Zizzagando. 23 titoli di sport

Con Gianfranco Benincasa (Rai)

(v.zagn) 1) Roma-Parma, la sfida tra americani, fra Fonseca, imbattuto, sul campo, e Liverani, che si è snaturato, per non essere esonerato. Ultimamente gioca alla D’Aversa. Gervinho è un po’ in ribasso. Ricordo anche Ferlaino, per Napoli-Milan. Oppure una bandiera del Milan.

2) I campioni sacrificati, nonostante ingaggi importanti. Eriksen gioca poco eppure guadagna 7,5 milioni a stagione, Khedira 6 (ha rifiutato la rescissione), Pastore e Nainggolan, ma il belga meriterebbe di giocare. Vecino guadagna 2 milioni e mezzo, Pinamonti 2. Milik e Llorente fuori dal Napoli, come Ghoulam (2,4), Andrea Conti al Milan ne prende 2.

3) Thiago Pinto, dunque, è il dg della Roma. Perchè prendere un dg straniero? Per tanti dirigenti bravi, italiani, ma perchè prendere un portoghese?

4) Il bel gioco di Mancini, come forse soltanto Vicini e Mondo Fabbri. Per me non meritava la nazionale, rispetto a Gasperini non c’era paragone, invece per ora va benissimo. Non è vero che la generazione aveva pochi talenti, c’erano anche tre anni fa con Ventura.

5) Berardi, ricordate la storia, dalla Calabria a un provino casuale, segnalato al Sassuolo dal dirigente Antonio Russo, del Modena, in una partita di calcio. A 26 anni resterà a Sassuolo per sempre? Aveva rifiutato la Juve e l’Inter per non avere concorrenza nel suo posto. Non si fa più espellere, dirada anche le ammonizioni gratuite.

6) Ci vorrebbe anche una nazionale B, per valorizzare i talenti medi, tipo tutta la squadra del Sassuolo e altri giocatori di medio livello. Ferrari, per esempio, parmigiano, è un ottimo difensore, merita di avere una vetrina internazionale, che con il Sassuolo difficilmente avrà.

7) A 75 anni, Edy Reja promuove l’Albania nella serie B di Nations League. Marco Rossi, invece, porta l’Ungheria in serie A, era un terzino sinistro sgraziato, muscolare, ma discreto. La Nations league molto convincente, come già nel volley, con promozioni e retrocessioni. Sarebbe bello renderla mondiale, non controllo il regolamento ma la Confederations cup dovrebbe disputarsi con le vincitrici delle Nations e dei tornei continentali.

8) La Nations league, dunque, fra un anno le finali, a Torino e a Milano. L’identikit delle avversarie, Belgio, Francia e Spagna. Un’intervista per ciascuno. Spero Braida, adesso alla Cremonese, per la Spagna, ex Barcellona, sogno Thuram, visto un anno fa a Parma, per la Francia, e l’amico Grun, ex Parma, sui fiamminghi.

9) La Bosnia, il debutto ai mondiali nel 2014, con una partita vinta. Sono 25 anni fra una settimana, dal debutto ufficiale. La galleria di bosniaci nella nostra serie A: Skoro al Torino, Music al Modena, Muslimovic a Parma, Atalanta e Messina, non solo Dzeko e Pjanic e Lulic. Il ct nel 2014 era Susic, che firmò con due squadre italiane e così non arrivò mai.

10) Il pareggio di San Marino con Gibilterra, secondo risultato utile di fila, record. La storia di Franco Varrella, amico, alla Reggiana, passò alla storia per avere passato la formazione dell’Italia a Euro ’96 a Il Messaggero. Era vice di Arrigo Sacchi, si fece notare con il Forlì, avversario di coppa Italia del grande Milan.

11) Basket, l’eterno Gianni Petrucci e gli altri suoi simili. Soprattutto, la pallacanestro continua a perdere, con la nazionale e in Eurolega o nella seconda coppa, l’Eurocup. Ci sono dirigenti eterni negli sport ultraminori, dove magari si potrebbe persino faticare a trovare alternative importanti, ma anche in quelli sarebbe bello non andare oltre un mandato. Pensate alla dignità di Cattaneo, nel volley, non si ricandida, mentre Carlo Magri a 77 anni non accettava di essere accantonato a favore del vice, dopo essere stato al vertici per 22 stagioni.

12) Basket, Amedeo Della Valle è al Buducnost, in Montenegro. E’ in Eurocup, ma non in un campionato di primo livello. Dopo Milano, era andato in Spagna, al Gran Canaria, ma non si era trovato bene. Ha 27 anni, presto per buttarsi via così, ma ha un agente dell’ex Jugoslavia.

13) Basket, Nico Mannion sulle orme del padre Pace, scelto pure al secondo giro, sempre dai Golden State Warriors. In realtà è una delusione, perchè il figlio di Gaia Bianchi, ex volleysta, era persino accreditato di una delle prime 10 scelte. Non eletto il camerunese Eboua, ex Pesaro, ora di nuovo alla Stella Azzurra.

14) Il modello dei draft Nba per il nostro sport di alto livelli, a squadre, per riequilibrare i campionati, per aumentare il lotto di chi può vincere un titolo.

15) Hockey su pista, la conferma di Sabatino Aracu, al vertice della federazione. E’ uno degli eterni del nostro sport.

16) Volley, il 3° posto in serie A di Vibo Valentia, ha vinto da tre punti a Civitanova, contro i campioni d’Italia, d’Europa e del mondo. La perla del sud, l’unica squadra di serie A1 al sud, con tecnico Baldovin, ex Padova.

17) Volley, il ct dell’Iran è il russo Alekno, singolare, un russo a Teheran. Dove allenò anche Velasco.

18) Rugby, viaggio a Parma, per le Zebre contro l’Ulster, squadra dell’Irlanda del nord. A raccontare in video il rugby, quel paese, con un giocatore dell’Ulster, l’Irlanda con uno delle Zebre, poi la Nuova Zelanda con un tecnico giovanile della federazione. Soprattutto, i 20 anni dall’ultimo scudetto per Roma, ricordato da Fabio Roselli: “Oggi alcuni giocatori di top10 lavorano”.

19) Judo, gli Europei. Odette Giuffrida, romana, è oro.

20) Nuoto, il record europeo sui 50 rana di Benedetta Pilato, a neanche 16 anni. Può reggere per 5 olimpiadi, comodamente sino ai 30 anni, persino al 2040.

21) Videoracconti. Gianni Di Marzio, 81 anni a gennaio. La vita, le opere. “Il ginocchio salta, a 30 anni alleno due squadre di serie D, contemporaneamente. Il Napoli in Europa, Maradona e Cristiano Ronaldo scoperti. Il piacere di vincere al sud”.

22) Videoracconti, atletica, Dino Ponchio: “La carriera, la magia dell’atletica, i giornalisti, i personaggi, la corsa a 4 per la federazione. L’est, il doping, i campioni”.

23) Videoracconti. Minardi: “Faenza, il calcio, la f1, l’Alpha Tauri, la concessionaria di famiglia. Ho ancora la mamma, di 95 anni. I costruttori italiani di f1. Nessun rimpianto”.

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