Enordest.it. Corre o salta o lancia: l’Atletica è solo Azzurra

(enordest.it)

https://www.enordest.it/2024/06/16/corre-o-salta-o-lancia-latletica-e-solo-azzurra/

Vanni Zagnoli

Agli Europei di Roma, l’atletica leggera si è travestita da nuoto e da scherma. L’evoluzione di questo sport con il ct Antonio La Torre è assolutamente incredibile. 

A Rio de Janeiro, nel 2016, zero medaglie, olimpiadi. Mondiale 2019, un bronzo. Olimpiade di Tokyo, 5 ori. Mondiale 2022, un oro e un bronzo, ma agli Europei di quello stesso anno 11 medaglie. E adesso 24 podi, record di sempre: 11 ori, 9 argenti e 4 bronzi.

Per la prima volta in ventisei edizioni, al 1934, gli azzurri comandano il medagliere: al massimo erano stati quarti, nel 1978, a Praga, e nel ‘90 a Spalato. Doppiato il precedente record di medaglie che risaliva proprio alla Croazia, con 12 podi e 5 ori. Italia in vetta anche nella classifica a punti, ovvero da 8 a 1 punto, in base al piazzamento in finale. Siamo a quota 232, mentre il miglior piazzamento fu il terzo posto di due anni fa, in Germania. Battuto anche il record di finalisti: a Roma sono 45. 

L’elenco delle medaglie, contrappuntato dai nostri videoracconti, con le puntate nelle ultime due sere.

Gli ori sono 11: Marcell Jacobs (100); Lorenzo Simonelli (110 ostacoli); Gianmarco Tamberi (alto)

Leonardo Fabbri (peso); Matteo Melluzzo, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta, Filippo Tortu (4×100, in batteria anche Roberto Rigali e Lorenzo Simonelli)

Yeman Crippa (mezza maratona); Yeman Crippa, Pietro Riva, Pasquale Selvarolo, Eyob Faniel, Yohanes Chiappinelli, Daniele Meucci (squadra mezza maratona); 

Nadia Battocletti (5 e 10mila) https://youtube.com/live/Qcz1S8MaDig

Sara Fantini (martello); Antonella Palmisano (20 km marcia) 


Nove sono le medaglie d’argento. Chituru Ali (100); Filippo Tortu (200). Lo raccontiamo tramite il padre Salvino, da sempre suo allenatore

E soprattutto con la nonna Titta

Alessandro Sibilio (400 ostacoli); Mattia Furlani (lungo); Pietro Riva (mezza maratona) https://youtu.be/l8DQCkRkGxo

Luca Sito, Vladimir Aceti, Riccardo Meli, Edoardo Scotti (4×400 uomini, in batteria anche Brayan Lopez)

Larissa Iapichino (lungo)

Valentina Trapletti (20 km marcia); Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti, Alice Mangione (4×400 mista)

Quattro i bronzi: Catalin Tecuceanu (800); Pietro Arese (1500); Francesco Fortunato (20 km marcia)

Zaynab Dosso (100)

In altri tempi, avremmo evidenziato l’importanza dei quarti posti, stavolta sono stati solo 2: Federica Del Buono (10.000); Ilaria Accame, Giancarla Trevisan, Anna Polinari, Alice Mangione (4×400 donne)

Quattro i quinti posti, 8 i sesti, fra cui Dario Dester che ha ritoccato il primato del decathlon, al pari di Sveva Gerevini (eptathlon).

Tre i settimi posti, 4 gli ottavi, compreso Andrea Dallavalle (triplo) https://youtube.com/live/vxomj5lAbFU.

Undici i record e tanti anche i personali.

Bella la storia del parmigiano Tobia Bocchi, re dei piazzamenti, nel triplo. Racconta anche come ci si allena

L’atletica sa essere davvero democratica, esalta i giganti ma anche i filiformi come Johannes Chiappinelli. E gli italiani di origine straniera, almeno per un parente, sono sempre di più.

Fra questi anche Lorenzo Simonelli, popolarissimo fra i giovani. In coda almeno avviciniamo due grandi tecnici della velocità, Filippo di Mulo, il ct del settore, e Andrea Ceccarelli, ex azzurro.

La nostra attenzione è stata, come sempre, per il colore, con lo stadio Olimpico e un allenatore arrivato da Singapore che addirittura ha chiesto una foto assieme a noi.

Atlete splendide, anche non in gara.

Bellissimi i ritratti del mondo dell’atletica realizzati da Ferdinando Colloca, con attenzione per atleti anche stranieri

E stimolante anche il viaggio per il minivillaggio realizzato all’Olimpico.

Lo stadio dei Marmi è stato utilizzato per il warm up

Tanti i tifosi arrivati dall’estero, in particolare dalle nazioni vicine come la Svizzera.

Il più pittoresco è dalla Norvegia

Alle Olimpiadi queste 24 medaglie europee potrebbero scendere alle 5 di Tokyo, magari neanche tutte d’oro. La speranza è che arriviamo a 8, per battere il record di ogni edizione a cinque cerchi, 7 furono infatti a Los Angeles ’84, quando l’Italia e non solo venne favorita dal boicottaggio dell’Est europeo, con solo la Romania presente. La Torre è un ct che incide come nessuno, anche più di Carlo Ancelotti nel calcio.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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