Il Gazzettino. Insigne, serata da Maradona. Si ripeterà, con il Real? L’1-0 alla Fiorentina è meritato. Finale burrascoso. Bernardeschi non convince. Eccellente anche la difesa dei neri (azzurri)

L’acrobazia di Callejon. Foto Ansa, da quotidiano.net

Vanni Zagnoli
Piace il confronto secco, senza ritorno. La coppa Italia è vivacissima, con raffiche di gol o di emozioni, come al San Paolo. C’è stato un momento palpitante, nel primo tempo, e tutta la ripresa è zeppa di pathos. Il Napoli merita la semifinale, sfiderà Juve o Milan. La Fiorentina sta dietro, pragmatica, non ha più la poesia del portoghese Pessoa, beniamino di Paulo Sousa. Sarri spinge anche senza Milik, un mese fa al Franchi era finita 3-3, fra due delle squadre più generose, da potenziali quarti nelle coppe europee. Piace sempre il più piccolo, Federico Chiesa, a 19 anni papà Enrico non era così forte e iniziava il suo giro d’Italia, la consacrazione arrivò alla Sampdoria a 25.
Gli uomini in maglia bianca si muovono con armonia e prudenza, paralizzano l’offensiva delle maglie nere, viola e azzurro sono solo sui bordi e nei guanti. Di Insigne, che apre troppo il destro prima dell’intervallo. La rumba di emozioni era cominciata con Bernardeschi e Hamsik, poi Chiesa (Reina in angolo) e Kalinic, Astori (altra parata). Quindi lo sciupio di Pavoletti e la traversa di Insigne. Il Napoli fa la partita, meriterebbe almeno un gol, ma non c’è fretta, al massimo si va ai tempi supplementari.
Il tambureggiamento prosegue alla ripresa, con l’uscita di Reina su Chiesa e il destro di Insigne respinto in area piccola, dopo che Pavoletti aveva perso il tempo. Lorenzo Insigne gioca da Zola, soprattutto su punizione, la piazza all’incrocio. Entra Mertens e lo scompiglio aumenta, ma la spacca Insigne. Lancia a sinistra Hamsik, il cross al volo è per Callejon che acrobatizza sotto la traversa. Sousa lamenta il fuorigioco, sbaglia. Anche nell’inserire solo per l’ultimo quarto d’ora Borja Valero. Assurdo poi rinunciare a Bernardeschi. Come grottesco è il retropassaggio di Astori respinto da Tararusanu. Manca comunque la reazione toscana. 7 ai “sarristi”, 6,5 ai “sousiani”, che chiudono con la difesa a 3, avanzando Maxi Olivera. Hysaj sgambetta Vecino e viene espulso, così Allan chiude da terzino. Maxi simula, anche all’uruguagio arriva il cartellino rosso. Una preghiera: Insigne giochi così anche con il Real Madrid, per vendicare l’eliminazione subita da Maradona 30 anni fa. Per i napoletani sono le partite del secolo. E Lorenzo è magnifico, sembra Dieguito. A parte il 2 contro 1 finale.
Napoli-Fiorentina 1-0
GOL: 26’ st Callejon.
NAPOLI (4-3-3): Reina 6,5; Hysaj 6, Albiol 7, Maksimovic 6, Strinic 6,5 (15’ st Maggio 6); Zielinski 6, Diawara 7, Hamsik 6,5 (37’ st Allan 6); Callejon 7, Pavoletti 5 (19’ st Mertens 6,5), Insigne 8. Allenatore: Sarri.
FIORENTINA (4-4-1-1): Tatarusanu 7; Tomovic 6, Sanchez 5,5, Astori 6, Maxi Olivera 5; Chiesa 6,5, Badelj 6 (38’ st Babacar sv), Vecino 6, Bernardeschi 5,5 (30’ st Ilicic 6); Cristoforo 5,5 (30’ st Borja Valero 6); Kalinic 5,5. Allenatore: Sousa.
Arbitro: Doveri di Roma 6,5.
Note: 25mila spettatori. Ammoniti Sanchez, Olivera, Astori, Hysaj, Insigne. Espulsi nel st per doppia ammonizione: Hysaj al 45’, Olivera al 48’. Angoli 5-6. Recupero: pt 1’, st 6’.

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