(v.zag.) Il Napoli resiste solo in testa grazie a Mertens, a segno dopo 9 gare. L’Atalanta aveva steso gli azzurri in tre delle ultime 4 gare, stavolta si piega alla praticità di Sarri. Gasperini è squalificato (in panchina il vice Gritti) al pari di de Roon, Hamsik entra nel finale al posto di Insigne, bacchettato dall’allenatore al momento del cambio (“Siediti, stai zitto”), perchè gli era scappato un “vaffa”.
L’azzurro è pericoloso assieme a Zielinski a metà primo tempo, poi Ilicic è chiuso da Albiol e Mario Rui. Fondamentali anche due salvataggi di Masiello, su Callejon e Insigne, e la parata di Berisha sul colpo di testa di Callejon. Ilicic si fa anticipare da Albiol, Mertens invece al 20’ raccoglie la palla in verticale di Callejon, insacca sul primo palo, in posizione irregolare millimetrica, per un piede avanti. Dalla curva orobica partono cori razzisti e una bottiglietta colpisce Koulibaly, che si lamenta con l’arbitro Orsato. “Non è bello essere chiamati terroni per tutta la partita”, si lamenterà Sarri. La migliore occasione per pareggiare è sul sinistro del friulano Cristante, Reina la toglie dall’incrocio. Gasperini chiude con il 4-2-3-1, inserendo Gosens, Haas e Orsolini, è però il Napoli a mancare il raddoppio con Hamsik (alto) e Rog (parata di Berisha). Nel recupero Hamsik segna, servito da Rog, è in fuorigioco, confermato dal silent check. I campani hanno costruito di più, resistendo alla maggiore forza fisica nerazzurra, capace di irretire il gioco di Jorginho con un buon pressing.
Nelle prossime 8 partite, il Napoli giocherà sempre dopo la Juve. “Che ha partite abbastanza abbordabili – spiega Sarri – e questo potrebbe metterci pressione. La Lega nella compilazione dei calendari ha compiuto un errore mastodontico, perchè, se per 4 volte la Juve deve giocare prima per gli impegni in Champions, nelle altre si poteva giocare in contemporanea o prima noi. Viene un minimo di dubbio sulle capacità di chi organizza”.
Da “Il Gazzettino”
