Zizzagando. 9 titoli di sport

Con Toto Bulgheroni

(v.zagn) 1) Essere Bayern. Vincere giocando bene, segnando tanto, dominando. Flick ha cambiato la storia del Bayern, perdente in Europa con Guardiola, non ha lasciato lavorare Ancelotti. Dopo le 3 coppe dei Campioni con Lattek e Cramer, 2000-1 con Hitzfeld, 11-12 con il vecchio Heynckes e adesso il subentrato Flick, 8 anni da vice della nazionale, di Low.

2) Il videoracconto de Dal Capitano, il ristorante di Alessandro Lucarelli, a Parma, periferia. Con lo chef, testato più volte, 3 anni fa, e la fidanzata, in sala. Straordinario impatto, pesce e classe, super ambiente. “Tre piatti livornesi, pure”. I ristoranti dei calciatori.

3) Gli allenatori senza esperienza, come Pirlo, mentre ds senza esperienza ai massimi livelli non esistono. Evidentemente è più facile partire dall’alto ad allenare che a fare il direttore sportivo o generale.

4) E basta con questi ritorni, non se ne può più, Massimo Oddo a Pescara, ma perchè non tenerlo quando retrocedette in serie B? E perchè riprenderlo adesso che non ha fatto così bene a Perugia? Esonerato, richiamato, retrocesso. Cosmi non aveva fatto tanto peggio…

5) Il Carpi, i 7 nuovi soci, l’ex vicesindaco avversario del sindaco, la banca Cerea, veronese, un mobiliere di San Giovanni in Lupatoto. Le banche nello sport: “Abbiamo finanziato interamente l’operazione, con il prestito”. Poschesci sarà l’allenatore, il comico della panchina: “Ho vinto più io di Mancini. Avrei allenato la nazionale meglio di Ventura”.

6) La serie D, del calcio. Le apprensioni per la stagione. La ricca Correggese, da anni all’inseguimento della serie C, con tutti professionisti, e la Bagnolese, al ritorno dopo 6 anni. L’allenatore Gallicchio lavora in una macelleria, imbusta la carne, il ds fa l’idraulico, tanti calciatori lavorano, anche gli stranieri.

7) Corini è eccellente, per il Lecce. Zauli all’under 23 della Juve, meritava la nazionale da calciatore, da allenatore raramente ha convinto. Soprattutto, si dice che grazie al suocero fosse accompagnato a sponsor, in particolare alla Reggiana, ci arrivò in serie C1 dal nulla. Era alla primavera bianconera.

8) Basket, la morte di Gigi Serafini, ex azzurro, 2 olimpiadi e 4 Europei. Dino Meneghin: “Era un pivot offensivo. Le nostre vacanze in Cadore, mangiando capriolo. Eravamo diventati amici”

9) Videobiografie, basket, Recalcati sui massimi sistemi: “Lombardi, Vittori, Marzorati, Brunamonti erano da Nba, anch’io l’ho rifiutata. Sono stato uno dei rari allenatore-giocatore, a Parma. Non torno neanche da dt, avevo trascurato la famiglia, incollo francobolli. I giornalisti, io parlo con chiunque, anche con i non grandi. Gli indimenticabili”. 

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