Il Gazzettino, Conte non è fumo di Londra. Primo scudetto di una serie? La squadra è inferiore ai Manchester. Hazard il migliore, Azpilicueta piazza il cross scudetto. Il 3-4-3 vicino al 4-2-4 di Bari e Siena. I 3 ex italiani

Il gol scudetto del belga Michy Batshuayi, quasi mai impiegato (EPA/NIGEL RODDIS)

Vanni Zagnoli

Conte I d’Inghilterra. Perchè con il Chelsea seguiranno altri trofei, a fine mese è favorito anche per l’Fa cup, sull’Arsenal. Ancelotti è rimasto a una Premier, come Mancini e Ranieri, che però erano stati esonerati. Conte Antonio da Lecce, ex salentino ma pure allenatore del Bari, si aggiudica il campionato dei maestri del calcio con un calcio magistrale, semplice e veloce, efficace e appassionante.
A West Bromwich i tre punti non erano scontati, perchè l’Albion è 8°, ma con 45 punti, quasi la metà degli 87 dei blues, in maglia nera e bordi gialli. Le occasioni sono rare, giusto non punire con il rigore per la squadra di Londra un tocco con il braccio a corpo girato ad hoc. Meglio il secondo tempo, vivacizzato da Fabregas (alto) e da Hazard (salvataggio) ma pure dai contropiedi non finalizzati da Rondon e Chadli per i bianchi. Che sbagliano a 7’ dalla fine, il basco Azpilicueta affonda e crossa, gira in gol il 23enne belga Batshuayi, a un raro subentro. Conte abbraccia il vice Angelo Alessio e alcuni altri dello staff, che in tutto ha 8 italiani.
Il segreto è stato il cambio di modulo, dal 3-5-2 al 3-4-3, era tuttavia più spregiudicato ancora quando vinse la serie B a Bari, sul Parma del trevigiano Guidolin, con il 4-2-4. Assorbito pure dal suo erede Ventura, talvolta anche in nazionale. La chiave sono gli esterni, il difensivo Marcos Alonso, mancino spagnolo ex Fiorentina, e Moses, ala destra nigeriana. Fra i campioni rifulgono il portiere belga Courtois, protetto dai centrali David Luiz, brasiliano, e Cahill, a scapito di Terry. Il terzino destro è Azpilicueta, a centrocampo il franco-camerunese Kantè (ieri lo spagnolo Fabregas, che comunque ha spazio) e il serbo-slovacco Matic. Il belga Hazard è da prime piazze del Pallone d’oro, il brasiliano Willian colpisce non solo per i capelli, nell’anticipo però mancava. Pedrito sembra il goleador di ogni trofeo, nello slam centrato con Pep Guardiola, nel 2009. Diego Costa era fuori squadra, a inizio anno, è a 21 reti. Bene, no? Terzo portiere è il portoghese Eduardo, deludente al Genoa, dopo i prodigi di Sudafrica 2010. Somma 453’ il mediano Chalobah, della Sierra Leone, ex Napoli, già al Watford di Pozzo. Chelsea e Wba non forzano, per una sera Conte torna alle difficoltà di avvio di stagione, quando Roman Abramovich pensò all’esonero, dopo 2 sconfitte. Domani c’è Tottenham-Manchester United, non conta più, nonostante i Red Devils fossero più accreditati del Chelsea, e ancora più il City. Lunedì 21 i blues faranno passerella per questo 6° titolo, in casa con il Watford di Mazzarri. E Antonio resterà, a dispetto della moglie Elisabetta Muscarello, 41 anni, e della figlia Vittoria (10), che lo rivogliono in Italia. L’Inter punta anche su di loro, oltrechè su 4 milioni a stagione offerti in più rispetto al magnate russo del quadriennale da firmare. Conte è bravo anche a scuola, con l’inglese se la cava, non fa strafalcioni. “Antonio, Antonio”, urlano al pugliese di Bretagna. Non è fumo (di Londra).

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