice della Champions a Bergamo. Il fiume Po è a poche decine di metri, la gente qui vive di agricoltura ma pure di grandi industrie. A Rivarolo Re c’è il consorzio casalasco del pomodoro presiediuto da Paolo Voltini, anche al vertice provinciale della Coldiretti. L’azienda di riferimento è la Pomì, che offre anche il marchio al volley, con l’ad Costantino Vaia.

A Casale spicca la Marcegaglia Carbonstil, di Emma (già presidente dei giovani industriali) e Antonio Marcegaglia, eredi di Steno, costruttrice di tubi d’acciaio. Il sindaco è l’avvocato Filippo Bongiovanni, leghista, di lista civica, eletto nel 2014, ricorda i cittadini illustri: “I canottieri del 4 di coppia: Gianluca Farina, oro a Seul ’88 e bronzo a Barcellona; Simone Raineri, oro a Sydney 2000 e argento a Pechino, come capovoga”.

E poi i personaggi della cultura. “Giovanni Baldesio, l’eroe di Cremona, è nato qui. Come Azzo Porzio, giurista della prima università, fondata a Bologna nel 1200. Al pittore Giuseppe Diotti è dedicato un museo, mentre l’abate Giovanni Romani era un letterato”. Il paese si chiamava Castra Maiora, è di origine romana e nel medioevo si era trasformato in Casalis Majoris.

“La gente qui lavora sodo”, chiosa il primo cittadino. Gli abitanti sono 15402, con un reddito medio di 20mila e 200 euro. Il piatto tipico è il tortello di zucca, blisgon in dialetto lombardo. Deliziosi il cotechino e naturalmente i salumi. Si beve lambrusco, mantovano e modenese.

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