In copertina, Zagnoli con Luciano Spalletti
Sapete quanta gente a Reggio tifa Parma o Modena o Sassuolo o altro? Semplicemente perchè la Reggiana manca dalla B dal ’99, mentre qua attorno tutte hanno assaporato nel frattempo anche la A. Penso al Carpi, al Piacenza, magari presto anche alla Spal. Ma anche al contrario. Perchè quando la Reggiana era in A, penso venissero anche dalle province vicine, quei due mesi con Lucescu e poi l’anno con Ancelotti e ancora prima i 6 e qualcosa con Marchioro sono stati straordinari. E il discorso tocca tutte le province vicine.
Qui il calcio è anche cultura, magari per pochi. Qui si può anche simpatizzare per i concorrenti, per i rivali storici e dire: “Beh, se l’avversario merita, gli facciamo i complimenti”.
Il punto è che i reggiani hanno sempre rifiutato la supremazia del Parma, perchè drogata. Da Tanzi e da Leonardi-Ghirardi.
Ma questo è un altro discorso. E allora avanziamo con le nostre idee.
Per quei pochi che lo capiscono e apprezzano, ci fa piacere ideare e fondare club per squadre fuori provincia, qui e al contrario.
Dunque, Reggio, Emilia: Sassuolo club, magari Domenico Berardi o altro. E Parma: Stoictkov. E Piacenza, Piovani. E Bologna, Saputo. E Modena, Gozzi, reggiano. E Spal, l’esterno sinistro che ho intervistato per Gazzetta di Parma, Grassi, forse, non ricordo, ma non importa. Molto, molto bravo. E non controllo apposta.
Modena, volley, Luca Cantagalli, di Cavriago.
E così via, all’infinito, ma anche al contrario. A Parma, un Reggiana club Carlo Ancelotti.
Ma al di là del club, è il principio, la cultura, il riconoscere che il tutto è bello, non solo provocatorio. E’ il pensare con la propria testa, sempre, a prescindere. Come bere un chinotto, no? O una cedrata fuori frigo. O come il mangiare prima il dolce del salato, il vivere di notte e dormire di giorno.
Meditate, gente, meditate. E’ questione di cultura. Si tifa per una terra. In Sardegna, mi risulta, anche nel resto dell’isola tifano per il Cagliari. Il Crotone in A credo sia vezzeggiato da tutti i calabresi.
Ah, noi siamo al di sopra di ogni sospetto. Abbiamo sempre seguito – ma anche altri colleghi come noi, che però non vogliono esporsi – tutto lo sport regionale, persino il Mantova e la Cremonese. Andando allo stadio o meno. E anche gli sport vari. Per professione e/o passione. Con o senza Silvia o altri collaboratori. Non per ragioni di bottega. Per passione, intanto. Perchè il Mantova in A sarebbe stato un sogno. Molto più della Juve, in A.
Perchè le curve allo stadio Mapei, ma anche al Braglia, sono strepitose. Semplicemente, strepitose.
