Enordest.it. Il vostro cronista per le strade di Sanremo

(Ansa/Ettore Ferrari)

https://www.enordest.it/2023/02/13/il-vostro-cronista-per-le-strade-di-sanremo/

Vanni Zagnoli

E’ sempre bello il festival, ma con il raffreddore forte e il mal di gola un po’ meno. La sera, la notte, quando giro io fa freddo anche con il paletò. E poi ci sono sempre le difficoltà, lo smoccolare mio di fronte a stop rituali, ieri all’Oltre festival.

C’è una bella villa, a Sanremo, Nobelm direi, volutamente non controllo, e per accedere serviva il pass. Come sempre racconto, sono fra i pochissimi giornalisti professionisti freelance che si aggirano ovunque e allora anche solo arrivare alla mail degli accrediti, all’ufficio stampa, è impossibile.  Peccato perchè c’erano le radio, comprese quelle a cui ho dato tanto, 11 anni a Monte Carlo e a 105, 14 e mezzo a Bruno. E poi Subasio, Umbria, 101, Norba (Puglia) e la veneta Bella e Monella. Monte Carlo sono passate a Mediaset e mi dicono di chiedere l’accredito a Mediaset e anche 101, mi pare.

E allora insceno il mio classico, la ripresa non autorizzata dei personaggi che entrano ed escono le maschere, le bellissime, i bellissimi, i manager, i manutentori, la varia umanità. La privacy, certo, mica mi focalizzo sui visi.

A parte questo, fra una carica approfondita di questo mac – martedì era entrata acqua, con sapone, e il monitor aveva cambiato colore – e del telefonino racconto i luoghi, gli sponsor, casa Sanremo.

E sotto, allora, la carrellata video di tutto quanto realizzato da giovedì a stasera, la famosa varia umanità, un bel fricandò.

Pochi bei personaggi, nessun artista, neanche l’accesso alla sala Dalla, l’accesso l’avevano centinaia di persona, ma io mi ero mosso tardi.

Al festival si canta, si balla, quasi si amoreggia, una barista e un organizzatore di eventi. A casa Sanremo ci sono tante aree con giovani e meno, durante le pubblicità del festival il palco si anima, con artisti e artistine.

C’è Dolomiti Bellunesi, è stata una battaglia anche solo riprendere la tavola a fine serata, poi racconteremo Elisa Calcamuggi, la pr e dintorni, ancora talvolta a Sky, dove ha lavorato a lungo sugli sport invernali.

Al di là delle difficoltà obiettive, della scelta di filmare a lungo, resta il bel contesto, la festa.  Tornassi indietro, ovvio, chiederei l’accredito principale, ma dipende dalle testate. Dalla sala Lucio Dalla all’esterno cambia poco, la battaglia è stata anche solo per pigliare la password.

Quindi il mio aggirarmi consueto fra le strade, tra via Garibaldi e la piazza Colombo, fra il teatro Ariston all’esterno e Rai radio2, naturalmente i Lunatici, che presto speriamo di raccontare, naturalmente in video, a questo punto con skype, dato che torneranno a Roma.

E’ sempre bello per noi vivere gli eventi, nonostante la tosse, che naturalmente curo con l’omeopatia e anche di questo vi parlerò, poi.

Ah, conosco poco Marco Mengoni, pensavo potesse vincere Rosa Chemicals o qualcosa del genere, quell’uomo vestito di rosa, appunto, che su Rai1, venerdì pomeriggio, ha detto, a Iva Zanicchi e ad Al Bano. “Un bacio in bocca a entrambi”. “Onestamente ho altri gusti”, prende le distanze il pugliese.

Chiara Ferragni, brava, bella, ma detesto l’opportunismo. “Se non ti spogli ti dicono suora, se sì ti dicono troia”.

Spogliarsi – e lo faccio anch’io, di proposito, su youtube, per dare un segnale, che il mondo non è solo dei perfetti – per anni più o meno sui social l’ha portata a costruire il suo impero, da Cremona, con 31 dipendenti.

Di Paola Egonu sapete che penso ogni male possibile, scherzo, ovviamente.

Su dal15al25.it, il blog di Gian Luca Pasini, Valeria Benedetti e Davide Romani, su gazzetta.it, ho letto dell’articolo di Filippo Facci, su Libero, ex Il Giornale. “Ci dà dei razzisti e l’abbiamo fatta arricchire noi”. O giù di lì.

A differenza di Claudio Pea, che ho scoperto essere di ultra sinistra, io sono tiepidamente di destra. Di Paola Egonu penso che sia l’opposta migliore al mondo, come Giannelli fra gli alzatori, può reggere per altre 4 olimpiadi e disputarne un totale di 6. Però sbaglia le partite chiave, a due Europei, a due mondiali, all’olimpiade. Qualcuna anche con Conegliano e con il Vakifbank.

L’ha ammesso, sul palco, ma è meglio commentare le sconfitte a caldo, i campioni questo devono fare, non solo per il milione di euro che guadagno.

Non approvo chi la segue come ufficio stampa, addirittura al mondiale parlò solo con la Rai, Sabrina Orlandi, e con Francesca Piccinini, di Sky.  Se ha copresentato Sanremo, è probabilmente perchè ha ricamato su una frase, peraltro smentita.

“Perchè sei italiana?”, le avrebbe chiesto un giornalista olandese.

Considerata la differenza di linguaggio, magari in inglese, ve lo traduco io.

A migliaia di persone io chiedo di dove sono, esattamente, la nazione, di origine, la città, persino il quartiere, agli italiani, il paese.

Juantorena è italiano per matrimonio, Zaytsev perchè nato qua quando il papà giocava a Spoleto, mi pare.

A centinaia di atleti io chiedo della nazionalità e dintorni, slegandomi completamente dalla partita.

All’uscita di Paola da Sanremo, sabato mattina, verso le 2, ero l’unico giornalista fuori dal portone che dà sul viale principale di Sanremo, un’alta e fascinosa mi ha detto “No”.

Pochi secondi di immagini, vorrei un giorno andare in Turchia, apposta per Paola, apposta per farle domande.

Il giornalismo era questo, sono Le Iene, anche Lucignolo, su Italia, è Report. Report.

Ho visto il suo procuratore a Casalecchio di Reno, per la coppa Italia femminile.

Nell’estate 2017, nel Bolognese, ci fu una bella presentazione del campionato di basket, scrissi per ilmessaggero.it, diventato altre testate, anche, l’ospite era Bebe Vio. Avrei voluto raccontare la sua storia, nello youtube che magari poi avrei perso, lei mi rispose: “Non posso”.

Non può fare interviste?

Nemmeno io. Do l’esclusiva a mia moglie, Silvia Gilioli.

Mi fermo e vi lascio (dis)gustare la mia videogallery, rabdomantica.

Ah, non conoscevo Chiara Francini, questa comica, e non mi ha entusiasmato.

Il festival di Sanremo. L’oltre festival con bellissime: gli abiti. Radio esercito. Gli sponsor

https://www.youtube.com/channel/UCcSpLbNJU-vevv5qn4ENj3A
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La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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