Il Gazzettino, l’Atalanta in semifinale di coppa Italia, 22 anni dopo. I 3500 tifosi all’aeroporto Orio al Serio, i tre uomini di calcio in società, Gasperini specializzato nel rilanciare giocatori. E’ da nazionale, da doppio incarico

L’Atalanta 87-88 protagonista in Coppa delle Coppe (foto De Pascale/ilposticipo.it)

Siamo a tre su quattro, vittorie dell’Atalanta sul Napoli, da quando Gasperini è sulla panchina bergamasca. La scorsa stagione si aggiudicò entrambe le sfide di campionato, in questa all’andata perse 3-1, mentre l’altra sera al San Paolo ha rivinto per 2-1, raggiungendo la semifinale di coppa Italia, davanti a 24 tifosi orobici in curva. Il traguardo è stato celebrato martedì notte, all’aeroporto di Orio al Serio, da 3500 tifosi impazziti. L’Atalanta non si spingeva tanto avanti nella coppa nazionale da quasi 22 anni, quando Mondonico battè il Cagliari e poi il Bologna, per arrendersi nella doppia finale alla Fiorentina di Ranieri.
Stavolta l’Atalanta è in corsa sui tre fronti, nei 16esimi di Europa league avrà l’ostacolo difficilissimo del Borussia Dortmund, in campionato il quarto posto di maggio è fuori portata, ma in coppa Italia prova a bissare l’unico trofeo in bacheca, vinto nel ’63 a Milano, con tripletta di Domenghini nel 3-1 al Torino. Nel novembre di un anno fa, Giampiero Gasperini era arrivato a 6 vittorie di fila in A, eguagliando il record societario ottenuto da Colantuono, nel marzo 2014.
L’Atalanta resta ad alti livelli nonostante le cessioni di Gagliardini (un anno fa), di Conti e Kessie al Milan. Ilicic toglie pressione al Gomez, anche se non sempre parte titolare, gli altri 9 acquisti si ritagliano spazi di qualità, fra i più sacrificati c’è il bassanese Luca Vido, ex Cittadella, fermo a 4 presenze.
La Juve si è presa Caldara e Spinazzola per la prossima stagione, adesso l’uomo mercato è Bryan Cristante, friulano di 23 anni, 9 reti in stagione. Gasperini è specializzato nel (ri)lancio di giocatori che altrove non sfondano, compresi il difensore Toloi (brasiliano dai nonni goriziani) e il centravanti triestino Petagna. Migliora la tecnica, il possesso palla e le ripartenze, solo in campionato perde troppi punti, in particolare con le squadre di secondo piano.
L’attenzione al settore giovanile è costante e il segreto sono anche i tre uomini di calcio in società: il presidente Antonio Percassi, immobiliarista ex capitano dell’Atalanta in A, da difensore; il dt Giovanni Sartori, dopo 30 anni al Chievo, e il ds Gabriele Zamagna. Percassi è tornato proprietario nel 2010, 16 anni dopo la cessione alla famiglia Ruggeri, e da allora regala il kit del perfetto tifoso nerazzurro a ogni bambino nato nella Bergamasca. Un modo per fidelizzare i tifosi della provinciale più presente nella storia della A.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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