Verdi a 4 secondi dallo scadere, la Salernitana vince a Udine e non più ultima da sola

(corriere.it)

di Vanni Zagnoli

E’ Salernitana, a 4 secondi dallo scadere del recupero. Udinese scoperta, contropiede fulmineo, alla Fabrizio Castori, l’allenatore della promozione, Ederson lancia Verdi e il tocco è preciso. I granata rientrano davvero in corsa per la salvezza, i Cagliari adesso è a +6, e avranno anche il recupero con il Venezia, scontro diretto, con i lagunari a 7 sconfitte di fila. Come gioco il pari era giusto, sul piano delle occasioni nel finale i granata hanno costruito di più e conquistano la quarta vittoria esterna sulle 5 ottenute, raggiungendo all’ultimo posto il Genoa e lo stesso Venezia.

Udinese-Salernitana avrebbe dovuto disputarsi a fine girone d’andata, prima di Natale, i campani non si presentarono perchè bloccati dall’Asl, per il covid, e all’epoca avevano in panchina Colantuono, mentre in bianconero Cioffi aveva da poco sostituito Luca Gotti. Si pensava a uno spettacolo superiore, considerate le tre vittorie di fila dell’Udinese e il colpo della Salernitana a Genova con la Sampdoria, matata in avvio, al contrario dell’Udinese.

La cosa più particolare della giornata friulana è stata la mattina, i campani hanno svolto la rifinitura sul lastricato in cui fu presentato Zico, nel 1983, anno di nascita di Ribery. Che sul campo regalerà una bella giocata, un colpo di tacco fra tre, peraltro fine a se stesso, sul finire di primo tempo.

La partita è molto tattica, alla vigilia di Pasqua l’Udinese ne aveva segnati 4 all’Empoli, che peraltro aveva accarezzato il 2-2, stasera attacca ma senza furore. Il propulsore è naturalmente Deulofeu, freccia che si accende all’improvviso, forse il migliore del campionato nell’uno contro uno. Davide Nicola lo fa raddoppiare, per contenerlo. Anche il turco-tedesco Arslan è insidioso.

Sepe esce a chiudere lo specchio della porta a Pussetto, servito in corridoio da Jajalo. Il portiere campano si oppone al sinistro su punizione di Samardzic, il 20enne tedesco alla prima da titolare in campionato, dopo la perla da fuori con i toscani. Gyomber di testa sfiora la traversa, nell’occasione più limpida del primo tempo, non solo per la Salernitana. Che ha il baricentro basso e lo alzerà nella ripresa, creando un paio di occasioni: Ribery regala una bella palla a Ederson, chiuso dalla difesa, poi Luca Ranieri ci prova da fuori, Silvestri effettua l’unica vera parata, facendo risaltare le sue treccine inconsuete, sopra la fronte.

La Salernitana sa difendersi, accadeva già con Castori, con Colantuono la fase di contenimento era peggiorata, con Nicola si è riassestata, escluso nel 5-0 di San Siro. Un check del Var conferma che non è fallo di mano, di Ranieri. 

A 10’ dalla fine arriva un lampo, atteso da Danilo Iervolino, il presidente editore che sul mercato di gennaio aveva investito parecchio. Errore di Zeegelaar, Mikael spara un destro dai 20 metri, una deviazione manda la traiettoria sul palo e Bonazzoli spedisce a lato in tapin. La replica udinese è con la punizione di Deulofeu, Sepe la alza con la mano di richiamo. Un intervento di Fazio su Success accende gli animi, poi quella controfuga da tre punti. Chissà se a Nicola riuscirà il miracolo già centrato con il Crotone, quando i calabresi si salvarono, al debutto in serie A. Questo sarebbe ancora più clamoroso e gratificherebbe anche il lavoro del ds Walter Sabatini. 

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