Gazzetta del Sud, basket, la final 8. Capo d’Orlando-Reggio, Menetti: “Betaland è la rivelazione. Ivanovic vale quasi Fitipaldo. Noi siamo alla 5^ qualificazione di fila”

Massimiliano Menetti coach della Grissin Bon

Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
Tre vittorie nelle ultime 9 gare, per Reggio, ma le ultime due sono vinte e a Venezia è arrivato un miracolo, dopo il primo quarto sbagliato. Reynolds ex Recanati ha impattato benissimo, stasera debutta Dawan Williams, arrivato dall’Aek Atene. Manca giusto solo Stefano Gentile, infortunatosi a Varese.
“Avevo chiesto lavoro e salute – racconta l’allenatore Menetti, il più fedele della serie A, alla 6^ stagione di fila, a Reggio – e spero che prosegua la buona condizione. Aradori viene da due giorni di allenamento pieno. Siamo alla 5^ qualificazione di fila alla final 8, un bel traguardo. Abbiamo tanta tensione positiva, la coppa Italia si gioca per vincere, come i playoff. Occorre passare il primo turno, che è anche il più difficile”.
La Betaland per Menetti è la rivelazione. “Capo d’Orlando sarà molto motivata e arrabbiata per la sconfitta interna con Trento. Senza Fitipaldo, ha trovato Ivanovic, meno appariscente nei numeri ma con la stessa efficacia. Quando una squadra gioca con un sistema di questo tipo anche cambiando i protagonisti difficilmente c’è grande differenza. A Reggio li avevamo tenuti sotto controllo. Punto forte dei paladini è il collettivo, punto debole non è bello dirlo. Non vengono a fare da comparsa”.
A referto vanno 5 stranieri e 5 italiani, compreso Lever, dicembre ’98. “Milano è favorita, come sempre, e anche in un buon momento”.

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