Zizzagando. 22 titoli di sport

(v.zagn) 1) Calisto Tanzi, il funerale. Ero l’unico presente alla camera mortuaria dell’ospedale. Poi la fine della celebrazione, in chiesa. Una delle ultime chiacchierate, informali, nella primavera del 2019, 15’ al telefono, registrati – ma appena dopo mi hanno chiuso il canale youtube.

2) Danilo Iervolino prende la Salernitana, è l’uomo dell’università Pegaso. Le proprietà della serie A; il discusso metodo delle lauree a distanza, prima del covid.

3) Salvatore Foti, 33 anni, ex centravanti della Sampdoria, lasciò il calcio a 27 per l’ernia del disco. Palermitano, sarà nello staff di Mourinho, scelta singolare. Calciatori durati lo spazio di un mattino, come popolarità, nella seconda carriera hanno chance impreviste.

4) L’ipotesi dei mondiali di calcio ogni due anni. Allora moltiplichiamo tutti i grandi eventi, ulteriormente. Gli Europei, la copa America e di Africa e soprattutto le olimpiadi ogni due anni. I mondiali di nuoto e di atletica ogni anno, anche nella versione indoor. Anzichè fare infinite qualificazioni, meglio usare la Nations league come qualificazione e, appunto, moltiplicare i maggiori trofei.

5) A 30 anni, Lorenzo Insigne potrebbe andare al Toronto, in Canada, poi probabilmente uscirebbe dalla nazionale in maniera definitiva, come Giovinco: a 28 lasciò la Juve e ora a quasi 35 è disoccupato, eppure è stato finalista di Champions in tre continenti, Europa con la Juve, nord America e Asia con gli arabi. Soprattutto gli attaccanti, quando emigrano non giocano più le grandi manifestazioni con le nazionali.

6) L’esempio di Kazu Miura, professionista a 55 anni, nel calcio, in Giappone. Paolo Maldini ne ha 53, sarebbe bello capire in che categorie potrebbe giocare, si ritirò a 41. 55 ne ha Gianfranco Zola, che lasciò a 39, nel Cagliari di Cellino.

7) Bologna, entra nello staff di Sinisa  Mihajlovic Fabio Bazzani, ex attaccante di Perugia e Sampdoria, con parentesi al Milan, è bolognese, marito di Alessia Merz. Anche in questo caso, viene premiato il nome, del resto orbitava già a Casteldebole, l’ho visto spesso, con le giovanili.

8) Per vincere lo scudetto, Allegri avrebbe bisogno di una serie modello 2015-16, dopo la falsa partenza, allora piazzò 25 vittorie in 26 gare, di cui 15 successi in sequenza.

9) Simone Pavan donerà il midollo al figlio, malato di leucemia da un anno e mezzo. “Mio figlio ha bisogno del suo papà. Dentro e fuori dagli ospedali di continuo – spiega l’ex giocatore, di Atalanta, Modena, Venezia e Sampdoria –. Lottiamo, devo stare vicino a mio figlio. Ho detto no ad alcune panchine, il pensiero è di riiniziare quando starà bene“.

10) Addio a Mario Macalli, l’avevo ascoltato per ore, in video, fuori da Sportitalia. Iniziò dal Pergocrema: “Agnelli ha il culo nel burro, a differenza mia”. Un masaniello del calcio di provincia, della serie D e c, aveva 84 anni, è stato giubilato dal suo ex delfino Ghirelli.

11) L’intitolazione dello stadio Olimpico a Paolo Rossi, c’entra poco, come sostiene l’onorevole Paolo Cento. E’ stato bandiera azzurra, ma non a Roma. Con quel metro, dovremmo rivedere le denominazioni di tanti impianti e forzarle. Ennio Tardini fu il fondatore, il proprietario del terreno dello stadio di Parma, i due dedicati ad Artemio Franchi, grandi dirigente, sono esagerati, Firenze e Siena. Quando non ci sarà più Gigi Riva, intitogliamogli il Sardegna arena.

12) Bella idea il pallone d’oro azzurro, della Figc, vinto da Federico Chiesa e da Cristiana, della Juventus, tramite il voto online. Idea che legabasket fa a fine stagione regolare, mentre il volley direi assevera il trofeo Gazzetta. Trofeo Gazzetta da proporre anche per basket e pallanuoto.

13) Basket, Milano-Bologna, domani su Rai2. Buona scelta, senza calcio, finalmente, ma occorrebbe più sport di vertice, di club, non solo una partita l’anno e neanche le finali scudetto, sui canali generalisti. La sfida che può durare finchè saranno in vita i patron, Giorgio Armani, piacentino, 87 anni, e Massimo Zanetti, trevigiano, 73. Messina contro Scariolo, gli unici due allenatori italiani in Nba, ma da vice. Meritavano una panchina da capo allenatore, Sergio ha vinto un anello, con Toronto. E’ la sfida di metà anni ’80, Dan Peterson battuto da Alberto Bucci, scomparso, posso ricordarlo con la vedova.

14) Bologna comunque capitale, dello sport italiano, con una squadra vicina alla zona Conference league in serie A e due squadre in A di basket, la campione d’Italia e la Fortitudo alla 3^ stagione di fila, dopo il fallimento, la difficile risalita. Solo Milano ha di più, con due di calcio, il basket e il volley maschile, e Roma, con due in serie A e il volley femminile, nella capitale mancano pallacanestro e pallavolo maschile.

15) Basket, l’anno di squalifica per Riccardo Moraschini, di Milano, ex Trento. “Ero soltanto vicino a uno che usava il Clostebol, l’assunzione non è volontaria”. Se ha ragione, bastano poche settimane.

16) I 10 film di sport, 10, per gli abbonati Gazzetta, super iniziativa, uno è su Socrates, sulla sua democrazia, in Brasile, dell’ex Fiorentina.

17) I 30 anni di Camila Giorgi, papà argentino e un po’ pazza, sicuramente molto sexy, popolare per quello, ha mezzo milione di follower su instagram, nonostante sia stata al massimo 26^ al mondo.

18) Ashleigh Barty è la numero 1 del tennis mondiale, l’australiana ha pochissime migliaia di fans, su instagram, eppure ha vinto il Roland Garros 2018 e l’ultimo Wimbledon.

19) Boxe. Gli 80 anni di Bruno Arcari, da Atina, Frosinone: l’appello della figlia Monica e del presidente federale Franco Falcinelli per fargli arrivare soldi, tramite la legge Onesti. Gli sportivi finiti in crisi economica, rammentate la storia di Dante Bertoneri, che ha avuto il coraggio di querelarmi, dopo quanto ho fatto per lui, lo stesso Walter Bianchi, Pietro Puzone, ex campione d’Italia con il Napoli di Maradona, Maurizio Schillaci, il cugino di Totò.

20) Rugby, le Zebre esonerano l’allenatore Michael Bradley. Quando l’ovale prende il peggio, dal calcio, gli esoneri sono inconsueti. Avrà deciso il presidente, un giornalista, Michele Dalai, già commentatore del calcio su Sky. Da anni perdono quasi sempre, quasi come la nazionale nel Sei nazioni.

21) Le freccette, il mondiale in Inghilterra, con 3mila spettatori. L’avevo raccontato a Salsomaggiore, nel materiale video perduto.

22) A Milano, la Bebe Vio academy. E’ un brand assoluto: “Ma non posso fare interviste”, mi ha detto per due volte, negli unici due incroci degli ultimi 3 anni.

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