Rosario Giudice racconta il derby Carpi-Bologna dal Cabassi, è stata la partita della serie A virtuale per i biancorossi

image1 IMG_1189 IMG_1190Dal nostro inviato Rosario Giudice

Se me lo avessero detto qualche tempo fa non ci avrei scommesso un centesimo che Carpi e Bologna potessero affrontarsi nello stesso campionato, ma mi sarei fatto anche una grossa risata solo a pensare che il match potesse valere la serie A, niente di meno che la capolista Carpi ad essere sfidata dal Bologna diretta inseguitrice, veramente incredibile.

D’altra parte questo derby esce un po’ dal classico cliché del derby emiliano in quanto “devia” leggermente dalla via Emilia e questo è un segnale dei tempi e delle gerarchie calcistiche che cambiano in regione visto che le blasonate appunto della via Emilia (il Parma è ad un passo dallo sparire, il Piacenza e la Reggiana sono in Prima divisione e non riescono a venirne fuori, il Bologna dopo l’exploit in negativo dello scorso anno fa fatica ad imporsi in B, dopo di che il vuoto) vengono ridimensionate da altre realtà che sempre più si fanno largo rappresentando delle vere e proprie novità a questi livelli (Sassuolo e appunto Carpi per tutte).

Per me poi un derby speciale, visto che ho lavorato qualche anno con il Carpi e avendo vissuto la scalata della squadra del presidente Bonacini e del DS Giuntoli dalla C2 alla B e che con il Bologna BFC ancora ogni tanto mi capita di lavorarci come addetto alla sicurezza; quotidianamente poi lavoro su Casalecchio, per cui vivo costantemente le vicende della squadra felsinea essendo a stretto e diretto contatto con l’ambiente.

Un derby quindi cominciato già qualche settimana prima con le schermaglie dei miei tanti amici equamente distribuiti tra le due sponde ed io in mezzo a far da “paciere” tra i contendenti; ma anche con i tanti commenti, pronostici e suggerimenti per i due tecnici, Castori sponda Carpi e Lopez sponda Bologna, sentiti nei bar o nelle radio/tv di entrambe le cittá.

Ieri mattina poi l’aria del derby si poteva respirare a pieni polmoni, dappertutto a Bologna si incrociavano comitive di tifosi rossoblu muniti di sciarpe e bandiere pronti alla partenza per quella che i tifosi bolognesi mai e poi mai avrebbero immaginato potesse essere una trasferta di campionato per la loro squadra. Partito direttamente da Casalecchio sono arrivato allo stadio Cabassi di Carpi che già le tribune erano gremite e tutte colorate di bianco – rosso – blu dando un effetto ottico magnifico; oltretutto un elogio va proprio alle due tifoserie che hanno sempre incitato le proprie squadre per tutta la partita nella più assoluta correttezza tant’è che non si segnala alcun episodio di cronaca legato ad atti di violenza tra le stesse che per altro potevano essere generate dall’esito finale della partita. Infatti i tifosi del Carpi hanno meritatamente festeggiato i propri beniamini ormai con un piede in A, mentre quelli del Bologna hanno mestamente abbandonato gli spalti senza nè la voglia nè, probabilmente, la forza di provocare disordini.

La partita l’ho seguita proprio dal settore occupato dai tifosi del Bologna, l’ho vissuta insieme a loro e posso confermare che per il loro attaccamento ai colori rossoblu meriterebbero da soli quella serie A che la loro squadra magari alla fine conquisterà ma che ancora dovrà essere tutta guadagnata nel finale di un campionato che si prospetta veramente duro e di assoluta sofferenza specialmente se il Bologna giocherà le restanti partite come quella di ieri.

Sembrava una provinciale qualsiasi al cospetto di un Carpi che invece ha ben interpretato il suo ruolo da capolista, attendendo gli avversari, facendoli sfogare e colpendoli poi quando forse nessuno se lo sarebbe aspettato; i rossoblu hanno poi perso anche la testa con l’espulsione gratuita di Laribi che con il risultato ormai compromesso si è reso protagonista di un un fallaccio su Letizia che poteva e doveva assolutamente evitare, adesso sarà anche squalificato e salterà come minimo la prossima gara.

Dopo una serie di occasioni per il Bologna tutte con Sansone (Cacia non pervenuto) che hanno visto anche una splendida parata di Gabriel (il portiere del Carpi ma di proprietà del Milan ne farà di strada, è sempre decisivo con i suoi interventi tanto efficaci quanto spettacolari), il Carpi passa in vantaggio con Pasciuti, complice la difesa sonnacchiosa dei felsinei; gran bel gol il raddoppio di Di Gaudio al suo settimo gol stagionale; dopo un altro splendido intervento di Gabriel su colpo di testa di Mancosu, il tris servito da Lollo all’83’.

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