Simeone sbaglia due volte un rigore, il Verona pareggia a Empoli grazie al romano Cancellieri

(nebrodinews.it)

di Vanni Zagnoli

L’Empoli non vince da 100 giorni, dall’1-0 di Napoli, all’epoca era in zona Europa league, adesso veleggia abbastanza tranquillo verso la salvezza, con 11 punti di margine sul Venezia (che ha una partita in meno) e sul Genoa, in grande ripresa. Le gare senza vittorie diventano 13. Il Verona è quasi certo di finire nella prima metà della classifica e ai punti si è fatto preferire.

La squadra del presidente Maurizio Setti pressa, impedisce all’Empoli di giocare in mezzo al campo. Alla prima occasione passano però i toscani, Parisi fugge a sinistra, a Sutalo, Pinamonti chiama palla in area (Casale non lo contrasta) e invita al movimento Federico Di Francesco, lo serve di tacco lateralmente e il figlio dell’allenatore Eusebio infila la 5^ rete stagionale: Diego Coppola se l’è perso, tradisce i suoi 18 anni, del resto a Igor Tudor mancano 7 giocatori.

Palla a terra, la manovra gialloblù è sempre gradevole, con la propulsione di Bessa, uomo della penultima promozione, e con la fantasia di Barak, non arrivano però grandi occasioni. All’Hellas manca un pizzico di determinazione, non crede molto alla Conference cup, subìto il sorpasso del Sassuolo. Anche nel biennio con Juric, i gialloblù erano rimasti lì, sempre alle porte dell’Europa.

Il centrocampista dell’Empoli Asslani è convocato dall’Albania, dal 76enne Edy Reja, vale 10 milioni dopo appena 15 partite in serie A, mostra il suo valore procurandosi una punizione dal limite, non sfruttata. Si gioca tanto a centrocampo, Barak cerca il rigore, il tocco di Bandinelli non è sufficiente perchè Marcenaro fischi, è appena alla 2^ direzione in A ma non sbaglia.

Nell’intervallo Andreazzoli leva l’albanese Bajrami, uomo della promozione con Dionisi, per aggiungere un secondo attaccante puro, La Mantia, che darà poco. E’ il Verona a ripartire di slancio, con la punizione ottenuta da Tameze e con attacchi convincenti. L’Empoli resiste ma è poco preciso nei passaggi. Tudor leva Coppola per Cancellieri, un esterno offensivo che serve il pallone del rigore: Parisi tocca CaprariMarcenaro subito fa segno di proseguire poi fischia e il Var Manganiello non lo corregge perchè è una sua valutazione dal campo ed è accettabile. Dal dischetto Simeone, è la sua prima volta in stagione, Vicario para ma era entrato in area in anticipo Parisi, come evidenzia il Var; il cholito ha dunque una seconda chance, coglie il palo e Cancellieri manda fuori a porta quasi vuota. Il Verona aveva segnato gli altri 7 rigori, con Caprari e Barak. E’ comunque il pomeriggio di Matteo Cancellieri, romano di 20 anni, ex primavera giallorossa, parte da destra, Parisi lo lascia accentrare, Asllani non lo contrasta e il sinistro è imparabile.

L’Empoli fa argine e riparte, ha due occasioni per riprendersi i tre punti, con Asslani e soprattutto Viti, in effetti non ha combinato abbastanza per meritarli. Tudor finisce con il 3-5-2 con Filippo Terracciano, figlio di Antonio, nella rosa del Verona campione d’Italia nell’85. Andreazzoli fa entrare lo scozzese Henderson e il neozelandese Liberato Cacace, di origine italiana. Barak in spizzata sfiora il palo. All’andata il Verona si impose nel recupero, l’avrebbe meritato di più oggi.

L’Empoli è andato oltre i propri limiti per quasi metà campionato, non finirà come nel 2017, quando dilapidò il vantaggio sul Crotone, e nel 2018, quando con Andreazzoli avrebbe meritato di salvarsi al posto del Genoa. Che non a caso prese l’allenatore oggi 68enne.

E’ il più vecchio fra serie A e B: “Avevo già pensato di smettere – ci raccontava -, l’Empoli mi ha ricoinvolto”. E’ l’unico di serie A che non abbia vissuto di solo calcio, da allenatore: per 5 anni lavorò il ferro, in precedenza dava una mano nell’azienda di famiglia. Divenne professionista nel 2003, accompagnando Luciano Spalletti all’Udinese, aveva già 50 anni. E’ alla migliore stagione della carriera, come piazzamento, e il presidente Fabrizio Corsi dovrebbe già confermarlo perchè gli regalato bel gioco, il 3-3 all’Olimpico con la Lazio e 5 vittorie esterne, compreso il colpo storico iniziale, a Torino con la Juve. “Siamo fra le squadre meno attrezzate del campionato – ricorda Andreazzoli -, il vantaggio ci ha levato qualcosa, paradossalmente. Altre volte avremmo meritato di più. Stimo molto Tudor, per la schiettezza”.

Empoli-Verona 1-1
EMPOLI (4-3-2-1): Vicario 6,5; Fiamozzi 5,5, S. Romagnoli 6,5, Viti 6, Parisi 5 (41′ st Cacace ng); Zurkowski 6 (41′ st Henderson ng), Asllani 6,5, Bandinelli 6 (35’ st Tonelli ng), Bajrami 5,5 (1’ st La Mantia 5), Di Francesco 6,5 (23’ st Stulac 5,5); Pinamonti 6,5. A disp: Ujkani, Biagini, Verre, Cutrone, Luperto, Ismajli. All.: Andreazzoli 6.
VERONA (3-4-2-1): Montipò 6; Coppola 5 (15′ st Cancellieri 7), Günter 6,5, Casale 5,5; Sutalo 5,5, Hongla 6, Bessa 6 (39′ st Terracciano ng), Tameze 6,5; Barak 6, Caprari 6,5; Simeone 4,5. A disp.: Chiesa, Berardi, Pierobon, Flakus Bosilj, Turra, Praszelik. All.: Tudor 6,5.
Arbitro: Marcenaro di Genova 6.
Reti: 26′ Di Francesco, 26’ st Cancellieri.
Note: ammoniti Casale, Romagnoli, Simeone, Parisi e Cancellieri. Angoli 7-3 per il Verona. Recupero: pt 0’, st 3′. Spettatori 5445, incasso 47874.

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