Zizzagando. 8 titoli di sport

Con Kamil Rychlicki

(v.zagn) 1) 5 cambi non solo per il coronavirus, sarebbe bello anche poter far rientrare almeno un giocatore sostituito. Come sarebbero andate le grandi finali con i 5 cambi. Si potrebbero liberalizzare come nel basket e, in parte, nel volley.

2) Tv show con campioni, per aspettare lo sport vero, una serata di partite miste, calcio, basket e volley, eventi. Niente pubblico, almeno la tv.

3) Pallanuoto, l’addio di Ratko Rudic, il più grande di questo sport, per l’Italia, assieme a Campagna, allievo prediletto. E’ valso Sacchi nel calcio e Velasco nel volley.

I videoracconti

1) Raul Lozano: “Il volley, l’Argentina, l’Iran, la Cina e Velasco, la politica. In Iran le donne neanche possono uscire da sole, serve sempre il marito o un parente che le accompagni. E anche una occidentale deve coprirsi. il 40% degli argentini ha pure poca acqua, il Brasile e’ ancora più povero perche’ sono in tanti di più”. “Non voglio generalizzare, sui politici nello sport, ma quando poi escono sono guai. Al Pordenone uno non ci ha mai pagato, in A2, quando arrivai, poi Berlusconi ha piantato in asso tanti sport, con la polisportiva, mentre Leoluca Orlando a Palermo aveva detto agli sponsor di sponsorizzarci. Vincemmo la coppa delle Coppe appena in 8, il palazzetto non era finito”.“Polonia e Germania sono simili, se pensiamo al confine”.

2) Parma, Giorgio Pedranceschi, 81 anni: “Con Calisto eravamo amici di tennis, mi volle presidente perchè ero quello che sapeva più di calcio. A Italia ’90 vidi e scelsi Brolin. Le delusioni Taffarel e Stoitchkov”.

3) La storia di Bruno Bolchi: “Allenatori con più di 800 panchine dimenticati dai presidenti, mai nessuno che ci abbia chiesto consigli. La gavetta e’ fondamentale. Io allenavo davvero, avevo un solo vice, oggi certi staff sono di 10 persone, io stesso a 80 anni potrei allenare ancora. Anche Trapattoni era spettacolare, l’etichetta di difensivista la davano anche a me, era falsa”.

4) Volley, l’ora e mezza con l’ex ct Andrea Anastasi: “A 30 anni vinsi una Coppa delle Coppe, a Treviso, da allenatore-giocatore”.

5) Roberto Tegoni e’ un pubblicista di Reggio, radiocronista per alcune stagioni, da anni firma sulla Reggiana, di Gazzetta di Reggio. E racconta un mestiere per nulla maschile: “Non conosco educatori per l’infanzia, solo donne. E’ un bel lavoro”

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