Zizzagando. 15 titoli di sport

Con Veronica Bartoli presidentessa della Pallacanestro Reggiana

(v.zagn) 1) Il Chievo dichiara guerra al calcio italiano. Con il figlio del presidente Mattarella come consulente ha chiesto alla Covisoc di accedere agli atti di tutte le società dalla serie A alla C, per le scorse due stagioni, per verificare la situazione fiscale di tutte. Il presidente Luca Campedelli vanta legali e consulenti di primissima fascia tra cui il figlio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Chiederà documenti fiscali, alla ricerca di incongruenze. I calciatori restano vincolati in attesa del Tar.

2) Discovery plus, visto attraverso Dazn, ovvero Eurosport1, il commento del nuoto, di Federica Pellegrini, probabilmente era da tubo. Enfasi minima, Cristina Chiuso si è appena un po’ scatenata per il mancato bronzo di Ceccon. Soprattutto, mancano le interviste. Federica Pellegrini è stata la prima, in questi giorni di nuoto, ma con poche parole. Rai ha Elisabetta Caporale, che poi passerà all’atletica, comunque mostra le interviste non solo delle medaglie.

3) Federica Pellegrini meglio di Pietro Mennea, 5 finali contro 4, sempre sui 200, Pietro alla quinta arrivò ai quarti.

4) Il bello del basket 3×3, anche al femminile. Partite brevi, ritmo elevatissimo, l’allenatore non è in panchina. L’Italia non dispiace, non è da medaglia ma diverte.

5) Canoa fluviale. Stefanie Horn e la religione dei quarti posti: era già capitato a Londra, alla bresciana di origine tedesca.

6) Judo. Maria Centracchio è la prima molisana nella storia dei Giochi, il bello della regione più povera – il simbolo è l’ex pm Antonio Di Pietro -, forse, d’Italia.

7) Boxe, Irma Testa la prima italiana sul podio olimpico. Maria Moroni (scrive su La Gazzetta dello Sport) e Simona Galassi le prime campionesse di pugilato italiano.

8) Le controprestazioni. Il pesce (metaforicamente) preso dall’Italia del canottaggio, un remo che si pianta la fa scivolare dal secondo posto, nel 4 di coppia, al 5°, era da argento. Era la barca di Filippo Mondelli, morto per un tumore, un anno fa avrebbe gareggiato lui, magari posso cercare la mamma, Monica della Torre. E poi Simona Quadarella, solo 5^, valeva l’argento. Il fioretto femminile.

9) La differenza di esultanza, le urla sulle pedane della scherma – 10 in due stoccate, per Alice Volpi, adesso Curatoli, nei quarti a squadre, ma a torto -, mentre nel judo e nella boxe devono salutare, restare composti il più possibile. La panoramica fra i vari sport.

10) Tennis. L’Italia ha vinto soltanto una medaglia olimpica, il bronzo di Uberto De Morpurgo a Parigi 1924. Dall’edizione successiva, questo sport fu assente sino al 1984, da allora nessun podio. I quarti di Fognini e di Camila Giorgi sono discreti, con Berrettini e Sinner si poteva arrivare anche in finale.

11) Il golden score rituale, ormai, nel judo, con tempi supplementari lunghi. Come si sblocca la parità nelle varie discipline, il golden gol durato poco, nel calcio, i supplementari a oltranza nel basket, i tiebreak nel volley e nel tennis, diversi.  

12) Debutta Aldo Montano, è la quinta olimpiade, compirà 43 anni, è l’unico campione olimpico di Atene presente a Tokyo, è subentrato bene, con l’Ungheria.

13) Scherma, la finale della sciabola a senso unico, anche per l’infortunio in semifinale a Samele. L’Italia era sotto 40-21, chiude a 45-26. Quando la finale è completamente bucata, come il 4-0 della Spagna sull’Italia, a Euro 2012, con Prandelli. L’Europeo under 21 con Devis Mangia, nel 2013, 2-4, sempre con la Spagna, ma era 1-4.

14) Tokyo è anche l’olimpiade dei piccoli stati. Le isole Fiji rivincono il rugby a 7, le Bermuda l’oro del triathlon femminile. San Marino è seconda nel tiro a volo, specialità fossa, dopo la prima giornata, con Alessandra Perilli e fra i cinque primi con Gian Marco Berti. Ieri il primo oro nella storia delle Filippine, nel sollevamento pesi, ha 11 milioni di abitanti ma non grande tradizione sportiva.

15) L’1-1 fra Argentina e Spagna elimina i sudamericani, vincitori delle olimpiadi nel calcio nel 2004 e nel 2008. Passa l’Egitto. Il calcio a cinque cerchi è anche questo.

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