Enordest.it. Julia che scivola nel vuoto. La fragilità della solitudine

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Vannizagnoli.it show

Il nostro zizzagare settimanale torna dopo la settimana di stop e approfitta della sosta pasquale per cambiare nome, intitolandosi proprio come la testata, non il blog, di chi scrive, di cui è editore (Silvia Gilioli, moglie, è il direttore), in cui lavora gratis, a proprie spese e contro molti, che non amano i videoracconti o le critiche. E poi show, quel che va in onda su youtube, dal pomeriggio all’alba, tra gozzovigliare notturno e presentazioni di libri, fra battaglie contro chi vorrebbe impedire di riprendere, fra privacy e marchi commerciali, ovvero “per inquadrare la nostra azienda o noi serve l’autorizzazione e a te non la diamo di certo, non fosse altro per l’arroganza. Neanche da fuori e fuori, puoi filmare, se inquadri la nostra insegna”.

Ma al di là questo, recuperiamo temi e analisi della settimana, suggeriamo tagli giornalistici e facciamo considerazioni anche singolari.

Iniziamo da un tema serio, la guerra in Ucraina. Perchè sono fuori dalle competizioni internazionali le nazionali russe? Che differenza c’è fra il basket e i tennisti, fra Medvedev vincitore a Miami e tutti i club e le nazionali estromessi oltre un anno fa da ogni competizione? Onestamente, non capisco. Le formazioni russe sono fuori dall’Eurolega, dalla Champions di volley, da quasi tutte le manifestazioni internazionali ma il circuito Atp è simile, nel tennis.

Nella ginnastica artistica, l’Italia vince per la prima volta nella storia la medaglia d’oro ai campionati europei nel concorso a squadre. Ad Antalya, Turchia, Marco Lodadio (di Frascati, Roma), Yumin Abbadini (Bergamo), Lorenzo Casati (nato in Vietnam, adottato da una famiglia anconetana) e Matteo Levantesi (Fermo) stampano 249, 526 punti davanti a Turchia e Gran Bretagna. Gli azzurri erano stati quarti ai mondiali dell’anno scorso. Vanno in finale di specialità Abbadini, sesto al cavallo con maniglie (14.266), Lodadio settimo agli anelli (14.633), Levantesi terzo alle parallele (14.733) e Carlo Macchini (altro marchigiano, assente nella gara a squadre) alla sbarra (14.233).

Nuoto. C’è una nuova stella dello sport mondiale, a 16 anni Summer McIntosh stampa il record dei 400 misti, a Toronto, cancellando la magiara Katinka Hosszu, che apprezzammo a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, al premio Fair play Menarini. Aveva migliorato il primato dei 400, sempre nelle selezioni per i mondiali di Fukouka, Giappone.

Ciclismo, il fenomeno Slovenia. Tadej Pogacar si aggiudica il Fianfre, la seconda classica di primavera per difficoltà, dopo forse la Parigi-Roubaix. A 24 anni, vanta un 3° posto alla Vuelta, il 2° al Tour e il 4° alla Sanremo. Vince due Lombardia, una Liegi-Bastogne-Liegi. Un personaggio sobrio, di una nazione straordinaria, se consideriamo i meno di due milioni di abitanti.

Il videoracconto, su vannizagnoli.it, testata, non blog, della serata a Scandiano con Bugno, Chiappucci e Cassani. La carriera, i duetti, proprio come piace a me, c’era anche Alessandra Giardini, de La Gazzetta, in prima fila, invitata da Gian Maria Manghi, il sottosegretario del presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Imitiamo il rugby, il terzo tempo è d’obbligo per tutti i tifosi di tutte le squadre, di tutti gli sport. Chi non lo fa, almeno per un’ora, non abbia più accesso nell’impianto sportivo.

Rugby, Padova-Reggio Emilia 51-42, la coppa Italia resta a Padova, il videoaffrescone nel dopopartita. Le fidanzate, il terzo tempo, Vittorio Munari, essere Petrarca, la religione dell’ovale, da Verona.

Sono, naturalmente, l’unico giornalista arrivato da Reggio Emilia e l’unico che racconta anche il terzo tempo, come luogo, almeno. Sempre fra la diffidenza generale.

Basket. Dopo 13 anni, il Partizan Belgrado ritorna alle final 8 di Eurolega: la scuola serba, davanti a Nole Djokovic, hanno anche americani di rilievo, come Kevin Punter, ex Milano e Bologna.

Basket, la frode e l’illecito sportivo di Varese, una bomba per una squadra arrivata alle final 8 di coppa Italia, retrocede, resta un solo posto per l’A2. Una società della storia di Varese non merita un presidente come Vittorelli, che si è preso 3 anni, non so cos’abbiano fatto ma è un peccato, era la regina d’Europa degli anni ’70, ha un consorzio splendido, di sponsor e sostenitori, come Pesaro. Sorridono Reggio Emilia e Scafati, Napoli e Verona, che adesso è dietro da sola, penultima, in classifica.

Sempre nella pallacanestro, “scimmia” al giocatore di Brindisi, il caso di Scafati, appunto. Un tifoso campano ha urlato così a un atleta di colore del club pugliese, nel finale di partita, vinta dalla squadra salernitana. Non dovrebbe peraltro incidere sulla classifica di Scafati. Il patron Aniello Longobardi non parla più, sino al termine della stagione. Vietino davvero anche i cori offensivi: alla prima parolaccia, partita sospesa e si va a cercare chi pronuncia la parolaccia e viene denunciato e daspo per un anno.

Volley. Julia Ituma, nigeriana, futura azzurra, si suicida a Istanbul, dopo un’ora di telefonata. A 19 anni. L’impulso, una notizia negativa, chissà se familiare o amorosa, si getta dalla finestra all’alba, nell’hotel. Novara aveva appena perso la semifinale di Champions, magari la pallavolo non c’entra. Generalmente i drammi sono frutto di solitudine, lei era in una squadra, era un talento, fra l’altro la presidentessa di Novara è una suora, tante sorelle seguono l’Igor, se aveva dei problemi psicologici, se aveva drammi da affrontare quell’ambiente è il migliore per intercettarli, per parlarne. Era nelle nazionali giovanili. Ha ceduto all’impulso. Quante volte anche a vannizagnoli.it è capitato di pensare al gesto estremo, in una situazione negativa, per me di chiusura di collaborazioni, o di stop pretestuosi? La fragilità degli adolescenti, degli sportivi.

Ed eccoci. La Uefa conferma presidente l’avvocato sloveno Alexander Ceferin, non aveva rivali, come candidatura, come l’elvetico di Calabria Gianni Infantino. Sono davvero i migliori dirigenti mondiali? Gabriele Gravina è vicepresidente Uefa, non converrebbe mettere un altro italiano, come Michele Uva, o dare le vicepresidenze a piccole nazioni?

E’ assolutamente giusto che la Fifa estenda a livello internazionale tutte le squalifiche, anche dei dirigenti. Fabio Paratici può fare ricorso ma è giusto che si fermi due anni, come da decisione della giustizia sportiva italiana. Ricordo Luciano Moggi dirigente in Albania, al di là della curiosità, gli stop devono essere assoluti, soprattutto oggi che il mercato anche dei dirigenti è globale. Le plusvalenze esagerate sono una cosa serissima.

Calcio internazionale, l’uscita del Bayern dalla coppa di Germania, a Monaco di Baviera si fa rimontare dal Friburgo, eliminato dalla Juventus in Europa league, grazie a un destro da fuori e dal rigore per una mano allo scadere. Già in campionato fatica, era dietro il Borussia Dortmund sino a una settimana fa.

In Premier league, nel gruppo delle terze c’è il Newcastle, United, alla miglior stagione nel calcio moderno, dopo le due coppe Uefa di fine anni ’60. Vanta 4 scudetti, ma sino al 1927 e 6 coppe d’Inghilterra, ultima nel 1955.

Il Benfica uscirà quasi certamente ai quarti, nella Champions, considerato il 2-0 subito a Lisbona dall’Inter, con l’appoggio di Bastoni per Barella e il rigorino per una manina, di Joao Mario, l’ex. Nella storia, le due Champions dei rossi e poi la maledizione di Bela Guttman. Nel girone i portoghesi avevano istrattato la Juventus.

Il Manchester City batte per 3-0 il Bayern di Monaco, si fa preferire, in Europa, al Psg: arrivò in finale due anni fa, si può ripetere, contro il grande Bayern Monaco, comunque nella sfida a distanza tra ricchissimi strabatte i francesi.

L’arte del calcio di rigore, l’argentino Nico Gonzales, nazionale, ma non campione del mondo, è uno specialista, guarda e spiazza il portiere, in coppa Italia, a Cremona, in semifinale. Le decine di modi con cui si può battere dal dischetto.

Francesco Palmieri è il miglior dirigente giovanile d’Italia, l’anima dei talenti che sceglie e arrivano al Mapei stadium, passati in parata a margine dell’1-1 con il Torino E’ il terzo successo neroverdi al mondiale giovanile, alla coppa carnevale, di Viareggio, in finale proprio sui granata.

La morte del procuratore Carlo Porceddu, a 85 anni, a Cagliari. era stato vice e capo dell’ufficio indagini della Figc. Indagò su una serie A del Vicenza che saltò a tavolino, a fine anni ’80, e anche sulla Triestina che avrebbe dovuto salire al posto dei berici. All’epoca non c’erano grandi intercettazioni e le indagini erano decisamente più complicate, mi pare avesse già collaborato alle indagini sul Totonero.

L’addio a Bobo Gori, a 77 anni. Quattro scudetti e il cuore in Sardegna. Età e chi non c’è più dello scudetto più storico del calcio italiano moderno, il Cagliari del 1970.

La Fiorentina sta arrivando. Con Vincenzo Italiano, veniva da 9 vittorie di fila, comprese le coppe. In finale di Italia troverà l’Inter o la Juventus, comunque non partirà favorita, in Conference league può arrivare in fondo, come la Roma. Il pragmatismo di Italiano è premiante, somiglia a Mourinho, e il 4-1 in Polonia, con il Lech Poznan è significativo.

L’elogio del sarrismo, prima di questo weekend era a +5 sulla terza, la Roma, e a +7 sulla quinta, l’Inter. Sarebbe un punto anche dietro alla Juve, per i risultati acquisiti sul campo, però è un gran campionato per la Lazio, peccato per la doppia uscita in Europa: il 2-0 a Monza è fragoroso, con 17 partite senza subire gol, è la differenza fra un gigantesco Maurizio Sarri e la mediocrità diffusa o l’antigioco di Allegri.

Il Var salva l’Inter, in coppa Italia, con la Juve. Nel dubbio non si sarebbe fischiato. Quel mani istintivo di Bremer sarebbe magari sfuggito o non c’era certezza che avesse toccato con la mano e poi il tempo stava per scadere. E poi resta la sudditanza psicologica nei confronti della Juve. Adesso con le immagini è più complicato per la Juve, che non a caso con il Var vince di meno.

A 36 anni, Antonio Candreva resta un grande sottovalutato dal calcio italiano, va al di là di quel tiro cross che sorprende Onana e avvicina la Salernitana alla seconda salvezza in serie A. Romano, si rivelò a 18 anni, nella Ternana, in serie B. Poi Udinese e Livorno, Juventus e Parma, Cesena, addirittura, due stagioni e mezza che lo proiettarono alla Lazio. All’Inter arrivò a 29 anni, per un quadriennio. Il biennio alla Sampdoria, adesso Salerno. 

Con l’Italia meritava più del mondiale di Brasile 2014, con due gare due gare su tre da titolare, e di Euro 16 con due gare su 5 disputate.

Il Bologna è a un punto dalla Juve, addirittura. Thiago Motta alla terza stagione da allenatore sorprende: subentra e viene giustamente esonerato a Genova, a La Spezia chance immeritata e si salva, al Bologna subentra, è ottavo, a un punto intanto dalla Juve.

E Orsolini è un piccolo fuoriclasse, da titolare in nazionale, non inferiore a Domenico Berardi.

Il 2-3 della Cremonese a Genova con la Sampdoria, decide Sernicola, altro che dovrebbe essere titolare in azzurro, un fuoriclasse, esterno, da Champions league, i grigiorossi lasciano il Doria solo all’ultimo posto, retrocederanno a braccetto, Alvini è stato difeso troppo, da Braida, senza di lui la Cremonese viaggia sicuramente a passo migliore, almeno ha vinto due partite.

Il Verona miracolato. A 7’ dalla fine pareggia su azione d’angolo, allo scadere Consigli sbaglia il rinvio e Gajic infila da 40 metri, il Sassuolo era passato in vantaggio grazie alla percussione di Berardi, a destra.

La prima serie B nella storia della Feralpi. Salò, i repubblichini salgono: “Ci danno dei fascisti”, raccontavano in video tifosi, a vannizagnoli.it E il Brescia probabilmente torna in serie C dopo 40 anni. Meritava il Lumezzane, 20 anni fa, la serie B. 

Il Livorno va a un finanziere brasiliano. Era di Paolo Toccafondi, storico proprietario del Prato, per oltre un quarto di secolo in serie C1, va a Joel Esciua per appena 650mila euro. Toccafondi gestisce sino al termine della stagione, gli amaranto sono in serie E e vantano 1900 abbonati, un decimo di quanti ebbe allo stadio Armando Picchi quando era in serie A.

Quando i tifosi vengono prima dei giornalisti. La Reggiana resta capolista, nel girone B di serie C, adesso però non sarebbe più promossa perchè in caso di arrivo in parità i confronti diretti sono a favore dell’Entella. I granata erano anche a +7, sulla seconda, l’1-1 con la Recanatese crea fra gli ultras. Intanto mi intimidiscono e impediscono di fare riprese, a me che filmo tanto, anche solo da lontano, le forze dell’ordine brillano per assenza, mentre durante la partita presidiano a vuoto.

All’uscita di qualche tesserato sento parolacce, toni alti, ma appunto mi devo allontanare e un ultras mi aveva già preso il telefono. Le tv e i reporter brillano per assenza, il fotografo non fotografo.

I   tifosi ottengono dalla società di parlare ai giocatori e li offendono. Direbbe Andrea Schianchi, de La Gazzetta dello sport, fra Teleducato e poi tvParma, “i tifosi devono fare i tifosi, i dirigenti i dirigenti”. Ecco, dirigenti veri non dovrebbero consentire ai tifosi di avere un contatto diretto a caldo per contestare, non mi pare succeda alle grandi squadre.

Ma a Reggio è diverso. Nicola Simonelli, segretario sportivo e dirigente onnipresente, anche con la Figc, ha scelto di farsi guidare dai tifosi. Per il centenario aspettava il loro passaggio, i loro bengala.

Molte settimane la Reggiana concede in esclusiva a face Regia, un gruppo di tifosi in diretta su youtube anche per un’ora anche un calciatore, e qualche domanda è tipo “qual è la tua pornostar preferita”. Invece le mie domande venigono evitate il più possibile, di pensiero nazionale, di proposito, perchè sono stressanti. Meglio quelle dei tifosi.

Strano che le forze dell’ordine non intervengono a tutelare i calciatori quando c’è tensione, ad abbassare i toni. Il Piacenza è stato multato e ha visto il capitano squalificato per essere rimasto troppo sotto la curva, in contestazione, questo è avvenuto ieri a Reggio per un quarto d’ora, servirebbe la stessa multa, andrebbe avvisata la Lega Pro, il narratore ex Sky Matteo Marani, per vedere se interviene per spiegare che non si dovrebbe fare neanche fuori dallo stadio, dopo.

La versione integrale dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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