Atletica, mondiali. La rivincita dei velocisti bianchi (ori della Schippers e di Shubenkov) e quel 400 eccezionale per un decathleta

L'olandese Schippers era una eptathleta
L’olandese Schippers era una eptathleta

di Vanni Zagnoli

Aspettando la medaglia italiana – speranze minime dalla marcia 50 chilometri, qualcuna in più da Tamberi -, ai mondiali di Pechino è stata la giornata della rivincita dei bianchi sui velocisti di colore.

Dafne Schippers si propone come la Bolt al femminile, dopo l’argento sui 100 si aggiudica i 200 metri in 21”63, è la 4^ prestazione di ogni tempo, un tempo stupefacente. Ai 150 metri la Thompson, con quattro margherite fra i capelli, sembra avere la gara in pugno, mentre l’eterna Campbell comincia a sentire la stanchezza e lì l’olandese sprinta sul entrambe le giamaicane.

Faceva l’eptathlon, probabilmente avrebbe superato anche la caraibica Fraser Pryce, che si è limitata ai 100 metri. Un po’ è merito della pista velocissima, creata da un’azienda torinese.

Sui 110 ostacoli, il favorito era l’americano Aries Merritt, che domani volerà negli Stati Uniti per un trapianto al rene, offerto dalla sorella, a causa di una malattia rara. Va al bronzo in 13”03, l’oro è del sorprendente Sergey Shubenkov, 12”98, primato di Russia.

E’ il primo oro per la sua nazionale, in ricostruzione dopo lo scandalo doping. Argento al giamaicano Parchment, 13”04, delude l’americano Oliver, mentre la Francia con tre finalisti non va oltre il quarto posto di Martinot-Lagarde.

In campo femminile, la Giamaica è d’oro con Danielle Williams sui 100 ostacoli, in 12”57, per due centesimi sulla tedesca Rolender, mentre la bielorussa Talay è terza in 12”66.

Spariscono le americane Harper, caduta, ed Harrison, squalificata per partenza falsa.

Lo spettacolo arriva anche dal lungo, con l’oro al sesto salto, come nel triplo maschile. La britannica Shara Proctor è d’argento con 7.07, davanti alla serba Spanovic, 7.01. Il titolo va alla brevilinea Thianna Bartoletta, dai nonni italiani, in 7.14, che si conferma favorita.

L’unico record mondiale di questi campionati potrebbe arrivare dall’americano Ashton Eaton, nel decathlon.

Ha cominciato con 10”23 sui 100, chiude la giornata in 45”00 sui 400, tempo da record italiano.

Per rendere l’idea dell’impresa, corre in quasi 7 decimi di meno rispetto a Toomey nel 1968, in Messico, ma in Cina non c’è l’altura. E’ a 4703 punti di media, può battere il suo primato di 9039.

Assieme a Schippers, autografa l’impresa di giornata, con il risultato tecnico di livello più elevato.

 

 

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